28 aprile 2022

QUATTRO CHIACCHIERE CON: - " Grace Annie White"

 


Ciao Anime Belle oggi torna con un nuovo appuntamento "La Rubrica delle Emozioni - due chiacchiere con gli autori", la nostra ospite è Grace Annie White, che abbiamo avuto il piacere di conoscere, recensendo il suo ultimo libro "Solo tra le tue braccia"



Ciao Grace raccontaci un po' di te 

Ciao a tutti. Ho 36 anni, sono sposata con due figli, possiedo un piccolo cagnolino, e vivo in Sardegna. Amo leggere Romance e adoro scrivere ciò che mi passa per la testa.


Cosa è per te la scrittura?
La scrittura per me rappresenta un modo di evadere dalla realtà di tutti i giorni. Mi spoglio dei miei panni per indossare quelli di un’altra persona con una vita diversa dalla mia, non necessariamente migliore o peggiore, semplicemente differente. Scrivere mi fa stare bene; mi rilassa e mi fa sentire appagata. Le dita scivolano sulla tastiera da sole, come se fosse il personaggio stesso a digitare la sua storia usando me per farla conoscere al mondo.

Hai un luogo dove scrivi, hai dei rituali?
In realtà non ho un luogo specifico. Mi è capitato di scrivere ovunque, in assenza di PC o di carta anche sul cellulare in fila dal medico; e ahimè no, non ho alcun rituale, se non quello di bere un buon caffè accompagnato da un cioccolatino Kinder prima di iniziare a scrivere. Può considerasi un vero rituale?

Come nascono i tuoi romanzi? 
Ogni mio romanzo ha una storia diversa: 
• Hate and attraction, così come gli altri due libri facenti parte della War Or Love Series, è nato con calma. Prima di iniziare a scriverlo ho messo ordine tra le idee e ho scelto il percorso migliore. 
• Brittle Diamond è nato come un friends to lovers, poi è sfociato in qualcosa di più serio, con un messaggio importante a fare da sfondo, stravolgendo i piani iniziali. 
• Like a Photo, invece, mi ha colpito come un fulmine. Mentre camminavo per strada tre persone mi hanno chiesto un’informazione per percorrere una via e, dopo avergliela data, ho avuto l’illuminazione su Jack ed il suo lavoro da fotografo. Ho dovuto appuntare sul posto ciò che la mia mente mi stava mostrando.
• Anche con Solo tra le tue braccia è stato improvviso: Una mia amica mi ha detto che, tra dieci anni immaginava un nostro conoscente come futuro fidanzato di mia figlia. Lui al momento ha ventidue anni e mia figlia sette. Direi che è impossibile, no? Ho stroncato l’idea sul nascere, ovviamente, chiudendo la questione all’istante. Beh, il giorno successivo, mentre riordinavo casa, la storia di Emily e di Edoardo mi è piombata addosso come un uragano. Ho sentito subito il bisogno fisico di metterla nero su bianco. Chiarendo a me stessa che non stavo scrivendo la storia di mia figlia, anche perché chi ha già letto il libro sa cosa accade ai genitori di Emily. Non vorrei proprio sia la sua storia.

A chi ti ispiri?
Non penso di avere un modello di ispirazione specifico. Chiunque, in qualsiasi momento e facendo qualsiasi cosa, può ispirarmi. Per poter scrivere di vite reali, bisogna osservare le persone reali, loro sono la mia fonte di ispirazione quotidiana.

Quali sono i tuoi scrittori preferiti?
Sono sempre pronta ad acquistare e leggere tutti i romanzi in uscita di Koraline LF, di Carola Rifino e di Ava Lohan. Quindi direi che loro sono le mie scrittrici preferite.

I generi preferiti?
Romance ovviamente, con sottogeneri diversi: erotici, new adult, age gap e sport romance.

Hai mai pensato di cimentarti in altri generi?
Non credo di essere in grado di scrivere altro che non sia Romance.

Come mai hai scelto una storia Agap? 
Non sono io ad averla scelta, è nata così e così l’ho riportata.

Quale è il tuo personaggio preferito?
Dei miei personaggi, senza dubbio, Giordano di “Uno Sconosciuto dentro casa”, seguito da Manuel di “Brittle Diamond”.
Delle altre autrici amo profondamente Red di “Red il Leviatano” e Alex di “Persuasion”. Sono innamorata di entrambi allo stesso modo.

E quello più odiato?
Anche qui non ho dubbi: Fabio di “Brittle Diamond”. Credo che chiunque abbia letto la storia, lo odi da morire.

Ci sarà un seguito? 
Non lo so, per ora ti risponderei di no. Credo che ciò che Emily ed Edoardo avevano da dire sia stato raccontato. Ma se dovessi rendermi conto del contrario, sarò pronta a scrivere ancora. Non metto mai limiti.

