28 marzo 2025

REVIEW PARTY - Marika - The Even series #4 - di Francesca Palamara

 



Titolo: Marika

Autrice: Francesca Palamara

Editore: Self publishing

Serie: The Even series #4

Data di uscita:  17 marzo 2025

Genere: Sport romance (danza)

Trope: First love, brother’s best friend

Prezzo: ebook 0,99 (prima settimana di pubblicazione, successivamente 1,99)-

 Cartaceo 13,00


Marika

Ho vissuto la mia vita in punta di piedi. Ballare non è solo la mia passione, ma anche tutto ciò che mi rende viva, insieme a Brian.

Innamorarmi del miglior amico di mio fratello. Non potevo essere più banale. 

Non pensavo, però, di essere destinata a lui. Nè lui a me.

Ho sempre voluto andare via da Jacksonville, lui ha fatto il possibile per restarci.

Quando però il mio mondo è andato in fumo e le nostre vite hanno ricominciato a collidere ho capito che forse avevo desideri più grandi da realizzare. 

E lui è il principale.

 Brian

Marika? Sbagliata! L’attrazione che provo per lei? Indecente. 

Ci sono undici anni a dividerci, senza contare che non mi serve un nuovo pretesto per farmi prendere a pugni dal mio migliore amico.

La sua strada è già tracciata e ben lontana dalla mia. 

Quando però una chiamata inattesa mi fa precipitare in ospedale ecco che i mostri che tengo nascosti dentro di me da anni riemergono. 

Cercherò di proteggerla con ogni mezzo a mia disposizione.

 Perché lei è l’unica che danza sulle ferite della mia anima che ancora bruciano.



Siamo arrivati al quarto volume della serie degli Even.

Incontriamo finalmente la piccola di casa: Marika.

Buon sangue non mente e anche lei insegue il suo sogno, quello di diventare una ballerina che calca le scene dei più grandi teatri del mondo.

Ma la vita si sa è imprevedibile, basta un battito di ciglia e tutto precipita.

Ci si sente vuoti, persi, privi di quell’identità che ci contraddistingue.

Il cuore sembra fermarsi, la ragione grida la sua rabbia, ci si vede come estranei. Come se si guardasse da fuori tutto senza riuscire a reagire.

Ma c’è sempre un principe azzurro a tendere la mano, e Brian lo incarna alla perfezione, con le sue paure con la voglia di proteggere quella che ha visto crescere come una sorella ma verso cui ha iniziato a provare sentimenti che non gli permettono di ragionare lucidamente in sua presenza.

L’ho adorato, ho amato la sua tenerezza mentre accudiva Marika, quella consapevolezza che ha acquisito man mano durante il romanzo, la coscienza di chi sa che può lottare quanto vuole, ma sarà sempre sconfitto dall’amore.

Lui lo abbraccia, si arrende, Marika non si sente più abbastanza, alla sua altezza.

Implosione, è questo che ho avvertito, la voglia di urlare la rabbia che affligge l’anima di chi si vede finito.

Il quarto volume degli Even mi ha fatto emozionare e arrabbiare,

Marika però è il riflesso della sua età così come lo è Brian.

Si completano, sono due pezzi che finalmente si trovano.

Sul finale si aprono le porte sull’ultimo fratello, il più sensibile, ma sono certa che dimostrerà la sua forza, come tutti gli altri, perché gli Even cadono, ma sono sempre lì a sorreggersi uno con l’altra.

Il senso di famiglia traspare in ogni riga del romanzo, a dimostrare ci che circonda anche l’autrice.

Amore puro, di quello che può darti solo un figlio, un fratello e chi ti cresce come se ti avesse partorito.

Aspettando l’ultimo degli Even le cinque stelle sono meritate per una storia che sa di seconde possibilità, quelle di un uomo e una donna che dopo tante incomprensioni, gelosie e allontanamenti finalmente si ritrovano.

Amare non è soffocare l’altra, ma lasciarla libera come solo una farfalla sa fare.

