AUTRICE: Barbara Scotto
TITOLO: Back to Flying
SERIE: Sporting Life # 3
Shooting Heart, di Barbara Scotto. Tutti volumi indipendenti, autoconclusivi.
GENERE: Contemporary Romance
TROPES: Sport Romance Age gap Best Friend’s Sister Slow burn
FORMATI: Book, KU e Cartaceo
DATA
USCITA: 2 MAGGIO
“Ho promesso di prendermene cura, ma ho
finito con il perdere la testa per lei.”
Cole Jackson è un agente sportivo molto ambito nell’ambiente del basket.
La sua vita è dedita alla carriera, non c’è spazio per una compagna.
Finché nella sua routine irrompe la sorellina di
Storm, uno degli atleti a cui è più legato.
Nike Blake ha messo in pausa la sua carriera nella ginnastica artistica a causa di un infortunio.
I tempi in cui la chiamavano Flying Girl sembrano ormai un ricordo.
Nike diventa per Cole la sfida più grande da vincere, perché se lui rappresenta la ragione, lei è puro istinto.
La differenza di età e un segreto che li riguarda possono essere ostacoli insormontabili, ma possono anche renderli complici e consapevoli che il loro è un legame destinato a durare per sempre.
“Se io sono in grado di tornare a volare, lo sei anche tu. Dammi la mano e lo faremo insieme.”

Mi
ero innamorata di loro già dal romanzo precedente e mi piace pensare di poter
recensire questo romanzo da un’immagine che si è piantata nella mia testa, già dai
primi capitoli.
Un
angelo e la sua tempesta, ha fattezze umane, e porta un nome importante, che viene
tutt’ora pronunciato: Nike la Dea della vittoria.
L’ho
immaginata così la nuova storia di Barbara Scotto e, se dovessi dipingerla, la
tela mostrerebbe un angelo che tiene per mano una fanciulla, i
cui capelli sono mossi dal vento di una tempesta.
Se
dovessi descriverla come una favola sarebbe…
C’era
una volta un angelo, lui era bello e dolcissimo, ma nei suoi occhi brillava
sempre la malinconia.
Era
stato messo al fianco di Nike, e amava chiamarla tempestina.
Quella
ragazza aveva la capacità di combinare sempre una nuova, di cacciarsi nei guai.
Era
un lavoro molto impegnativo per il povero angelo.
Ma
un giorno qualcosa cambiò in quella fanciulla, dimenticò come si faceva a
volare in alto.
Lei, tempesta, che con il suo vento era in grado di muovere tutto, ora era spenta.
Allora
l’angelo sacrificò una sua ala, le insegnò di nuovo cosa significava volare.
Tempestina gliene fu grata, amava quell’essere sempre premuroso, che la incitava con dolcezza e fermezza.
Imparò
a non poterne più fare a meno, ma quando capì che era inarrivabile, si lasciò
andare, precipitò, di nuovo, sempre più giù.
Piombò
nel dolore, nel rimorso, nel senso di colpa, e in quel non sentirsi più
abbastanza.
L’angelo,
però, non poteva lasciarla andare, aveva compreso che non riusciva fare a meno di chi gli
aveva restituito il sorriso.
Si
guardò alle spalle, rivide quella vita che ora sapeva non appartenergli più, e
decise… avrebbe cancellato il suo passato.
Un’ala,
una sola ne possedeva, non se ne curò, non ebbe timore di perdersi, lo sarebbe
stato senza di lei: la sua tempestina.
Nike
lo completava, il singolo diventava coppia con lei e le ali per volare dovevano essere
due.
La
mano si allungo verso la sua, il nome della ragazza venne urlato e tempestina, capì, capì che la sua forza veniva da quell’uomo meraviglioso che, ancora
una volta, correva in suo aiuto.
Arrancò, frenò la discesa, le dita si sfiorarono,
e intrecciandosi riempirono il vuoto che entrambi portavano nel cuore.
E compresero che per funzionare non potevano vivere nella loro
solitudine, capirono che tutto quello che era loro capitato era accaduto per
portarli lì: uniti insieme in abbraccio che li avrebbe portati verso l’alto.
Barbara
ha saputo, per l’ennesima volta, stupirmi.
La
storia di Nike è quella di tante altre ragazze, che cadono e riescono a rialzarsi, perché comprendono che possono essere migliori, a dispetto di quelli che le vogliono finite, e che ci sarà sempre qualcuno al loro
fianco a sostenerle.
Ma è anche una storia di seconde possibilità per un uomo che aveva perso tutto nella vita: Cole.
La sua premura, la dolcezza, la pazienza nel sopportare e supportare
i fratelli Blake.
Lui che si rifiuta di ascoltare il battito di quel cuore per una donna che non dovrebbe nemmeno guardare.
Ma la ragione tace davanti all’amore. Non vanno d’accordo,
si parte da una notte si pensa al per sempre.
Nike
e Cole, due anime rotte che insieme ne formano una.
Un
angelo e una tempesta che lo travolge, scombinando il buon senso, la ragione, le sue giornate.
Impeccabile
la costruzione dei protagonisti, circondati dai comprimari che ben abbiamo
conosciuti nel precedente romanzo.
Barbara emoziona, sempre, le storie che racconta abbattono i muri, le differenze di età, i sensi di colpa.
Uno
sport curato alle perfezione, assistevo alle gare di Nike, insieme a Cole, soffrivo,
temevo cadesse dalla trave, mancasse una delle due parallele.
Barbara e il suo mostrare, non solo raccontare, una cosa fondamentale nella stesura di un romanzo.
Non ci sono parole, poche non riesco a dirne, troppe beh incorrerei nello spoiler. Posso affermare che è un libro che è fatto di equilibrio, fra sport e romance, non l’uno prende sopravvento sull’altro.
E poi arrivi al finale, a quell' epilogo che ci riporta sulla soglia di una porta, lì dove tutto è iniziato.
Cinque
piume sono un simbolo per Back
to Flying che ne merita molte di più.
A
presto
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