Quale romanzo consiglieresti non tuo? 
“Red il Leviatano” di Koraline LF e “Persuasion” di Carola Rifino (leggendo comunque i primi due libri della serie).

Quale tuo libro consiglieresti come prima lettura? E perché?
A chi non ha mai letto nessun mio romanzo, consiglierei “Uno Sconosciuto dentro casa” e “Solo tra le tue braccia”, perché hanno dei temi importanti ma sono comunque abbastanza “leggeri”. A chi, invece, ha apprezzato già qualcosa tra i miei romanzi, direi “Brittle Diamond” perché la storia di Becca, che tratta violenza di genere, per me ha un significato molto importante e vorrei che quante più persone possibile leggano il messaggio che vorrei mandare.

Tuoi prossimi progetti?
Per ora sto lavorando a un nuovo progetto, un hate to love; ed entro il 2022 spero di pubblicare My Bad Side, che ho finito ormai da dicembre ma che mi sta creando un po’ di problemi durante la revisione.

Grazie per l’intervista e un saluto a tutti. 
Vi adoro 
Grace Annie White


Intervista a Cura della nostra




27 aprile 2022

RECENSIONE: - "Il Libro Proibito" - di Franco Forte

 





Ducato di Milano, 1549. La carica di arcivescovo è la massima aspirazione per padre Guaraldo Giussani, Inquisitore Generale. 
Ma un libro, sottrattogli tempo addietro, custodisce un segreto pericoloso che lo riguarda, tale che potrebbe mettere a repentaglio la sua carriera e la sua vita.
Di che libro si tratta? Quale sconvolgente rivelazione è custodita tra le sue pagine? Padre Giussani è disposto a tutto pur di ritrovarlo. Negli oscuri sotterranei di un’abbazia, risuonano le grida di una donna, Mariangela Comencini, nuda e incatenata al tavolo delle torture, l’unica persona al mondo, forse, a sapere dove si trovi il libro, e perché è così pericoloso per Giussani. 
La vista delle sue carni dolci e sode è, agli occhi dell’Inquisitore Generale un supplizio più doloroso delle pene che, col ferro rovente, le infligge, per strapparle la tanto agognata confessione.
Ma c’è chi potrebbe trarre vantaggio da questa situazione, soprattutto se l’Inquisitore dovesse macchiarsi di omicidio. Intanto padre Rolando, che non può in coscienza lasciare morire Mariangela Comencini, decide di agire, inconsapevole pedina che si tra le ombre dei rapporti tra Chiesa e braccio secolare, nelle quali si cela l’intrigo.

Può un libro decidere delle sorti di più persone? Se è proibito e se siamo nel 1549, certo che sì! Mariangela Comencini, sa dov’è il libro, ma lo protegge poiché finché esisterà il libro lei sarà salva! Guaraldo Giussani, è determinato a ritrovarlo e a distruggerlo perché ne va della sua carica di Inquisitore Generale: lui sa che la donna conosce il segreto legato al libro e le dà la caccia in qualità di strega per poter bruciare sia lei che il libro e tirarsi fuori con le mani pulite.

Girano intorno ai due personaggi principali, quelli di padre Rolando determinato a seguire le regole nella giusta maniera e ignaro dell’intrigo, a ben più alti livelli, che riguarda i rapporti tra il Braccio Secolare e la Chiesa; quello del carceriere deforme dentro e fuori…; quello dell’abate Francesco che sembra conoscere tutti i complotti, ma preferisce farsi da parte e stare a guardare poiché sa che per i disegni delle sfere più alte è necessario sacrificare qualcuno di meno importante a prescindere dalla sua innocenza o colpevolezza…

Sono tutti personaggi ben tratteggiati nelle loro caratteristiche morali e fisiche senza alcuna sbavatura.

Sono presenti giochi di potere e meschinità, lordure morali oltre che fisiche di un periodo storico oscuro per antonomasia e che seguiva una sorta di isteria di massa.

A mio parere, è rimasto il desiderio di leggere la medesima storia in forma di “romanzo” e non di “racconto lungo”, una sorta di “languorino di qualcosa di veramente bello che è finito veramente subito”…

Ottimo.









RECENSIONE: - "Dirty Temptation" - di April K. Jones

 



Titolo: Dirty Temptation 

Autrice: April K. Jones

Genere: Mafia romance / Erotic romance / Sfumature Dark / Hate to love

Editore: Self Publishing

Data di pubblicazione: 12 aprile 2022

Due anime d'acciaio, disposte a tutto per unire Dublino. Saprai resistere alla tentazione?


