08 maggio 2025

RECENSIONE - Rovinare un conte (I Romanzi Passione) - di Pamela Boiocchi & Michela Piazza

 



TITOLO: ROVINARE UN CONTE 

AUTRICI: Pamela Boiocchi & Michela Piazza

GENERE: Historical romance

TROPE DI RIFERIMENTO: #historicalromance #socialGap #secondchance #revenge

DATA DI USCITA: 5 aprile 2025

PREZZO: ebook su tutti gli store digitali €3,99; cartaceo in edicola 6,90€


- Un sentimento proibito che scoppia inevitabile -

Violet Beaumont è disperata. 
Per colpa del fratello la sua famiglia ha perso tutto. 
La reputazione, il denaro, il posto in società.

Mai si sarebbe aspettata di offrirsi come istitutrice proprio a chi ha più ragione di disprezzarla, ma sta per essere sfrattata e ha bisogno di un lavoro. 
È pur sempre la figlia di un baronetto. 
È istruita, di buona famiglia.

Christopher Finch-Hutton, conte di Nottingham, ha invece bisogno di una governante. 
E, anche se Violet non ha le qualifiche adatte, decide di aiutarla. 
Del resto, quella dolce ragazza è solo una vittima.

Christopher però è determinato: sotto il suo tetto non ci sarà un altro scandalo, quindi la controllerà molto da vicino…



L’aspettavo questa storia, dal primo momento che ho conosciuto quei personaggi così belli e in un certo senso soli.
Christopher e Violet, lui gentiluomo in tutti i sensi, lei che si porta addosso il peso di colpe che non sono sue.
La società del tempo non perdonava, metteva in un angolo chi cadeva in disgrazia, la isolava come un’appestata e quella che era una dama si trasformava in una reietta.
In mezzo a tanta marmaglia, Violet trova una mano tesa in chi ha fatto una lotta per le giovani che patiscono la violenza e cattiveria in una missione.
Da essere servita, si trova a servire come governate.
Ho amato la resilienza di questa giovane la cui volontà di rimettersi in gioco supera ogni barriera.
Ho adorato Christopher, il suo rimuginare in silenzio, il suo sentirsi in colpa quando il cuore batte per Violet.
Il Ton non permetteva queste unioni, avrebbe marchiato il nome di quella famiglia che si sarebbe unita a chi la società aveva ripudiato.
Una storia che canta le seconde possibilità, una storia piena di significato prima fra tutti il pregiudizio che si incontra ancora ai giorni nostri.
Anche se non c’è più il marchio del ton in quanti puntiamo ancora il dito verso chi non si può difendere?
Pamela e Michela sono maestre nello storico, come anche nel contemporaneo.
Non è solo il romanzo curato in ogni dettaglio, ma ciò che lascia il romanzo.
Il messaggio di speranza, di coraggio, quello che arriva e si trasforma in forza quando il mondo e gli eventi ti piegano.
Bello è un eufemismo, forse l’ho amato più del precedente (ecco il bipolarismo ogni volta che leggo un loro nuovo romanzo dico: no questo è il mio preferito). Fatto sta che le Peperoncine si aggiudicano le cinque stelle che sono solo un simbolo, per un romanzo che ne vale molte molte di più, e invito a leggerlo a tutte quelle persone che si trovano vittime di giudizi e pregiudizi.
Come mi ripeteva un mio caro amico: la testa e gli occhi sempre alti.

A presto





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