30 aprile 2025

RECENSIONE - White Phalenopsis - di Maria Giovanna Ciletti




Rachel, medico di pronto soccorso, dopo un lungo e stressante anno di lavoro decide di trascorrere qualche giorno di ferie a Casa Glicine, un luogo a lei caro sin dall’infanzia e ora ereditato da sua zia Lillibeth. Il relax però dura poco. Tatiana Lee, importante esponente dell’industria aerospaziale, è deceduta a seguito di una rovinosa caduta in una scarpata. Rachel è una delle ultime persone ad averla vista ancora viva e a conoscere un rilevante segreto.

 Rachel Grant, brillante medico del pronto soccorso, riceve in eredità dall’amata zia deceduta, Casa Glicine, luogo a lei caro a cui è legata la sua infanzia. È proprio mentre si gode il meritato riposo a casa Glicine che si trova, suo malgrado, a conoscere una donna che si svelerà essere un’importante esponente dell’industria aerospaziale e che fa in tempo a consegnarle una parola “Latibe” prima di spirare in seguito a un dubbio incidente. Rachel da adesso è in pericolo e proprio per questo viene raggiunta dal suo ex fidanzato, Ettore Russo che, per proteggerla, la porta con sé nel luogo che lui ritiene sicuro: la sua dimora in Puglia.

La parte legata al thriller è interessante in quanto attuale con la sua attenzione alle “terre rare”, metalli intorno a cui “forti interessi si muovono” perché “appaiono fondamentali per lo sviluppo dell’economia sia presente che futura”: è la parte fondamentale del romanzo a cui l’autrice lega la storia d’amore di Rachel e Ettore. Quest’ultimo è ancora profondamente innamorato di Rachel: ospitandola a casa sua spera che con quella convivenza forzata, lei possa innamorarsi di nuovo di lui. Eppure nell’accurata scelta delle parole mantiene le distanze dando a vedere di rispettare il volere di lei. Rachel, d’altro canto, si accorge che questo “tenerla lontana” la infastidisce e la lascia disorientata. Devo dire molto delicata e protettiva la figura di Ettore: mi è piaciuta.

Nel libro è evidente, nella meta che sceglie Ettore per proteggere la sua Rachel, il suo attaccamento alle sue origini, alla sua terra, la Puglia e ciò palesa lo stesso amore dell’autrice per la sua terra; ciò è apprezzabile però a volte ho avuto l’impressione che questo trasporto ha come rallentato la parte del thriller che si basa, comunque, già di suo su blande scene adrenaliniche.

Nel complesso, pur apprezzando il libro e la sua originalità, ho avuto l’impressione che in alcune sue parti risulti poco coeso.






 

RECENSIONE - THUNDER AND KISSES: Baci, Tuoni e Fulmini - di Valentina Piazza


 

TITOLO: THUNDER AND KISSES: Baci, Tuoni e Fulmini

AUTORE: Valentina Piazza

EDITORE: AMAZON SELF PUBLISHING

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

TROPES:

🤭Chick-Lit
📚Office Romance
❤Hate to Love
Secret Baby 👶
e... un pizzico di Spicy 🔥

DATA DI USCITA: 30 marzo 2025

EBOOK: € 0,99

CARTACEO: € 13.42

Nathan MacTavish è il meteorologo più sexy del Regno Unito. 
Come potrebbe essere diversamente, con i suoi geni scozzesi, gli occhi azzurri e un sorriso da canaglia che non deve chiedere mai, soprattutto alle donne?
Peccato che il bel Nat abbia seri problemi con il gentil sesso che cerca di risolvere – con poco successo – grazie all’aiuto di un gatto e di un gruppo di temibili signore di mezza età. 
Se sul fronte sentimentale la sua vita è un disastro, almeno su quello professionale sembra andare tutto alla grande…
Arabella Johnson lavora per City Channel, nota rete televisiva londinese, e l’ultima 
cosa di cui ha bisogno è un uomo – anzi, un troglodita – misogino e pieno di sé che le gironzoli attorno.
MacTavish è il sogno erotico di ogni donna e l’incarnazione di tutti i suoi peggiori incubi. 
Per fortuna, nei week-end può fuggire da Londra e rifugiarsi da zia Mabel e sarebbe tutto perfetto, se non iniziasse a provare una fastidiosa, irritante attrazione per Nat, i suoi sorrisi e quei bicipiti da urlo…

Quando un’autrice sa sempre far centro con le sue pubblicazioni.