La mia vita è da sempre un tortuoso cammino tra luci e ombre, verità e bugie che si sono scontrate in una sola notte. In pochi istanti tutto è cambiato, perché ho salvato uno sconosciuto colpito in una sparatoria. La prima mossa in un'enorme scacchiera chiamata Dublino.
Scelta sbagliata: quell'uomo è l'erede di una realtà mafiosa fatta di ferro, sangue e un irreprensibile codice d'onore.
Tyson Harrett.
Erin Sloan.
Siamo su tutti i giornali.
Due mondi in collisione verso un inevitabile conflitto.
Lui ha strappato un fiore dal paradiso.
Io sto per sconvolgere il suo inferno.



Il romance di cui vi parlo oggi è un mix di mafia, dark ed erotic romance dell'autrice April K Jones: "Dirty Temptation".

Erin e Tyson, i due protagonisti, vengono da due mondi opposti, ma che si incontrano e si fondono l'uno con l'altra.

Lui, è l'ultimo erede delle Serpi Scarlatte, un grande Clan Mafioso che controlla tutta Dublino. Lei invece, ha una vita tranquilla, un lavoro che non le piace e si sente insoddisfatta.

Ogni tradimento narrato è un vero colpo di scena mischiato alla passione che nutrono i due protagonisti pagina dopo pagina, non posso dirvi molto cari lettori perché ogni dettaglio è puro spoiler per voi e non voglio rovinarvi l'avventura di questo tripudio di emozioni che vi lascerà sulla pelle questo romance.

La narrazione è a doppio Pov e io questo l'ho apprezzato tanto, perché mi ha dato modo di entrare nella storia insieme ai due protagonisti, come se stessi li con loro a vivere le varie vicende … ogni ambientazione è ben descritta, gli avvenimenti sono stati capaci di tenermi incollata alle pagine perché volevo sapere sempre di più fino a che punto Erin si spingesse …

Mi sono anche arrabbiata con Tyson perché avrei voluto che capisse che lasciarsi andare alle volte non nuoce , che non tutto è perduto come sembra, che non c'è solo guerra e lotta …

Sono rimasta entusiasta di questa storia, ha dei lati davvero profondi, come quello che Erin dovrebbe capire che non tutto è pessimo al mondo.

La scrittura è fluida e si legge in un batter di ciglia, e ricordatevi che i colpi di scena sono ad ogni pagina.

Vi consiglio questa lettura se amate il lato mafia che non è mai mancato con un pizzico di erotismo al punto giusto, sono sicura che non vi deluderà.







26 aprile 2022

RECENSIONE: - "Un amore in Kite Surf" - di Oriana Turus

 


Oriana Turus

Genere: Contemporary Romance – autoconclusivo

Doppio POV

Pag.: 220

Editore: Self-publishing

Data uscita: 24 Marzo 2022




La vita di Eva è fatta di un lavoro discutibile, una vita sociale che si limita al minimo sindacale e un cuore spezzato che non ha alcuna intenzione di riparare.

Maxime, al contrario, fa il lavoro che ama, è circondato da amici e si sente completo in questo suo mondo fatto di quotidianità.

Lei si è chiusa in se stessa e nelle sue insicurezze.

Lui vive alla giornata e si lascia trasportare dagli eventi e dalla bora che spiega le vele.

Un primo incontro fortuito tra i due porterà entrambi a guardare il mondo da un’altra prospettiva, quella che profuma di salsedine, che fa aumentare i battiti e sussurra parole in francese.

Quella che sa di rinascita e di vita





Ciao a tutte anime belle, oggi scrivo questa recensione con un bel sorriso stampato in faccia (giuro non ho fatto uso di stupefacenti!), quello che mi ha lasciato questo fantastico romance che ho letto in nemmeno un giorno.

Devo fare i complimenti all’autrice, Oriana Turus, che non conoscevo. Dopo aver concluso il libro sono andata alla ricerca di qualche altro suo manoscritto e immaginate la delusione quando non ne ho trovati altri. Mi auguro di cuore, pertanto, che questo sia il primo di una lunga serie di romance, ma soprattutto mi auguro che l’autrice mantenga sempre questa linea dove l’amore si fonde alla perfezione con il senso dell’umorismo, perché terminare un libro con il sorriso sulle labbra da una gran bella sensazione. Ci sono penne nate apposta per strappare il sorriso anche in una giornata grigia, e quella di Oriana Turus è una di queste.