A presto 






  



27 marzo 2025

REVIEW TOUR - After life - di Pheebe Sg

 



Titolo: After life

Autore: Pheebe Sg

Editore: O.D.E. Edizioni

Genere: Contemporary romance

Trope: #Strangers to lovers 

#Amnesia #Angst #fakefriendstolovers #Spicy #seconchance #whodidthisstoyou #big town #familyfound

Pov: 1 persona alternati

Prezzo ebook: 2,99

Prezzo cartaceo: Anteprima festival del romance 15 marzo

Data pubblicazione: 19 marzo

Pagine: 400 circa

Trilogia: sì

Autoconclusivo: no



Dopo il drammatico incidente in cui è stata coinvolta, Sarah si trova sospesa fra la vita, la morte e il ricordo di una ragazza in cui non si riconosce.


Il riflesso di lei è negli occhi di chi le sta accanto, i suoi amici, i suoi genitori e Josh, e tuttavia è sfuggevole.


Ci sono incubi che continuano anche alla luce del sole e Sarah dovrà fare i conti con un passato sepolto nella nebbia.

 

Tra dubbi, domande e mille insicurezze Josh e Sarah proveranno a riprendersi la loro vita, ma la verità esige un caro prezzo.


Appettavo con ansia il secondo volume di questo romanzo.

Pheebe Sg era stata in grado di attirare la mia attenzione nel precedente libro.

La voglia di dire: e ora cosa succederà?

Su quelle parole: “E tu chi sei?”, mi aveva lasciato con il fiato sospeso.

E si riprende da lì, da quello che era sembrata la fine di tutto, ma che si è dimostrato essere solo l’inizio di un’altra storia, di una nuova vita per la protagonista Sarah.

La mente è offuscata, priva di ricordi, di momenti che rimangono comunque indelebili.

Marchiano l’anima e la incatenano a quella di chi si riconosce come gemella: Josh.

Lo avevamo lasciato come il tipico cattivo ragazzo, lo ritroviamo come colui che sarebbe capace di buttarsi nel fuoco per la sua ragazzina.

La sua dolcezza è stata disarmante, la cura verso quell’amore che le è stato strappato, commuovente.

In questo secondo volume mi è sembrato di avvertire il dolore dell’autrice mentre lo scriveva.

È stato tutto reale, fin troppo.

Il panico, le ansie, la paura di Sarah, l’ho sentita sulla pelle, il suo smarrimento, quel guardarsi intorno come se vedesse per la prima volta il mondo.

Sono state tante le volte in cui mi sono emozionata, i momenti in cui avrei voluto lasciare anche io una carezza sulla testa di quella ragazza spaurita.

Lo show don't tell ha fatto da padrone nel testo, l’autrice ha mostrato, non solo raccontato la vicenda di due giovani divisi dalla cattiveria e da uno strano gioco del destino.

Ma chi si ama si riconosce e, quei frammenti di vita, prepotentemente si sono intrufolati nella mente di Sarah.

Ricordi potenti che si sono susseguiti davanti a quegli occhi resi ciechi da un incidente.

Il passato, tuttavia, porta con sé delle ombre, decisioni che tante volte vengono prese solo per difendere, proteggere chi ci sembra debole.

I capitoli finali sono stati un’altalena di emozioni.

 La rabbia, la tenerezza, il valore di un sacrificio erano tutti concentrati lì, per il gran finale, che poi finale non è visto che Pheebe Sg ha lasciato una porta aperta a quello che sarà il terzo volume della trilogia.

Spero di leggerlo presto, perché davvero diventa agonia quando si lascia una storia in un determinato punto.

Non mancano le scene spicy, ma sono misurate, azzeccate al momento, diventano sinonimo di riconciliazione, un collante che unisce il passato il presente e riassembla due pezzi che a lungo sono stati separati.

I complimenti vanno anche alla O.D.E che non sbaglia mai un colpo nella cura del manoscritto.

Chiudo la recensione con le cinque piume piene e la preghiera all’autrice di non farci aspettare tanto per quello che sarà, sicuramente, un bellissimo epilogo per Josh e Sarah, o almeno lo spero.

