Mi prende come una curiosità di guardarmi dentro per vedere se ancora mi rimanga qualche minima parte dell’anima che non sia in possesso dell’anima vostra, qualche minima piega che non sia penetrata dalla vostra luce. E’ come una esplorazione interiore, che io faccio per voi, già che voi non potete farla. Ebbene, Maria, non ho più nulla ormai da offrirvi. Siete nell’assoluto dominio di tutto il mio essere. Non mai, penso, una creatura umana è stata più intimamente posseduta da una creatura umana, in spirito. Se la mia bocca si congiungesse alla vostra, avverrebbe la trasfusione della mia vita nella vostra vita. Penso che morirei.
(Gabriele D’Annunzio dal Libro “Il piacere”)
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