Ma andiamo ai protagonisti, Eva e Maxime. Eva, una donna che ha fatto delle insicurezze il suo stile di vita, l’ultima delusione d’amore ha frantumato definitivamente il suo cuore lasciandola ancora più disillusa nei confronti della vita. Lei, con un senso dell’umorismo che mi ha strappato un sorriso già dalle prime pagine del libro, lavora in un’azienda di sexy toys circondata da colleghi a cui vorrebbe tirare la tastiera sulla testa, con un linguaggio molto colorito che già al primo capitolo mi ha fatto ridere di gusto, e poi troviamo lui Maxime il bel Canadese che parla francese con un ciuffo blu color puffo che richiama i suoi occhi come il mare e un’abbronzatura al “limite del legale”. Il mare che lui ama e su cui pratica il suo sport preferito, il kitesurf. Lui, che ha preso le delusioni, i dolori le amarezze della vita e li ha trasformati in sorrisi e speranze per sé stesso e per gli altri. Lui che perde la testa per Eva dal primo momento che la incontra, bellamente addormenta, sul molo con indosso un ridicolo pigiama con i fiorellini rosa… Eh si care amiche, la protagonista è alquanto sopra le righe e nella sua follia mi ha conquistato, lasciate stare che sarei volentieri entrata fra le pagine del libro a scaraventargli addosso una marea di imprecazioni ogni qual volta piangeva, ma questo suo lato del carattere, in fin dei conti, ha ricordato la natura di noi tutte donne, piangiamo ci disperiamo ma alla fine rimaniamo sempre in piedi. Ritornando al caro Maxime (un uomo da sposare solo per il suo accento francese) rimane incantato da questa creatura che appare cosi fragile quando dorme, diverso è il risveglio quando lui, preoccupandosi che sia un barbone, decide di offrirle dieci euro per la colazione. Eva apre la bocca solo per mandarlo a quel paese senza ricevuta di ritorno, giuro per ogni parolaccia della protagonista ridevo perché immaginavo la scena e la faccia del bel canadese davanti a quella piccola furia. Il Bounjour finesse è riduttivo davanti a un tipetto come Eva. Eppure Maxime non può far a meno di pensare a quella stramba ragazza che poi, parliamoci chiaramente, è il prototipo di donna sull’orlo dell’esaurimento che rispecchia un po' tutte noi soprattutto in determinati momenti del mese, solo che Eva è perennemente cosi. Vuoi il fato, vuoi che quando arriva il momento la tua anima gemella te la ritrovi un po' dovunque, Maxime si ritrova a guardarla dalla finestra di casa sua. In ben sei anni, non si era mai accorto degli uffici presenti di fronte al suo palazzo né tantomeno che la tipa strana che ha rallegrato le sue ultime dodici ore lavorasse proprio in quel posto. Dal canto suo Eva non riconosce nel bel ragazzo mezzo nudo che la sta guardando, lo sconosciuto che le ha dato della barbona. Maxime non demorde e cerca di forzare quegli incontri arrivando a prendersi un pugno sul naso dall’ex di Eva. Nonostante la reticenza iniziale e la paura di soffrire nuovamente, lentamente Maxime inizia a insinuarsi nel cuore di Eva, la conquista poco alla volta, con i suoi occhiolini sexy, la sua dolcezza, le parole in francese (gli uomini che parlano francese sono estremamente romantici, diciamocelo pure). Fra fraintendimenti, sbornie colossali, aggeggi sexy, sigarette a gogo, discorsi strani sui Puffi (si avete capito i puffi, giuro ero piegata a due dal ridere mentre leggevo) e tanta, tanta dolcezza ci avviamo a quella frase che mi ha fatto emozionare e ridere per il contesta in cui è stata detta, cito «Eva (…) Sta’ zitta e baciami».

Bello … veramente bello, con il linguaggio PoV alternato dei due protagonisti, anche all’interno dello stesso capitolo, in modo da entrare ancora meglio nella scena che ho vissuto come una bella commedia romantica. Amo quando le autrici cercano l’ironia anche nella disperazione dei personaggi e Oriana Turus c’è riuscita a pieno. Non è mai caduta nella volgarità, nonostante le colorite imprecazioni della protagonista o le scene erotiche dove si è colto solo il bello e la parte profonda di quel sentimento che vi coinvolgerà dalla prima all’ultima pagina. Starei qui a descrivervi ogni capitolo del libro, ma vi negherei il piacere di una lettura che io personalmente ho divorato nella metà del tempo che mi indicava il Kindle.

Ringrazio l’autrice per questa splendido romance, per le risate, per avermi fatto intravedere uno scorcio di quello che siamo un po' tutte noi donne, esaurite, con la lacrima facile, ma con la voglia di alzarci al mattino lavarci il viso e iniziare una nuova giornata.

Meritatissime le 5 piume e mi auguro davvero di leggere, presto, il prossimo libro di questa autrice che merita davvero attenzione, nonostante sia una new entry nel mondo dell’editoria.

A presto




RECENSIONE: - "200 ORE" - di Fiammetta Rossi

 



Titolo: 200 ore
Autore: Fiammetta Rossi
Editore: Delos Digital editore
Collana: Odissea Digital
Genere: Narrativa Italiana
Lunghezza: 244 pagine 

Ti sei mai sentita soffocata dalle attenzioni e dalle aspettative della tua famiglia, tanto da avere la tentazione di mollare tutto e andartene?