A presto 







26 marzo 2025

RECENSIONE - La Proposta di Hunter - di Elizabeth Rose



Titolo: LA PROPOSTA DI HUNTER

Autore: Elizabeth Rose

Editore: Self Publishing

Genere: Romanzo Storico Western

Data Pubblicazione: 5 febbraio 2025

Pagine: 344

Autoconclusivo 

Arkansas, 1885
Tutti i progetti di Hunter Braxton sono appesi a un filo sottile: deve trovare una sistemazione per i suoi nipoti. 
Solo allora potrà finalmente sposare la figlia di un ricco uomo d'affari e consolidare la sua posizione.
Mentre si adopera affinché tutto vada secondo i suoi piani, una donna scesa dal treno fa letteralmente irruzione nella sua vita. 
Cosa vuole questa sconosciuta insignificante e senza un soldo? 
Perché i suoi nipoti sembrano adorarla fin dal primo istante?
 Cosa sta nascondendo a tutta la città? 
Ma soprattutto, per quale motivo non riesce a liberarsi dell'inspiegabile attrazione che prova per lei?
Eleanor Chandler vuole lasciarsi alle spalle un passato pieno di dolore e inseguire il suo sogno: aprire una piccola bottega da sarta. 
La fiorente Arkville sembra il posto perfetto per un nuovo inizio.
 Purtroppo, il luogo si rivela più ostile del previsto e i suoi piani incontrano subito un ostacolo insidioso: Hunter Braxton, l'arrogante banchiere della cittadina.
 Quell'uomo, con la sua proposta, farà tremare il suo mondo, ma non quanto il passato che, con sgomento, la travolgerà ancora.



Ho finito il romanzo e subito ho deciso di scrivere la recensione.

Non volevo perdermi nemmeno una delle sensazioni che mi ha lasciato il nuovo storico di Elizabeth Rose.

Si ritorna nel vecchio western lì, fra chi cercava la fortuna con la corsa all'oro e chi pian piano quel futuro se lo costruiva mettendo in piedi un’attività.

In una città, ancora poco popolata, troviamo un uomo che ha fatto del denaro la sua ragione di vita.

Hunter il cuore  lo ha chiuso in una cassaforte, la stessa dove conserva i risparmi di chi si rivolge alla sua banca.

Hunter, il denaro, una pseudo fidanzata e due nipoti che sono arrivati fra capo e collo.
Ma il burbero banchiere, non avvezzo alle effusioni, si scontrerà ben presto con una donna che non teme la sua autorità, la sfida con garbo, e senza mai abbassare la testa.

Le donne di cui parla Elizabeth non sono deboli, con coraggio tentano di farsi una vita, mettendo da parte le paure cercano la propria strada, inseguono un sogno, e mantengono quella dignità e l'umiltà che poi è ciò che rende grande una persona.

Eleanor, con dolcezza, pian piano, abbatte le barriere di Hunter, e lui tenta di opporsi a quel sentimento che inesorabilmente prende il sopravvento.

Due protagonisti che si salvano a vicenda, che curano le proprie ferite donando fiducia uno all' altra.

Ho amato i comprimari, Travis e consorte sono quegli amici che con il sorriso ti fanno capire i tuoi sbagli.

Ma è tutto il romanzo a essere una meraviglia, gli scenari di quelle terre incontaminate, la forza di una donna che si oppone al suo destino, un uomo che infine viene piegato dal sentimento dell’amore.
Ah i pregiudizi, marchi, etichette che vengono affibbiati a un solo sguardo.

Sono sempre esistiti e hanno sempre innalzato un muro per chi cerca di inserirsi in una comunità.

Elizabeth rende bene l’idea nel libro, con garbo e la sua solita delicatezza, ci mette davanti a quelle realtà che fanno ancora parte della quotidianità.

Ci si ferma sempre all’apparenza e si cerca poco l'essenza di una persona e l’autrice, con la sua protagonista Eleanor, a indorato quella pillola che tante volte con difficoltà si manda giù, soprattutto per chi quella diffidenza la vive, la riscontra nelle occhiate taglienti che riceve, nei sussurri e in quelle parole che feriscono.

