18 marzo 2020

REVIEW PARTY: - "Sei sempre stato nel mio cuore" - di Janira Pani


Buonasera Anime Belle, oggi partecipiamo al Review Party del romanzo “Sei sempre stato nel mio cuore”  di Janira Pani, edito da Bestseller Edizioni!





Titolo: Sei sempre stato nel mio cuore
Autore: Janira Pani
Editore: Bestsellers edizioni
Formato: Ebook - cartaceo
Prezzo: 0,99€ - 12,90€
Data di pubblicazione: 7 marzo 2020
Link di acquisto: Formato Kindle - Formato Cartaceo





Una corsa all’ippodromo, un cavallo che si imbizzarrisce.
Sharleen ha i minuti contati, il purosangue inglese si fa sempre più vicino.
La schiaccerà.
Una mano gentile, però, arriva in suo soccorso.
Dominic, il suo primo amore.

Quell’amore grande e platonico che lei non ha mai dimenticato; quell’amore che le ha tolto la terra da sotto i piedi e l’ha fatta soffrire.
Sono entrambi adulti, adesso.
Più maturi, più coraggiosi.
Sugli sfondi dei meravigliosi paesaggi della Cornovaglia, tra stalle da pulire e da addestrare, riusciranno a dimenticare il passato e a costruire insieme il futuro che hanno sempre desiderato?






Comincio con il dire che recensire questa storia non è stato semplice, la mia reazione ha oscillato
tra momenti che non mi convincevano per nulla e apici di apprezzamento massimo. Alla fine, per una valutazione globale, ho tenuto conto di un complesso di elementi che reputo inscindibili da un quadro totale.
Nell’insieme mi sento di dire che questa storia ha un buon potenziale ma è ancora piuttosto
acerba, ma questo non deve assolutamente scoraggiare l’autrice: in un campo come questo solo l’esperienza e il tentare e ritentare continuamente permettono di superare i propri limiti e lacune, raggiungendo risultati sempre migliori.
Ma entriamo nel dettaglio, come sempre partirò con il parlare degli elementi che ho apprezzato per poi passare a ciò che invece non mi ha convinto.
Sicuramente tra ciò che ha pesato positivamente ci sono stati i personaggi di Cameron e Vincent: particolarmente il primo l’ho adorato moltissimo e l’ho trovato ben caratterizzato, fuori dagli schemi, con uno spessore che va al di là del classico stereotipo e che lo ha reso molto tridimensionale,
elemento per nulla scontato in un romanzo autoconclusivo del genere, dove vi è la tendenza a ricalcare un po’ sempre gli stessi stereotipi. Confesso che in più di un momento ho sperato in un finale diverso e, soprattutto, in un approfondimento su questo personaggio.
Altro punto a vantaggio, in parte legato al precedente, sono le scenette comiche con cui la
scrittrice costella in parte il suo racconto, strappando più volte un sorriso e alleggerendo in questo modo parte della narrazione.
Ci sono, inoltre, stati alcuni passaggi all’interno del romanzo che mi sono piaciuti, come quello tra
pagina 92 e 93 (parlo dell’ebook) e quello tra pagina 130 e 131 (anche in questo caso mi riferisco alla versione digitale), non voglio riportarlo per evitare spoiler, ma mi ha davvero toccata, così
come talune similitudini le ho trovate molto incisive ed originali, come quella che riporto qui sotto (questo non è spoiler):

“[…]Mi sono sentita sciogliere. Per un attimo mi sono sentita come una zolletta di zucchero
precipitata in una tazza di tè bollente.[…]”

In generale, per quanto mi riguarda, ho notato un inizio un po’ stentato ma poi, nella seconda parte, il romanzo migliora molto anche nel portare avanti la trama. 
E qui vi è la prima nota dolente.
Ho riscontrato, quasi fin dal principio, alcuni escamotage un po’ forzati per far sì che si potessero giustificate taluni eventi od azioni che ne sono conseguiti (attenzione: piccolo spoiler, saltate questa parte se volete evitarlo) come quando il nonno della protagonista le “impone” Dominic come coinquilino. 
Per quanto dopo cerchi un po’ di riprendersi e giustificare questo suo
comportamento, per nulla in linea con il personaggio e il suo carattere, risulta comunque
meccanico e straniante. Questa medesima pecca si riscontra altre volte nel corso della storia
soprattutto nel finale in taluni comportamenti della protagonista, che sembrano volti semplicemente a trovare un modo per “allungare il brodo”.
Altro grande punto a sfavore è l’editing anche se, in questo caso, non mi sento di “incolpare”
l’autrice: è un’esordiente (è comprensibile che non abbia grande esperienza in questo ambito) e, soprattutto, ha alle spalle una casa editrice.
Purtroppo, però, è il romanzo che ne paga le conseguenze: oltre che evitare diversi errori di
battitura e ripetizioni troppo vicine delle medesime parole o ancora incongruenze, 
un buon lavoro da parte di un editor avrebbe indubbiamente reso il testo meno acerbo almeno nello stile.
Consiglio questo romanzo? Sì, ma chiunque lo leggerà dovrà tenere conto che si tratta di un’opera di esordio e, come già ripetuto, a tratti ancora immatura.
Postilla che reputo necessaria.
La mia valutazione dura vuole essere uno stimolo per Janira e spero vivamente che sia da lei
presa e vissuta come tale. Prima di scrivere ogni recensione mi faccio inviare una biografia o dei dati sull’autore perché li ritengo essenziali per poter calare un romanzo in un contesto più vasto, dal quale non può essere scisso.
Janira è agli esordi, è giovane ed è naturale che questo suo lavoro abbia delle imperfezioni, che però sono più che certa riuscirà a superare perché, da quel che ho potuto leggere dalla sua storia, ha del potenziale. Ama davvero la scrittura, di un amore viscerale che si respira nel suo testo e credo ci si possa aspettare, e ben sperare, in una crescita e un miglioramento.

Ringrazio l’autrice e la casa editrice per l’ebook in omaggio e Flavia
per avermelo proposto.

 Voto 💜💜💜

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