Margherita è così: è esausta e sente di non avere scampo. È nata in una famiglia bene di Milano, la sua vita è programmata fin nel minimo dettaglio. Poi accade qualcosa: un litigio di troppo e lei trova il modo (o il coraggio?) di vendicarsi. Farà il suo stage di 200 ore in un mobilificio di lusso, anziché nell'ospedale dove lavora sua madre. Titta viene così catapultata in un ambiente diverso da quello in cui è vissuta, dove arroganza e cinismo riescono a farla sentire inadeguata.

Per fortuna ci sono anche colleghi simpatici con cui chiacchierare e prendere un caffè, e poi c'è Francesco, corteggiato da tutte, che ha qualcosa che a lei manca: la libertà di decidere della propria vita.

Margherita all'inizio lo detesta: lui è strafottente, sicuro di sé e non fa che prenderla in giro chiamandola principessa viziata; i battibecchi sono all'ordine del giorno, ma fra loro scatta comunque la scintilla. Quando tutto sembra andare bene, Margherita scopre il segreto di Francesco e un evento imprevisto rischia di mandare a monte il suo stage al mobilificio.

In bilico fra due vite, Titta farà la scelta giusta?

Un rapporto difficile con la madre unito al periodo adolescenziale può risultare esplosivo. È quanto succede alla protagonista, Margherita, affettuosamente chiamata Titta, nel romanzo 200 ore. La sua vita è da sempre stata organizzata, manipolata e regolata dalla madre maniaca del controllo che sembra riversare le sue ansie e frustrazioni proprio all’interno della vita familiare. Se fino ad ora Titta ha accettato tutto piegandosi, all’improvviso decide che non ne ha più voglia e “disubbidisce”. L’occasione le viene offerta dal progetto scolastico delle duecento ore formative da fare secondo la propria inclinazione verso il futuro lavorativo. Tutti si aspettano che Titta, ubbidiente al volere della madre, scelga di svolgerle in medicina, invece lei sceglie il corso di marketing, generando sorpresa e ira nella genitrice che si sente sfuggire il controllo dalle mani sempre di più, man mano che si accorge che la figlia riesce (e anche bene) in un campo a lei sconosciuto. Ma grazie a quella disubbidienza Titta imparerà a conoscere se stessa e cosa vuole davvero dalla vita e, soprattutto a liberarsi dalla sensazione di soffocamento che le generano le aspettative della madre.

In una narrazione scorrevole si muovono personaggi densi: Titta con la sua giovane età in lotta per se stessa perché pian piano acquista la consapevole che nessuno deve decidere del suo futuro al di là di lei; la madre rigida al punto da essere soprannominata “generale” da Tommaso, l’altro figlio, che sa ormai vivere tutto con leggerezza perché ha oltrepassato la soglia degli anni burrascosi e adesso è più sereno e consapevole, e per questo riesce ad essere un valido appoggio per la sorella nei momenti difficili con la madre; poi c’è Francesco il ragazzo per cui batte il cuore di Titta ed emblema dell’adolescente che, pur essendo un bravo ragazzo, spesso a volte rischia di mettersi nei guai per cattive scelte o compagnie… fortunatamente l’autrice ha un occhio d’insieme ottimista, e così, nonostante le difficoltà che la vita implica a qualsiasi età, tutto andrà al suo posto e lascerà nel cuore di chi legge una sensazione di “buono”.

















25 aprile 2022

REVIEW TOUR: - "Collide - A Tale of life, ice and love" - di Alice DC

 






Titolo: Collide
Sottotitolo: A tale of life, ice and love
Autrice: Alice DC
Genere: Sport romance
(volume autoconclusivo)
Editore:‎ Self Publishing
Data di uscita: 23/03/2022
Copertina flessibile:‎ 550 pagine




Il ghiaccio aspetta.

Faith McCormick vive per lambirne la superficie a ritmo di musica, indossando quei pattini che rappresentano le sole ali in grado di renderla libera. Regina canadese della danza su ghiaccio e prigioniera di una gabbia d’oro che la soffoca, è trascorso un anno dalla sua ultima gara e i campionati mondiali sembrano ormai irraggiungibili: il suo corpo da atleta ha affrontato ombre che il suo cuore non può dissolvere e adesso che è tornata, deve scontrarsi con una forma fisica sbiadita, una famiglia che pretende il massimo e il timore che il sogno di una vita sia sfumato per sempre.

Il ghiaccio terrorizza.
Solomon Curtis teme quella superficie che a ogni riflesso gli ricorda chi è stato e cos’ha raggiunto. Un sogno sfiorato con la punta delle dita che ora è perso nel ghetto di Detroit, città in cui vive con un padre malato e un pugno di speranze infrante, in cui i giorni si assomigliano un po’ tutti e la sua carriera di danzatore su ghiaccio è chiusa in una scatola insieme alle medaglie. Quel ghiaccio però lo chiama di nuovo, seguendo un ritmo hip-hop che è la sua cura, lo chiama e stavolta ha una voce diversa, pelle come la luna e occhi che somigliano proprio al riflesso di quel sogno.