Eleanor si è stretta nel suo mantello logoro, ma con dignità ha affrontato ogni accusa che le veniva rivolta, ha donato senza chiedere nulla in cambio, conquistandosi quella fiducia che non sempre viene data a uno "straniero".

Fra i tre storici letti questo lo preferisco su tutti, certo molte volte avrei voluto prendere a sberle Hunter, ma sono dettagli.

I personaggi creati da Elizabeth sono reali e soprattutto attuali, si intersecano alla realtà, anche se appartengono al passato.

Uno storico che ha come ideale la modernità. Un romanzo da leggere non solo a cuore aperto, ma soprattutto con gli occhi ben spalancati, in modo da cogliere il senso del testo che si trasforma in morale per chi sa leggere fra le righe.

Le cinque piume, come sempre, sono solo un simbolo per Elizabeth che continua, a ogni suo scritto, a farmi emozionare e soprattutto sognare

A presto






RECENSIONE - La luce soffusa del crepuscolo - di Maria Luisa Duma

 



“Indifesa, senza speranza, senza luce né guida nel cuore: era stata attirata nel buio”.

Il passato la perseguita, il presente è sfuggente e, a tratti, incomprensibile.
Ma le risposte che cerca sono più vicine di quanto immagina.
Vicine come i passi che la seguono per strada.
Vicine come le voci nella sua testa che le ripetono di andare via.

Irene è in fuga da casa. Ha litigato con il marito Davide e ha bisogno di restare da sola. Ma, quando la sorella Emma le comunica che la madre Rosaria ha avuto un malore, senza pensarci, si mette in viaggio insieme a lei, malgrado non sia in buoni rapporti con la mamma da più di un anno.
La menzogna che la donna ha raccontato è troppo grande.
Le due sorelle, con l'animo carico di incertezze, raggiungono Alberobello.
E lì, tra gli sguardi accusatori degli abitanti e il susseguirsi dei giorni in apparenza tutti uguali, tra strani incubi e immagini sfocate, Irene si rende conto che neppure l'accoglienza degli amati trulli può aiutarla a cancellare il suo passato, né l'oscurità che le attanaglia il cuore.
Tutti sembrano tramare alle sue spalle.
Voci lontane, passi troppo vicini.
Ogni cosa le provoca un senso di oppressione.
Quando i ricordi riaffioreranno e una rinnovata realtà la circonderà con tutta la sua durezza, dovrà restare in piedi, nonostante tutto sembri trascinarla nel buio più profondo.

Perché la vita è come un fiume che può travolgerti da un momento all'altro, se non sei in grado di trovare un appiglio a cui aggrapparti con tutte le tue forze.



Oggi vi parlo di "La luce soffusa del crepuscolo" di Maria Luisa Duma, un romanzo che mi ha avvolto in un'atmosfera intima e malinconica, esplorando le profondità dell'animo umano con delicatezza e sensibilità. Un viaggio nell'anima tra ombre e speranze.

La storia è incentrata su Irene, una donna in fuga dal suo passato e dai conflitti familiari e si snoda tra le pieghe di un presente incerto e i ricordi di un passato che ritorna a bussare alla porta.

L'autrice dipinge un quadro vivido delle emozioni dei personaggi, specialmente quelli di Irene, con una prosa elegante e introspettiva.

 La narrazione procede con un ritmo a tratti lento e riflessivo, permettendo di immergersi completamente nelle atmosfere evocate.

 Un libro che invita alla riflessione, che tocca le corde dell'anima e lascia un segno indelebile nel cuore del lettore. Un romanzo che parla di fragilità e di forza, di ombre e di speranze, di luci e di crepuscoli.

Con un epilogo che lascia a bocca aperta, un colpo di scena che ribalta tutto quello letto fino a quel punto, è stato un colpo al cuore per me, mi ha fatto unire tutti gli indizi messi qua e la dall'autrice che non fa emergere nulla prima ma svela poi tutto all'ultimo.