Questa è Valentina Piazza, quella che passa da un genere all’altro senza mai farti provare malinconia per libro precedente.

E stavolta, ci presenta un Chick-Lit che ha avuto la capacità di farmi staccare la spina.

Non è la solita commedia romantica e, soprattutto, non è il solito personaggio maschile che ci si aspetta.

Nathan e Arabella, all’apparenza diversi, ma così simili soprattutto nel loro rapporto con l’amore.

Entrambi disillusi da un sentimento che non ha risparmiato a entrambi sofferenze.

Ma, infondo, dopo la pioggia c’è sempre il sereno, l’arcobaleno fatto di colori che sono un po' come le emozioni, no?

E di emozioni, Vale, ne regala tante, fra una zia al quanto moderna (giuro ero piegata in due in una determinata scena), un gatto a cui manca la parole e la onnipresente pioggia che rende l’atmosfera non cupa, ma romantica, l’autrice ci regala un pezzetto di se.

Perché c’è Valentina nell’insicurezza di entrambi, in quel disagio che l’attanaglia quando la situazione si fa complicata.

C’è la Piazza nelle battute che fanno sorridere, nell’essere un po' imbranata, ma un’anima bella.

È stato come guardare un po' la sua fotografia.

Di Nathan, beh ci si innamora di uno scozzese che cuce e lavora a maglia, perché deve riabituarsi a tutto ciò che il mondo femminile gli ha tolto.

Adori Arabella, la sua incertezza, sembrava di guardare un cartoon in alcuni momenti, perché le espressioni che si dipingevano sul suo viso le vedevi.

Mi sono divertita e tanto, soprattutto sul finale, quando un gatto con il nome di un vento, Libeccio, ha finalmente preso la parola.

Un romanzo che io consiglio a tutti, perché abbiamo bisogno di quei momenti in cui chiudere fuori dal mondo tutti i pensieri negativi.

E l’autrice ha saputo regalarmeli, alla prossima avventura, Vale, e sempre con il sorriso.

A presto






29 aprile 2025

RECENSIONE - The lost and the chosen. I perduti e gli eletti. The Lost Sentinel (Vol. 1) - di Ivy Asher

 





Mi chiamo Vinna e la mia vita è costellata di mille segreti. Anche voi ne avreste, se la vostra esistenza fosse come la mia: mostri dagli occhi rossi che mi danno la caccia, simboli che compaiono inspiegabilmente sul mio corpo, uno strano potere che di tanto in tanto illumina la mia pelle di colori vivaci, per non parlare delle armi che sono in grado di evocare praticamente dal nulla. Ora sono alla ricerca di risposte nel tentativo di comprendere cosa mi stia succedendo. L’unica certezza? Il mio nuovo stile di vita non si addice agli umani. Decisamente non una sfida facile. Almeno finché non incontro loro, “i ragazzi” che, credetemi, sono tutt’altro che ragazzini acerbi e inesperti. Mi trovo di fronte a una famiglia che mi reputa troppo potente, una minaccia da tenere a bada. Ma arrendersi senza combattere è fuori questione. Neanch'io sono più una ragazzina intimorita e alla deriva, ma una donna determinata a mostrare al resto del mondo il suo valore. Un paranormal romance nella tradizione di autrici come Laura Thalassa, Scarlett St. Clair e Jennifer L. Armentrout.

Oggi vi parlo del romanzo Paranormal Romance "The Lost and the Chosen. I perduti e gli eletti" primo volume della serie "The Lost Sentinel" ,  che mescola azione, soprannaturale e una buona dose di passione. 

Ivy Asher ci trascina in un universo vibrante e oscuro, dove la magia e il destino si intrecciano in una danza pericolosa. Dipinge la protagonista come una figura potente e determinata, lontana dai classici stereotipi di eroine fragili. 

Vinna, è una giovane donna con un passato misterioso e poteri straordinari, che si ritrova coinvolta in un mondo popolato da vampiri, streghe e mutaforma. La sua lotta per la verità e l'accettazione di sé stessa è il cuore pulsante della storia. Quando scopre di essere una strega e nello stesso tempo la "Sentinella Perduta", una figura leggendaria destinata a proteggere questo mondo dal caos imminente, il suo mondo si sgretolerà e dovrà essere pronta a modellare di nuovo la sua vita e le sue priorità.