Il ghiaccio arde.
Brucia costante nel sogno dei mondiali che entrambi condividono, s’incendia nei loro sguardi, in quelle mani che si sfiorano a ritmo di musica, nei corpi intrecciati durante gli allenamenti, neve contro cenere in un contrasto così netto e giusto, un binomio unico che profuma di rivalsa e desiderio. Faith non ha bisogno di Solomon, però è lui che ha scelto. Solomon non merita un angelo come lei, eppure non può fare a meno di cadere nella sua luce. Quando per la prima volta queste due anime si respireranno, non si tratterà solo di un semplice incontro, ma di una vera e propria collisione.

Inaspettata, intensa e impossibile da evitare.

Ciao a tutte care lettrici, scrivo questa recensione con un nodo alla gola che di scendere non ne vuole sapere, sono rimasta un bel po' a riordinare le idee per cercare di infondere in queste parole almeno una parte di ciò che mi ha trasmesso questo romanzo. Collide è stato un mix di emozioni che mi ha lasciata quasi spossata. I primi complimenti vanno all’autrice Alice DC, ho letto tanti sport romance ma questo è assolutamente unico nel suo genere, una poesia che si ripete a ogni inizio e fine capitolo sulle note delle canzoni che i nostri protagonisti ballano. Scrivo la recensione accompagnata dalla voce roca di NF, per sentire ancora più vicini quei personaggi che mi sono irrimediabilmente entrati nel cuore. Faith McCormick e Solomon Curtis tanto diversi quanto il colore della loro pelle. Baciata dalla luna Faith, un cielo buio e senza stelle Solomon. Vengono dagli antipodi della società, lei cresciuta in un posto dove ricchezza è la parola d’ordine, lui costretto a fare due lavori alla periferia di una città dove per sopravvivere si è disposti a tutto. Bello come un dio plasmato nella cenere nera di un vulcano Solomon, fragile e delicata con la bellezza di un essere etereo Faith.

Faith McCormick stella della danza sul ghiaccio costretta a rinunciare per un anno alla sua carriera per quel male che cresce dentro di lei, il suo corpo una gabbia di cui è prigioniera. Solomon Curtis ha dovuto dismettere i pattini per la danza sul ghiaccio non per colpa sua, ma di quell’amico che gli avrebbe dovuto guardare le spalle invece che pugnalarle. Questo l’unico punto in comune, i pattini, il ghiaccio e la musica che li accompagna in ogni loro esibizione. Faith dopo un anno di fermo, decide di rimettersi in gioco, cerca un partner che la completi e la renda viva come non si sente da tempo. Il fato, il destino, o come vogliamo chiamarlo, la porta a visualizzare un video amatoriale dove un pattinatore di danza sul ghiaccio rapisce la scena diventando protagonista indiscusso sulla lastra di diamanti. Lui può essere quell’elemento che potrebbe portarla a vivere di nuovo, a innescare quella scintilla che la malattia ha deciso di spegnere. Faith cerca in tutti i modi di trovarlo è quando pensa di non poterci riuscire il fato ci rimette lo zampino. Per una serie di eventi (che non ho nessuna intenzione di spoilerare, perché questo romanzo va vissuto pagina per pagina) finalmente i due si incontrano rimanendo letteralmente folgorati l’uno dall’altro. Titubante, Solomon decide di presentarsi ai provini indetti da Faith per la ricerca di un partner, cito quanto riportato nel romanzo:

e mentre le nostre dita si toccavano, mi colpì l’assoluto contrasto delle nostre pelli (…) colori opposti, che uniti apparivano cosi giusti da risultare quasi surreali”.

Il rapporto che si instaura non è dei migliori, sempre guardingo Solomon, decisa a non piegare mai la testa Faith, ma quello di Sol è solo un modo per proteggere quel cuore che è la vita ha spezzato molte, troppe volte. Faith lo legge come se fosse un libro aperto e la dolce ninfa di lasciarlo affondare nel buio, in cui fino ad ora è stato solo, non ne vuole proprio sapere. La danza sul ghiaccio li guida lentamente e irrimediabilmente l’uno nelle braccia dell’altro, due mondi che collidono intrecciandosi e incastrandosi come pezzi di un puzzle che non attente altro che essere ricostruito.

Assomigli a un angelo”, queste le poche parole che pronuncia Solomon prima di rubare il primo, di molti baci a quella ragazza che con la sua luce ha illuminato il buio della sua anima. Lei l’angelo, lui le sue ali nere.

Cito: “Imperfetti da soli e cosi maledettamente completi insieme.”

Quando dicevo poesia prima a questo mi riferivo, tutte le pagine del libro sono un rincorrersi di parole che non puoi non amare perché hanno una profondità tale da sfiorarti l’anima.

