Sole, mare, buon cibo, tanto divertimento, praticamente un Paradiso in terra.
Una famiglia inglese coltiva da anni il sogno di trascorrere le vacanze in Sicilia, attirati dalle tante pubblicità che enfatizzano le meraviglie dell’isola. Finalmente, arriva il momento giusto per partire, verso quell’oasi di felicità.
Invece, i tre – marito, moglie e figlia – si troveranno catapultati nel peggior incubo che si possa immaginare, altro che paradiso, le porte dell’inferno si dischiudono in una parabola infinita di orrore.
Quattro racconti, legati fra di loro, per descrivere il peggio del peggio, l’evidenza di una società il cui degrado è totale e fagocita ogni possibilità di miglioramento.
Attività ricettive gestite dalla criminalità organizzata, illeciti che vanno dai rifiuti speciali al traffico di stupefacenti.
Ragazzi e ragazze che bruciano la vita fra sesso e droga.
Assenza totale di qualsivoglia valore e rispetto per la vita.
I racconti sono da brivido, i pochi sorrisi amari, pensando che in alcune realtà la quotidianità non si discosta molto dalla trama di fantasia.
Vorrei tanto, con tutto il cuore, estrapolare dai racconti soltanto il sarcasmo e l’ironia, per sdrammatizzare e rendere utopistica la società narrata. Non ci riesco, penso a chi smercia cibo contraffatto ed avariato, che mette a rischio la vita degli ignari consumatori; penso a quella gioventù che nasce e cresce in un ambiente criminale e degradato, alle poche possibilità di riscatto che la vita offre loro.
Sole, mare, buon cibo, tanto divertimento, praticamente un Paradiso in terra.
Una famiglia inglese coltiva da anni il sogno di trascorrere le vacanze in Sicilia, attirati dalle tante pubblicità che enfatizzano le meraviglie dell’isola. Finalmente, arriva il momento giusto per partire, verso quell’oasi di felicità.
Invece, i tre – marito, moglie e figlia – si troveranno catapultati nel peggior incubo che si possa immaginare, altro che paradiso, le porte dell’inferno si dischiudono in una parabola infinita di orrore.
Quattro racconti, legati fra di loro, per descrivere il peggio del peggio, l’evidenza di una società il cui degrado è totale e fagocita ogni possibilità di miglioramento.
Attività ricettive gestite dalla criminalità organizzata, illeciti che vanno dai rifiuti speciali al traffico di stupefacenti.
Ragazzi e ragazze che bruciano la vita fra sesso e droga.
Assenza totale di qualsivoglia valore e rispetto per la vita.
I racconti sono da brivido, i pochi sorrisi amari, pensando che in alcune realtà la quotidianità non si discosta molto dalla trama di fantasia.
Vorrei tanto, con tutto il cuore, estrapolare dai racconti soltanto il sarcasmo e l’ironia, per sdrammatizzare e rendere utopistica la società narrata. Non ci riesco, penso a chi smercia cibo contraffatto ed avariato, che mette a rischio la vita degli ignari consumatori; penso a quella gioventù che nasce e cresce in un ambiente criminale e degradato, alle poche possibilità di riscatto che la vita offre loro.
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