Consigliato a chi ama le storie introspettive e riflessive, a chi cerca una lettura che tocchi le corde dell'anima e lasci un segno duraturo. Un libro che invita a guardare dentro di sé, a fare i conti con il passato e a trovare la forza per affrontare il futuro.








25 marzo 2025

RECENSIONE - "A passo disuguale - Mattia, la rossa del treno e il Dylan Dog n. 49" - di Ilaria Simonini




Titolo: A passo disuguale

Sottotitolo: Mattia, la rossa del treno e il Dylan Dog n.49

Autore: Ilaria Simonini

Genere: Narrativa Contemporanea – Commedia romantica – Narrativa Umoristica

Numero pagine: 370

Prezzi Ebook: 3,90€ - Cartaceo: 16,90€

Editore: Spirito Libero Edizioni - Pubblicazione: novembre 2024



È luglio a Bologna: il cielo pesante, il caldo che preme. Mattia è sul treno del venerdì dopo la sua settimana da studente universitario, assorto come d’abitudine in un Dylan Dog. Quando, a un tratto, un calcetto a piede nudo lo distoglie dalla lettura: «Ce l’ho anch’io, quello». È Sara, capelli rossi e una confusione di lentiggini.
Lungo lo sferragliare delle rotaie, i due iniziano a parlare e si perdono presto in una dimensione tutta loro; tanto che, nel momento in cui dal finestrino lei scorge la sua stazione e scende di fretta, per l’altro è già scattato il più infantile dei colpi di fulmine.
Questo almeno racconta Loris, amico fraterno del protagonista e divertita voce narrante, che segue Mattia nell’evoluzione dei suoi ‘neuroni malmessi’. È Loris la spalla che lo regge quando lui s’irrigidisce e cambia. E lo sarà ancor più, insieme a una colorata schiera di personaggi e con un gatto nero a tenere il punto, di fronte a una patologia che li travolgerà senza preavviso. Fatta di insidie, passi incerti e stereotipi da sovvertire.

Oggi vi parlo di "A passo disuguale - Mattia, la rossa del treno e il Dylan Dog n. 49" di Ilaria Simonini, una lettura che mi ha colpito per la sua sensibilità e originalità, con un tocco delicato e al contempo incisivo, ci porta nella vita di Mattia, un personaggio complesso e affascinante, insieme a tanti altri personaggi che non fanno solo da sfondo. L'incontro con la misteriosa "rossa del treno" aggiunge un elemento di intrigo e scoperta, infatti Mattia per un periodo sarà ossessionato da lei, mentre tutti, compreso Loris e sua sorella, pensano che sia solo una fantasia. Ben presto il destino fa rincontrare i due dopo alcuni anni, portando Sara nella vita di Mattia, ma non tutto sarà rose e fiori, Sara porta con se un bagaglio emotivo e dei segreti che scompiglieranno la vita del ragazzo, già scossa da una perdita dolorosa.

Un romanzo che offre una prospettiva originale sulla disabilità. La Simonini affronta questo tema con sensibilità e senza retorica, mostrando la forza e la fragilità di chi vive una condizione diversa, dimostrando una notevole sensibilità nel descrivere le sfide quotidiane, ma senza cadere in stereotipi o pietismi, perché non ci si deve nascondere dietro la malattia, diventando vittime di se stessi oppure erogarsi il diritto di avere ragione perché ammalati e prendersela con il mondo intero. Devo essere sincera mi è piaciuto molto questo suo modo di vedere sopra le righe e non essere perbenista, amo la schiettezza di come è stato descritto il tutto, uscire fuori dagli stereotipi a volte fa bene e fa emergere la vita vera.

 La costruzione dei personaggi è meticolosa e ricca di sfumature, rendendoli estremamente realistici e credibili. Loris sarà il personaggio jolly che dona al libro tanto colore e allegria.

Un romanzo che merita di essere letto e apprezzato per la sua profondità emotiva e la sua narrazione avvincente, a volte fa scappare anche qualche sorriso, rendendo la lettura piacevole e non pesante.

Buona Lettura!