Faith e Solomon diventano una cosa unica non solo sul ghiaccio dove, al di la della tecnica, al di la dei passi difficili, sono complici, amanti, l’uno la metà dell’altra che si completa in pista come nella vita…ma il male che tiene prigioniera il corpo fragile di Faith torna, prepotente come se fosse il padrone del suo corpo già martoriato in passato. Solomon non ne è a conoscenza, si cerca di proteggere sempre chi si ama, e quando dalla stessa bocca di Faith viene svelata quella verità, che l’orecchio di chi ti ama non vorrebbe mai sentire, tutto crolla. Solomon sprofonda nuovamente in quel buio da cui Faith lo aveva salvato, ma lei che dovrebbe essere quella più spaventata decide di combattere, per entrambi.

Pattina per me “mormora Solomon, e per Faith scompare tutto il mondo. I loro corpi si modellano, le loro anime si fondono, in una competizione che mi ha fatto assistere come spettatrice sugli spalti di quel palazzetto del ghiaccio, trattenendo il respiro, su ogni passo, su ogni presa difficile e sul Duality finale. Non posso andare avanti, come sempre mi fermo prima. Non si può rubare l’emozione che un’autrice mette in un libro con una recensione che non sarà mai in grado di descrivere quello che solo gli occhi possono leggere. A voi care lettrici mi sento solo di dire: vivetele tutte quelle righe, quelle singole parole che vi spezzeranno, e poi ricomporranno i pezzi di quelle emozioni che questo sport romance vi provocherà. Il senso di protezione di Solomon verso la sua ninfa sarà cosi empatico che arrivato a un certo punto vi porterà a imprecare contro quel destino che li ha fatti incontrare per poi allontanarli l’uno dall’altro. Vivere la malattia di Faith con gli occhi di Solomon è stato struggente, come le lacrime che hanno bagnato la pelle di un gigante che ha rubato la bellezza agli dei dell’olimpo. La scrittura in PoV ha fatto tutto il resto e mi sono incantata sullo scorrere fluido di quelle parole che hanno accarezzato, non solo la mente ma anche il cuore. Un romanzo di rinascita, di lotta, di voglia di vivere che va oltre i limiti che il corpo umano impone. Una magia sul ghiaccio che vi coinvolgerà a ogni colpo che la lama dei pattini imprimerà sulla lastra fredda. Bello è riduttivo e le 5 piume sono più che meritate.

Complimenti ancora all’autrice che ha dato vita a “quella collisione che solo due anime gemelle sono in grado di compiere “

A presto 












REVIEW TOUR:- "Showtime (Roadies Series Vol. 4)" - di Erika Vanzin

 




Titolo: Showtime (Roadies Series Vol. 4)
Autore: Erika Vanzin
Genere: Music romance
Pagine: 447
Data di uscita: 18 dicembre 2021





A Capodanno si fanno i conti con quello che l’anno vecchio ha portato e ci si fa grandi aspettative per quello che il futuro ci riserva. C’è quell’elettricità nell’aria che ci rende quasi euforici, carichi di speranze e desideri da esaudire.
Non è così per Simon. Lui ha una carriera ben avviata, abbastanza soldi da permettergli di vivere di rendita, fama e successo che gli spalancano le porte di una vita lussuosa. Ma non è quello di cui ha bisogno.

Da quando i suoi amici si sono trovati una compagna, tutti sembrano essere andati avanti tranne lui, fermo in quel limbo in cui il futuro appare grigio e solitario. I soldi non possono comprare una persona che gli stia accanto, con cui pensare di invecchiare, e quella solitudine che da anni si porta dentro, diventa sempre più insopportabile.
Come si sopravvive quando anche i tuoi amici ti mettono da parte? Come si affrontano lunghi mesi di tour quando non condividi nemmeno più lo stesso bus con la band con cui sei cresciuto? E quando ti ritrovi da solo, non puoi fare a meno di pensare che il passato che ti ha ferito non era poi così peggiore del futuro che ti aspetta.



Bentrovati cari lettori, oggi vi parlo del quarto volume della Roadies Series di Erika Vanzin: "Showtime".

Simon è il protagonista della storia, l'ultimo della Band che mancava all'appello, un ragazzo pacato, ci racconta il suo sentirsi sempre inadeguato, quando non è assolutamente vero, il suo dolore, il suo sentirsi sempre un passo dietro a tutti gli altri. Inizia così, in una notte di Capodanno, il giorno dell'anno dove ognuno di noi esprime i propri desideri. Non riesce proprio a cimentarsi nelle gioie da vivere nonostante ci sia la sua famiglia vicino a lui e il tour mondiale sponsorizzato da un noto produttore, il quale scopo è di filmare ogni attimo delle loro vite per rivelare ai Fans tutto quello che non sanno … e così inizia il tutto, si inizia a respirare l'essenza di Simon.