La narrazione è avvincente, un po' confusionaria all'inizio ma con un ritmo serrato che non lascia spazio alla noia fino alla fine. I personaggi secondari, in particolare "i ragazzi" della congrega, aggiungono dinamicità alla storia, creando sviluppi intriganti e divertenti. Il world-building è ben costruito, con dettagli che rendono l'ambientazione credibile e immersiva.

 Se amate i paranormal romance con protagoniste forti e apprezzate le storie ricche di mistero e magia questa è una lettura imperdibile. Ivy Asher dimostra di avere una penna capace di catturare il lettore, lasciandolo con il desiderio di scoprire cosa accadrà nei prossimi volumi della serie ed io non vedo l'ora discoprire cosa combineranno Vinna e i ragazzi.

Buona Lettura!








REVIEW PARTY - TO ICE TO LOVE - di Ingrid Rivi


 


TITOLO: TO ICE TO LOVE

AUTORE: Ingrid Rivi

EDITORE: AMAZON SELF PUBLISHING

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

TROPES: New Adult - Sport Romance - Spicy - Slow Burn -Grumpy/Sunshine

DATA DI USCITA: 12 marzo 2025

EBOOK: € 0,99

CARTACEO: € 12,00

Tucker Dunn ha solo un obiettivo, diventare un giocatore professionista di hockey, infischiandosene di suo padre, che lo vuole impegnato nell’azienda di famiglia, e dell’amore.
L’amore distrae, fuorvia, cambia e Tucker ho solo bisogno di andare dritto per la sua strada, finché sul suo cammino incontra lei. Helen Foster.
Helen che porta un guaio dopo l’altro.
Lo bacia durante una festa della Landa Psi.
Per difenderla, rimedia un occhio pesto.
Si accordano per fingere una relazione.
Nella finzione inizia la svolta.
Tucker non ha bisogno di distrazioni e per Helen lui è l’ultimo con cui vorrebbe distrarsi, ma è innegabile che tra di loro la passione sia difficile da tenere a freno.
Riusciranno Tucker e Helen a resistere?

Non si bacia il nemico, lo si tiene a distanza

Ho avuto modo di apprezzare la scrittura di Ingrid per il genere fantasy, ritrovarla nel romance è stato veramente interessante.

L'autrice ci parla di due giovani: Tucker, promessa dell'hockey, e Helen una giovane che scappa da quel passato che in qualche modo l'ha segnata.

Lei e i suoi mesiversari, la consapevolezza che si insinua in lei e che la porta a pensare che non merita forse l'amore.

E poi arriva l'attrazione, che tu lettore vivi come se fossi spettatore.

Elettricità allo stato pura che senti fra i due.

Un mondo che si capovolge e una finzione che pian piano diventa realtà.

E poi il dolore di quelle verità celate che tornano dal passato di lei e che Tucker riesce a lenire.

Uno prendersi e lasciarsi, che mantiene tuttavia un punto saldo: il pensiero dell'uno verso l'altra.

Il punto di forza in questo romanzo, sono i dialoghi.

 Un botta e risposta che spesso sfocia in mani che si cercano e in labbra che si uniscono.

Una guerra, la loro, a colpi di battute, non ne perdono una.

Un libro che, nonostante mantenga sempre quel significato di un figlio che si sente sbagliato, è leggero e si legge in meno di nulla, confermando Ingrid come un’autrice estremamente versatile, capace di passare da un genere all'altro senza mai risultare pesante.

Non vedevo l'ora di arrivare all'epilogo che mi ha lasciato con un sorriso e con quel futuro incerto per certi punti, ma sicuro su una cosa: l'amore.

Ci sono una marea di incipit nascoste fra le pagine, incipit di nuove storie di quegli amici che tante volte diventano famiglia, quella che non si ha solo perché lontana o magari perché risulta inarrivabile.

La morale è una e va capita: soldi non significa felicità, e Tucker lo insegna a noi e a un genitore che antepone la ricchezza materiale a quella del cuore.

Complimenti davvero Ingrid, mi aspetto nuove storie con i membri di quella squadra che ha una parola d'ordine: ironia e, forse, è di questo che ci si dimentica.

Tante volte il sorriso può cambiare l'esito di una giornata

A presto





24 aprile 2025

RECENSIONE - Sangue del mio sangue - Maria Letizia Cardinali




La creatura si sveglia una notte, all'improvviso. Non ricorda il proprio nome, né perché sia sepolto sotto le nevi dei monti Urali. Sente un richiamo lontano, che lo spinge a incamminarsi in cerca di uomini, in cerca di sangue. Ha in mente una parola – Yuki – e sa che si tratta del nome di colui che fece di lui un vampiro, più di cento anni prima.