 

RECENSIONE - "Cuori su Tela" - di Stefania Bernardo

 




Titolo: Cuori su Tela

Autrice: Stefania Bernardo 

Genere: Historical Romance 

Caratteristiche e tropes:  Historical Romance;  Forbbiden Love;  

Avventura e intrighi;  Autoconclusivo

Serie: Amori e Lumi

Data di uscita:6 febbraio 2025 - versione digitale 15 febbraio 2025  versione cartacea

Versioni disponibili: ebook, cartaceo, Kindle Unlimited 
Pagine: 460 (circa) 

Prezzo: 2,99 € (Cartaceo 17,99) 

Londra, 1755

Lui ha un segreto capace di distruggere tutto. 

Lei, un cuore pronto a sfidarlo.

Lady Rosemary, l’ultima figlia del duca di Groundale, sogna di diventare  una pittrice famosa.
Determinata a migliorarsi, decide di sfidare ogni convenzione e  frequentare di nascosto le lezioni del

 celebre artista Diego de Moura.

C’è solo un problema: lui è un libertino dal fascino tormentato e irresistibile.

 Il confine tra allieva e maestro è destinato a cedere sotto i  colpi di un’attrazione a cui sembra  impossibile sottrarsi. 

Un sentimento  che si tramuterà in una passione proibita e pericolosa.
Diego, però, è giunto a Londra per inseguire una verità oscura, capace  di minacciare il loro legame appena nato e persino la sicurezza  dell’intera Gran Bretagna.

Tra sensuali provocazioni e sguardi rubati, tradimenti e complotti,  entrambi scopriranno che il cuore è una tela su cui l’amore può  intensificare le ombre o enfatizzare la luce.

Quando non so da dove partire in una recensione, vuol dire che il romanzo mi ha colpito talmente tanto da non riuscire a trovare le parole.
Non conoscevo la scrittura della Bernardo e … wow ne sono rimasta affascinata, così come mi ha attirato la storia di Lady Rosemary e Diego de Moura.

 In essa è racchiusa una delle cose che più amo: l'arte.
La bravura di un’autrice si vede non solo da come imposta la trama, da come da spessore ai personaggi, ai comprimari, a chi nei volumi precedenti è stato protagonista, è la cura dei particolari a fare la differenza.
Con la Bernardo mi sono trovata catapultata nella Londra del 1700 e, fra regole della buona società ed etichette da rispettare, troviamo una donna che cerca la libertà nell’arte.

Le sue mani dipingono ciò che gli occhi vedono.

I tratteggi del carboncino imbrattano la tela di lino, creano curve, disegni, danno forma a un viso che diventerà quello di Diego.

Diego e i suoi tormenti, le cicatrici ancora aperte, un pendente al collo che racchiude un passato su cui tenta di fare luce.

Diego e la sua arte, quel talento che porta i suoi quadri in tutti i salotti dei nobili, quella luce che si è spenta nei suoi occhi sovrastata da demoni che lo perseguitano di notte.

Eppure, lei è capace di fare tornare quella passione, quella voglia di fermare un momento attraverso un ritratto, attraverso colori che diventano vita.

Lady Rosemary e la sua vivacità che trasmette a chi le sta vicino, il suo stupore, la voglia di migliorarsi, quel sentimento che non ripudia, e che porta Diego a riemerge dalle ombre che per molto tempo lo hanno soffocato.
Uno stile quello della Bernardo, che cattura l’interesse del lettore fin da subito, complice la cura di quei particolari che da tanti vengono sottovalutati nella stesura di un romanzo.

 E tu sei lì a goderti come nasce un dipinto da una bozza, da linea bianche e nere che acquistano vita sotto l’occhio attento di quello che dovrebbe essere un maestro.

L’alchimia fra i due diventa palese, si sente attraverso quella parola che viene pronunciata come odio, ma che nasconde qualcosa di più grande.

L’amore accolto dall’ una e ripudiato dall’altro accecato dalla vendetta.
Fra inganni, bugie, rapimenti, fra meccanismi che tante volte erano in grado di annientare una persona, si scoprono verità che non sono prevedibili, giochi di potere che esulano dai sentimenti che un singolo uomo può provare.