In questo volume della storia sono presenti ben tre Pov, e questo mi ha dato modo di entrare ancora di più in simbiosi con tutti i personaggi e con Simon che ho adorato dalla prima pagina, il suo essere è qualcosa di straordinario, le tematiche delicate che l'autrice tratta sono ormai note a noi lettori, ma con Simon ha fatto un lavoro '' certosino '' gli ha dato tutta la delicatezza del mondo.

I vari Flashback raccontati sono stati essenziali per la storia raccontata e la sua tematica che si fa spazio con delicatezza tra tutti i personaggi, è stato proprio questo passaggio di scoperta lenta che mi ha fatto incuriosire molto sul cosa potesse succedere tra la Band , le loro opinioni e i pensieri.

Resto nuovamente stupita dalla penna dell'autrice, Erika, ancora una volta ha dato nota dimostrazione di essere una garanzia nel suo genere, e questo lo dico con molto piacere. Spero che Simon arrivi a raggiungere la più totale felicità ….

La scrittura è fluida e ben strutturata, consiglio questa lettura a chi ha voglia di provare emozioni e tanta, tanta dolcezza.




23 aprile 2022

RECENSIONE: - "The Dragon's Key" - di R. Emy





Titolo: The Dragon’s Key
Autore: R. Emy
Editore: ‎Independently published
Data pubblicazione: 3 dicembre 2021
Genere: fantasy
Copertina flessibile: 301 pagine


Occhi neri screziati di rosso e lunghi capelli di egual colore. Avril Bennet è una ragazza introversa e molto testarda, non passa di certo inosservata per queste sue particolarità. Il giorno del suo sedicesimo compleanno i suoi genitori le regalano una chiave particolare raffigurante un drago, rivelandole anche del loro divorzio. Da quel momento la vita della ragazza viene stravolta da strani incontri, specialmente con un ragazzo dagli occhi dorati che la sta cercando per mantenere la sua promessa.

Lei è la reincarnazione della principessa di Dytinum e futura regina. Un mondo dove esistono creature leggendarie e i draghi sono l’unica speranza per tenere in vita il regno.

Solo Avril può risvegliare i draghi dormienti rinchiusi nella chiave e salvare il suo popolo tenuto prigioniero dalla malvagia maga Gisea.

Avril ricorderà il suo amore eterno, i suoi amati fratelli e i draghi, ma accetterà il suo destino o lo rinnegherà per paura come hanno fatto le sue antenate?

Oggi vi parlo di questo Fantasy, libro d'esordio dell'autrice emergente R. Emy.
April fa dei sogni strani, le appare sempre un uomo con gli occhi dorati e ben presto si accorgerà che i suoi sogni esprimevano ben altro.
Questo a pochi giorni dal compiere sedici anni e inoltre avverte delle strane sensazioni, tutto si faceva più strano e la sua mente oltre a rifiutarsi di pensare, cerca di tenersi tutto per se, anche perché già per i suoi occhi strani e i suoi capelli viene considerata una strana ragazza, sicuramente l'avrebbero presa per pazza e visionaria.  
Lei che non ha mai provato attrazione per il sesso maschile, ora è attratta dal suo nuovo compagno di classe Jess, i suoi pensieri sono sempre rivolti al suo corpo e ai suoi occhi magnetici molto simili agli occhi che sogna ogni notte.
Tante domande nella sua testolina, e in contemporanea anche io ero curiosa di scoprire di più, sono stata un pochino sulle spine.

Sono stata subito coinvolta dalla storia, dai personaggi che, anche se non menziono, non sono meno importanti di April, ognuno ha il suo perché ed entra in scena nel momento giusto e soprattutto vorrei che li conosceste leggendo il libro.
La mia curiosità è stata catturata dal regalo donato ad April il giorno del suo compleanno, ero impaziente di sapere che mistero si celasse dietro la "chiave del drago". E poi sono stata travolta dai vari intrecci sia divertenti che drammatici che accadono in continuazione.
Una storia di colpi di scena, di amicizia, amore e scelte a volte avventate solo per riuscire a proteggere chi si ama, con dei risvolti inaspettati che porteranno qualcuno a soffrire più di altri sacrificando anche la propria felicità.

Un viaggio fantastico nel mondo dei draghi, un amore tormentato che va oltre la morte.

I dialoghi sono ritmici a volte pungenti, e le descrizioni delle ambientazioni subito si sono formate nella mia mente, mi hanno portato a leggere spedita senza nessun ostacolo.
Lo stile dell'autrice è molto coinvolgente con un linguaggio moderno e per niente scontato e sapendo che è il suo libro di esordio le faccio i miei complimenti per tutto l'insieme.
Una bella trama, una storia inedita che consiglio di leggere per viaggiare con la mente e avventurarvi in una realtà al di fuori del nostro mondo e realtà.