Mentre l'alba si avvicina, torna la memoria.

Torna il ricordo di un ragazzo di nome Michel e del suo incontro fatale con Yuki, sul sagrato della cattedrale di Saint-Jean, a Lione. Ossessionato e sedotto da quella creatura antica, sebbene riluttante Michel accetta di condividerne l'immortalità e il destino, e di viaggiare con lui attraverso la Francia fino a Rouen, e poi a Parigi, nello splendore della Belle Époque.

Il mondo dei vampiri, però, sottostà a regole rigide. È un mondo brutale, in cui si ama e si muore con intensità e violenza. Michel lo impara presto. Come impara che il prezzo della ribellione del figlio al padre è l’allontanamento, oppure il duello fino alla morte.

Michel, che nel suo cuore è sempre rimasto umano, cerca invece un’altra via, una via incerta, che lo porta a un passo dalla follia.

Ora che si è risvegliato, però, cerca risposte. Yuki è il solo che possa dargliele.

“Sangue del mio sangue” è un romanzo prezioso, per certi versi decadente, una cavalcata attraverso il tempo e uno scavo in profondità nella genesi dei sentimenti.

 Romanzo breve ma davvero bello e intenso, ti permette durante la lettura di entrare nell’animo dei vampiri, loro sono tormentati dalla sete sempre viva e dalla solitudine che ha dato loro il dono dell’immortalità e che li ha fatti diventare folli.

Michel 17 anni per sempre, una vita normale fino al giorno in cui incontra Yuki, un amore che si sente nelle ossa si sente nel sangue.

Sono pagine che hanno il profumo di sentimenti e emozioni, protagonisti intriganti e trama davvero affascinante, un po' sono tornata in dietro nel tempo a quando ho letto una saga simile… e come allora mi sono immersa, e ho colto spunti di riflessione che rendono la lettura bella.

Credo ci sia un continuo, e d’obbligo secondo il mio modo di vedere e sinceramente attendo con ansia di sapere!

Non conoscevo l’autrice ma il suo stile di scrittura semplice ma d’effetto mi ha reso la lettura scorrevole!

Ogni nuova penna conosciuta è come un nuovo colore da utilizzare su un nuovo foglio!







 

RECENSIONE - Roma de Profundis - di L. Filippo Santaniello





In una Roma flagellata dal maltempo e da decenni di incuria e cattiva amministrazione comunale, il regista Giuseppe Castaldi evoca involontariamente un demone africano che s’impossessa dell’anziana attrice Maria Velia Delle Donne, trasformandola in una creatura sanguinaria. Mentre Giuseppe prova a salvare Maria Velia rivolgendosi a una strega dedita al vuduismo che vive in condizioni d’assoluta indigenza in un palazzo popolare a Centocelle, il giovane avvocato Rosario Salvucci perde il cellulare in una buca stradale. Sceso nel sottosuolo per recuperarlo, non riesce a tornare in superficie e, cercando un’uscita dalle fogne, s’imbatte in un inconfessabile segreto capitolino. Quando riemerge non è più lo stesso. Ha una missione da compiere. Una missione che lo porta a incrociare la strada di Giuseppe, alle prese con l’attrice indemoniata, e quella di Damiano Riccesi, esuberante musicista rock sempre in cerca di goderecce avventure notturne.
Un romanzo horror “all’amatriciana”, in cui personaggi in apparenza comuni affrontano una serie d’esilaranti e straordinari eventi in una minacciosa cornice metropolitana.


Tutto ha inizio quando un giovane regista realizza un film che non soddisfa affatto il produttore.

Un film ad episodi – figuriamoci, andava di moda cinquant’anni fa – che mette in luce i vizi e il degrado di Roma.

E’ una sera che nessuna mente umana avrebbe mai potuto immaginare e, mentre sulla capitale si abbatte un acquazzone che pare l’apocalisse, una furia di tuoni e fulmini che si affoga, si susseguono una serie di eventi incredibili.

Impiegati che sprofondano in una buca, viveur catapultati in una movida da incubo, un’attrice famosa trafitta da un ramo in casa sua.

Una notte indimenticabile, una folle danza che è un crescendo di orrore, sotto una pioggia sempre più sferzante che pare non avere mai fine.

La realtà e la finzione danno vita ad un romanzo coinvolgente, a tratti lascia senza respiro e diverte molto – lo splatter non è mai disturbante.

