05 maggio 2025

REVIEW TOUR - Il gioco del bosco - di Deva Hall


 


 Titolo: Il gioco del bosco
Autore: Deva Hall
Editore: O.D.E. Edizioni 
Genere: Contemporary romance
Trope:#secretandlies #suspense #socialgap #emotionalscars
Pov: 1 persona
Prezzo ebook: 2,99
Prezzo cartaceo: da definire
Data pubblicazione: 23 aprile
Pagine: 300 circa
Trilogia: no
Autoconclusivo: sì
Ci sono problemi che non hanno una soluzione semplice.
Lo sa bene Eva che per molto tempo ha cercato di trovare un nuovo equilibrio nella sua vita.
Ed è proprio con il trasferimento a Roma che impara quanto possa essere
stupefacente il destino.
L’incontro con Thomas Smitt stravolgerà le sue giornate e rimescolerà le carte del
gioco.
Ma i demoni del passato non demordono facilmente e busseranno alla porta di
entrambi portandoli a misurarsi non solo con ciò che hanno vissuto, ma soprattutto
con ciò che vogliono costruire.

Bentrovate, anime belle, ammetto che è la prima volta che mi trovo in difficolta davanti a una recensione per la O.D.E.

Non dipende dalla ce che, come sempre, da un prodotto di qualità.

Il problema nel formulare un "giudizio", dipende dalla storia in sé che non mi ha convinto sin dall'inizio.

Partiamo dai personaggi: Eva e Thomas, entrambi si portano dietro ferite non visibili all'occhio umano.

Eva cerca una seconda opportunità per vivere, dopo il grave lutto che l'ha colpita.

Thomas, ha un passato che lo ha ferito e lo vincola a una situazione che sa di menzogna.

Eva e Thomas un incontro per caso, il mondo che si oscura e la passione che si accende.

Forse è stato proprio questo a portarmi arrivata a un certo punto a dire: di nuovo?

L'intera storia è piena di spicy, ogni litigio, ogni sorta di chiarimento si consuma con il sesso.

Non è un rapporto che cresce con il tempo, sembra di rimanere sempre lì, con Eva che rincorre gli sbalzi di umore di Thomas e lui che tenta di placare un mostro che le rode l'anima.

In una società in cui la donna è purtroppo ancora vittima dell'uomo padrone, l'intera storia mi ha fatto storcere il naso.

Mancanza di libertà è questo che ho avvertito a un certo punto.

Possessione e Ossessione di quella che può cambiare un uomo.

Ovviamente è una mia impressione, un parere oggettivo che però non mi ha portato a pensare: che bel romanzo.

Sarà che non tollero quella supremazia che il sesso maschile vuole far ancora emergere.

E anche se Eve ci provava a dire NO, puntualmente finiva fra le lenzuola.

Nello stesso epilogo qualcosa mi ha portato a chiudere il romanzo con una parola: ancora?

Mi dispiace per l'autrice che, a quanto ho capito, è emergente, e anche per la O.D.E. perché ormai leggendola da tanto conosco il loro modo di lavorare.

Non riesco a dare più di tre piume a una storia che a mio dire avrebbe potuto dare molto di più.

A presto






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