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27 maggio 2025

RECENSIONE - La Notte di Artemide: La Guerra dei Vampiri - Vol. 2 - di Laura Fiamenghi


 

TITOLO: La Notte di Artemide

SERIE: La Guerra dei Vampiri (2 di 2)

AUTRICE: Laura Fiamenghi 

DATA: 8 maggio 2025 su Amazon in eBook, Cartaceo e Kindle Unlimited

GENERE: Romance Fantasy

TEMATICHE: Mitologia Greca – Vampiri

AUTOCONCLUSIVO: si

Xylia, principessa dell’Isola di Afrodite, nasconde un segreto che potrebbe costarle la vita: è una mezzosangue, un’anomalia in un mondo dove gli equilibri tra umani e vampiri sono fragili e regolati da leggi antiche.

Costretta a fuggire dalla sua amata Isola, trova rifugio nel Regno della Nebbia, una terra oscura dove il sole non sorge mai e gli umani sono ridotti in schiavitù dai vampiri.
Qui le viene imposto di sposare il guerriero più feroce e temuto del regno: l’
Empio.

«Non farti illusioni, principessa. Non sono il tuo salvatore, non sono un eroe venuto a salvarti dai mostri. Il mostro qui sono io e adesso mi appartieni.»

Tra intrighi, battaglie e desideri proibiti, Xylia dovrà imparare ad abbracciare il suo lato vampiresco, scoprendo che la sua salvezza potrebbe risiedere proprio nel torbido legame con il suo sposo. 
Un filo invisibile sembra legarli, intrecciato dal destino e, forse, dalla volontà della stessa Dea dell’Amore.



Xylia l’avevamo conosciuta nell’ Alba di Afrodite, il precedente romanzo che ha visto come autrice Barbara Repetto.
La incontriamo di nuovo qui, nella Notte di Artemide, descritta da una Fiammenghi che, a mio dire, ha messo un pezzo in più di anima in questo romanzo.
Tutto ruota intorno alla principessa e a Egan, l’Empio.
Perché si finisce per diventarlo quando si è a un passo da impazzire, dal morire, in quei silenzi che si tramutano in urla nella disperazione.

La Fiamenghi ha costruito una storia che trova i suoi fondamenti nella mitologia, intrecciata al fantasy.
Ma c’è di più, non so spiegarlo, mi sono trovata spesso con gli occhi lucidi leggendo di Xylia.
Lei con il suo animo nobile, con quella dolcezza e con una devozione che va oltre a tutto.
Lei che rivolge gli occhi al cielo invocando una Dea che sembra averla abbandonata.
La sua fede è stata qualcosa di tangibile, di palpabile, anche nella difficoltà Xylia non ha perso la speranza.
Lei è stata la colonna portante di una storia che vede come protagonista l’amore e la guerra.

Il dominio di quella razza che vuole assoggettare gli altri, ma che trova alleati forti in individui che hanno saputo guadagnarsi la fiducia.
Fiducia, la medesima che questa donna si conquista pian piano nel cuore di Egan.
Un uomo foggiato da mille dolori, fisici mentali, cicatrici che non sono solo sulla pelle. Egan e la seconda possibilità che gli offre la vita.

E poi si arriva ai capitoli finali, dove tutto trova il giusto posto in una serie di scene che fanno emozionare e stare in ansia.
Una dilogia questa, diversa e bella da leggere, se possibile, di fila.
Rinnovo i complimenti a Laura per questo romanzo che ha avuto un sapore diverso, vivo ecco l’ho sentito vivo, e forse è merito anche di un ricordo a esso legato.

A presto



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