Gli eventi vissuti dai protagonisti raggiungono un parossismo assurdo e, nel contempo, vivido e fin troppo realistico.

Lo stile di Filippo Santaniello è inconfondibile, dare umanità agli zombi e, viceversa, trasformare gli uomini in creature da incubo è il suo punto di forza, i suoi libri sono sceneggiature.

Il libro è un evidente omaggio a Roma, la nostra bellissima capitale nella quale convivono meraviglie senza tempo e miserie quotidiane.

Con ironia vengono affrontati tutti i temi attuali: dalla mala politica all’integrazione razziale, dalla sporcizia alle ormai leggendarie buche.  


 

23 aprile 2025

RECENSIONE - June. Fino a mezzanotte. Family affairs (Vol. 3) - di Cinnie Maybe

 




Titolo: June. Fino a mezzanotte.

Autore: Cinnie Maybe

Serie: Family affairs (Vol.3)

Autoconclusivo

Genere: Romance

Trope : Retelling; College Romance; Emotional Scars

Prezzo: e-book : 4, 99 €; Cartaceo: 15, 10 €

Pagine: 348 circa

Casa editrice: Delrai Edizion- Collana Mira


June Hastings è sempre stata diversa. 
Ama i libri più delle persone, si perde nei mondi della letteratura invece di
 affrontare la realtà e nasconde un segreto: ha scelto la facoltà sbagliata solo per non
 deludere la sua famiglia. 
Stanford avrebbe dovuto essere il suo sogno, e invece si sta trasformando in un
 incubo. 
Ma la voce di un misterioso ritorno inizia a circolare tra gli studenti e tutto cambia. 
Marvin Doyle era la stella della squadra di football, il ragazzo d’oro di Stanford. 
Poi è scomparso, lasciandosi dietro solo voci e mistero. 
Quando improvvisamente riappare, le leggende su di lui si fanno ancora più oscure: dicono che sia cambiato, che sia diventato un’ombra del campione che era. 
Un mostro. Una bestia. L’incontro tra June e Marvin farà a pezzi la loro realtà. 
Lei è l’unica che sembra non temerlo, lui è l’unico che vede oltre la sua “stranezza”. 
Ma nel campus le chiacchiere si fanno sempre più insistenti, e il passato di Marvin minaccia di travolgerli entrambi.
 Riuscirà June a scoprire la verità su di lui prima che sia troppo tardi?
 E, soprattutto, potrà mai esistere un lieto fine per chi è sempre stato considerato un diverso?
 Un romanzo intenso, romantico e struggente, che vi farà credere ancora una volta nel potere dell’amore e nella magia delle seconde possibilità.


C’era una volta una principessa, che non sapeva di esserlo.

Amava stare con il naso fra i libri e la sua famiglia numerosa la considerava un piccolo genio.

Il suo nome ricordava la calda stagione dell’estate, i suoi capelli erano del colore della cenere e i suoi occhi erano capaci di raccontare le storie che leggeva.

Il suo amore per lo studio la portò in un grande castello ma si rese conto, ben presto, che non era tutto così bello come aveva immaginato.

Però, la dolce June, temeva di deludere le aspettative di chi credeva in lei.

Tutto divenne troppo, corse e corse fino ad arrivare a una grande libreria, camminò in mezzo ai corridoi e l’odore dei libri le invase le narici.

 Si guardò intorno meravigliata fino a che, il suono di un violino, non la richiamò come fa una sirena con i marinai.

La bella June, titubante, apri la porta che la separava da quella melodia.

Piano avanzo di un passo e lì lo vide…il ragazzo che chiamavano la Bestia…

Mi piace iniziarla così la recensione del nuovo romanzo di Cinnie, una favola moderna che si può riassumere in una parola: dolcezza.

E questo che traspare dalle pagine leggendolo.

La dolcezza di June nel prendersi cura di un ragazzo ferito, Marvin, piegato dal peso e dal dolore di scelte sbagliate.

La dolcezza di Marvin quando spaurito si guarda intorno come se fosse la prima volta che vede il mondo.

 

Lei lo comprende, perché a sua volta è schiacciata dalla consapevolezza che tutto ciò che sta facendo è errato.

June finge per non deludere, Marvin nelle bugie è cresciuto.

Lo hanno cambiato portandolo a ciò che ora vuole nascondere al mondo.

June però è riuscita a essere il sole nelle giornate di Marvin, pian piano ha allontanato le spine dal suo cuore, ha visto oltre l’apparenza e ha scorto ci che lui ha sempre nascosto al mondo.