 Lo foggiano nell’ odio, nel rancore che sfocia nella voglia di offendere per difendersi.

Di provocare ferite che l’amore tenta di lenire.

Intorno a questi due personaggi c’è la famiglia di Lady Rosemary, genitori e fratelli che si chiudono a preservare la piccola di casa, ed è forte il senso di protezione che hanno nei suoi confronti.

Ma difendere non vuole dire soffocare, si deve lasciare la libertà di scelta anche se quelle strade che si intraprendono sono tortuose, anche se il cuore tante volte dovrebbe tacere e fare parlare di più la ragione.

Ho chiuso il romanzo con gli occhi lucidi, sono tornata indietro nel tempo quando amavo sporcarmi le mani con carboncino e tempere, quando coglievo le essenze delle cose.

Perché l'arte è questo, ha la capacità di fare andare gli occhi oltre a ciò che un soggetto mostra.

Ne carpisci ogni singola ruga, movimento, sguardo.
E la Bernardo è stata brava anche a esporre l’anima di chi quei dipinti le crea.

 È stata spettacolare in tutto, dal prologo a un epilogo che chiude le vicende di questa famiglia.
Le cinque stelle sono strameritate per un’autrice che non conoscevo, ed è qui il problema.

Questi gioiellini, capita sempre più spesso, vengano oscurati da nomi più conosciuti.
Errore, l’ennesimo, che sta facendo l'editoria italiana che acquisterebbe, a mio dire, molto più credito se solo desse la giusta importanza a queste penne incredibili.


A presto!







20 marzo 2025

RECENSIONE - You Fix Me - di Joélie Mazzotta





Si può credere nell’amore dopo essere stati spezzati da esso?

Emily ha 19 anni, un cuore grande e una passione per l’amore che traspare in ogni cosa che fa. È estroversa, vivace e ama con tutta se stessa, spesso in modo travolgente.

Andrew, al contrario, è introverso, riflessivo, il tipo di ragazzo che sceglie attentamente le sue parole e preferisce il silenzio all’impulsività.

Si sono innamorati a prima vista un anno e mezzo fa, unendo due mondi opposti. La loro relazione, inizialmente travolgente, è crollata sotto il peso delle differenze e delle incomprensioni, portandoli a lasciarsi.

Dopo mesi di silenzio e distanza, Emily e Andrew si sono ritrovati.

Entrambi sono cambiati, o almeno così credono. Entrambi vogliono provare ancora, darsi un'altra possibilità, ma sanno che questa volta non sarà semplice.

Questa seconda occasione sarà il loro riscatto o una dolorosa conferma che non sono fatti per stare insieme?

A volte, amare significa cambiare. A volte, significa accettare di essere imperfetti. Ma possono due cuori spezzati tornare a battere insieme, senza dimenticare le cicatrici?



Questo romanzo mi è stato proposto dalla mia cara “boss”, non ho letto la trama e lei lo sta scoprendo leggendo queste righe, mi sono semplicemente fidata del mio istinto di “lettrice seriale…incallita” …
Quando ho iniziato a sfogliare le pagine (per modo di dire perché ho letto l’ebook) mi sono ritrovata di fronte a pagine profonde che raccontano temi veri, temi reali che attanagliano le anime dei giovani ogni giorno.

Emily e Andrew.
Lei piena di vita e con un cuore vero, e davvero innamorata dell’amore, Andrew, ragazzo riflessivo e per bene…che adora il silenzio e ne conosce il suo valore.
Una storia d’amore vera e pura che si troverà ad affrontare tanti ostacoli…l’amore per me è paragonabile a un viaggio in moto, anche se cadi da essa, devi risalire. Devi ricredere in te…anche se l’amore può fare male, può spezzare cuore e anima…va riaccolto nel cuore…per permettere al cuore di tornare a battere. Il
loro amore nonostante tutto e tutti, sarà capace di farli cambiare, amando le differenze e imperfezioni, sarà capace di farli restare uniti nonostante le difficoltà!
Penna a me sconosciuta fino a questo momento e mi è piaciuta tanto per la semplicità!