Cinnie si è superata con June, raccontandoci una favola d’amore che mi ha emozionato e anche tanto.

Ci sono stati due momenti precisi in cui, senza rendermene conto, ho pianto.

Forse perché, quando si vivono determinate situazioni, ci si immedesima.

 Forse perché siamo tutte un po' June che, pur di non offendere chi in noi ripone fiducia, ci stampiamo un sorriso mormorando sempre quelle tre parole: va tutto bene.

Invece dentro si muore.

Un retelling che ha seguito alla perfezione la favola della Bella e la Bestia.

I comprimari sono diventati spettatori e protagonisti di questa meravigliosa storia.

La scena del ballo è stata magnifica e il tutto è stato accompagnato da quelle note che hanno fatto da colonna sonora al celebre cartoon.

Ogni frase introduceva quei capitoli che la rispecchiavano a pieno.

La morale, quando ho raggiunto l’epilogo, è stata solo una: mai fermarsi all’apparenza, mai giudicare senza sapere cosa l’altro ha passato.

Si potrebbero scoprire meraviglie su chi additiamo come Stramba o Bestia, e quelle stesse persone potrebbero regalarci sprazzi di vita che ignoriamo.

Non so chi sia il mio fratello preferito finora.

Cinnie si diverte a giocare con generi e trope che sono azzeccatissimi per ciò che poi scrive.

Di sicuro Marvin e June hanno conquistano un posto speciale nel mio cuore, facendo guadagnare tante stelline alla mano di chi li ha raccontati così bene. Perché sì, le cinque piume sono solo indicative per questa favola che ne merita tante tante di più.

A presto.






18 aprile 2025

RECENSIONE - Siamo rimaste nude nello specchio - di Emilia Testa




Il fil rouge delle cinque storie che compongono la silloge Siamo rimaste nude nello specchio è ascrivibile a un cammino, diradato e faticoso, nel mondo femminile, nei sentimenti, nella scoperta dell’amore. In ognuna delle cinque protagoniste, il cui nome dà il titolo ai rispettivi racconti, domina la solitudine, a volte evidente, altre volte camuffata in un controcanto cinico fatto di disincanto. L’incontro con un’altra donna diviene speranza di rinascita, sempre. Anche quando l’amore è quella nota disturbante, inattesa, che irride al nostro io indistruttibile e non lascia alternative al vivere.

Come avviene ne “Il caso Valeria M.”, un racconto attraversato da slanci visionari, dove impera il conflitto tra amore e istituzione, tra natura e ragione.

Ne “La rabbia di Ester” l’amore si rivela effimero, la 
Dulcinea tanto sognata non riesce a ricambiare le aspettative della giovane protagonista, Ester, che si perde negli intrecci e nei tormenti della sua mente.

In “Marta (o il grande boh)” la ricerca della propria identità sessuale, sempre evocata ma mai realizzata del tutto, ha l’urgenza di un diario che diventa gesto di protesta, verso il mondo, verso se stessi.

Spesso l’adolescenza, età in bilico tra il sole e l’uragano, diventa il malessere della felicità, quando ti senti in balia delle decisioni dei 
grandi. Come avviene ne “Il sogno di Laura”, dove l’avversione verso un ambiente che si percepisce ostile, si stempera grazie a un volto nuovo.

Ma l’amore può essere anche incanto, una visione riconoscibile lungo i chilometri ripetitivi e noiosi di un’anima inquieta. Come accade alla protagonista de “L’incanto di Roberta”: una sconosciuta, un sorriso, la fa incespicare in un sogno.


Mi ha colpito il titolo per questo ho accettato di leggerlo, mai mi sarei aspettata pagine che trasudano di libertà. Libertà di essere se stessi, di non essere intrappolati nei sensi di colpa, nei pregiudizi, essere liberi di prendere il coraggio a quattro mani e vivere, vivere davvero, come si desidera.

Queste pagine raccontano cinque storie, intime, di donne che amano altre donne, tutto ciò porta con sé emozioni e tematiche vere e odierne che toccano il cuore e l’anima di chi sta leggendo.

Ogni frase ogni parola non è stata scritta per caso l’autrice secondo me ha voluto portare ogni lettore a riflettere su temi importanti che forse ad oggi non hanno la giusta attenzione.
L'autrice riesce ad emozionare, e mi ha ricordato che la vita bisogna viverla, scongiurando la paura, perché essa paralizza e impedisce di vivere in libertà sempre e nonostante tutto!