30 novembre 2023

Review Party:- Snow Falls- di Irene Pistolato



Titolo: Snow Falls

Autore: Irene Pistolato

Genere: romance contemporaneo, music romance

Selfpublishing

Autoconclusivo

Data di pubblicazione: 30 Novembre 2023

Pagine: circa 200

E-book 1,99€ Cartaceo 10€





Victor Stanley è il frontman degli Hellnotes, una rock band formata con i suoi migliori amici quando avevano diciotto anni.

Ora di anni ne ha quaranta, da venti sta scalando le classifiche con la sua musica, ma da un po’ di tempo non riesce più a riconoscersi quando si guarda allo specchio.

Ha bisogno di una pausa, di ritrovare se stesso e l’ispirazione che sembra averlo abbandonato.

Si ritrova così a Snow Forest, nell’innevato Minnesota, in uno chalet sperduto insieme a Copper, il suo gattone rosso. Quando rimane all’improvviso senza energia elettrica, invece del proprietario che ha già conosciuto, si trova davanti una donna bellissima che non ha idea di chi sia Victor.

Ed è tutto quello che ha sempre desiderato.

Forse è stato il destino a condurlo proprio a Snow Forest.

Tra paesaggi innevati e le note ritrovate grazie alla nuova musa, Victor riuscirà a riscoprire se stesso e a ritrovare la passione perduta negli anni?

 


Torna Irena Pistolato con un romanzo che ha il sapore di dolcezza. 

Il suo protagonista Victor Stanley è un uomo che, nonostante la fame è il successo, si sente incompleto, solo. Decide di mollare tutto, di ritrovarsi e ritrovare quell’ispirazione che ormai manca, necessaria per il frontman di un gruppo conosciuto. Non va ai caraibi, o in un’isola dove il sole può baciare la pelle, si rifugia nel Minnesota a Snow Forest, una comunità di poche anime che ha trovato il perfetto equilibrio con il gelo e la neve che li circonda. E lì in quello chalet che diventerà la cura per un animo tormento, Vic incontrerà lei: la regina dei ghiacci, Alice.

Alice che ha lasciato la femminilità nel grembo materno, cresciuta dal padre, che passa dal fare l’elettricista alla tubista. Un tornado che non si fa pregare per mandare a quel paese qualcuno, soprattutto se quel qualcuno appartiene al sesso maschile. Il suo cuore lo ha donato un'unica volta e tanto le è bastato per capire che non vuole soffrire più. Offende per difendersi, si chiude a riccio davanti a quell’uomo imponente come un gigante, ma dall’animo gentile. 

Ho amato la figura di Victor, lui e quegli elementi della band che sono la sua famiglia. Una famiglia che lo comprende che va al di la della faccia da vip e lui questo vuole, qualcuno che lo ami e lo veda per quello che è non per ciò che mostra. 

La dolcezza del protagonista è stata palpabile, vivida, tanto che il sorriso non è mai mancato in quelle schermaglie che Alice conduceva a senso unico. 

Lui e il suo sorriso, quegli occhi che raccontano chi è, incastonati in un viso sì noto, ma non conosciuto realmente. Perché si sa la fama chiede un prezzo da pagare ed è un mondo di finzione, che viene costruito intorno a una persona costretto, per contratto, anche a mantenere una facciata che non sente sua. Snow Forest è stato un libro che si è portato dietro tanti significati, valori che vanno dalla famiglia a quegli amici che si chiudono intorno a uno di loro quando l’altro affonda. 

Ho ammirato Alice, una ragazzina che i piedi in testa non se li fa mettere da nessuno, capace di minacciare e metterle in pratica quelle minacce. 

Un romanzo leggero accompagnato dalla musica, frasi che il cuore suggerisce quando incontra il sentimento chiamato amore. Lì in quel posto dove la neve cancella ogni tristezza, dove il freddo diventa un modo per stringersi più forte Vic e Alice raccontano la loro storia. Quella di un uomo che chiede una seconda possibilità, sperando in una vita senza finzioni. Quella di una donna, scottata dall’amore che affronta tutto con forza e determinazione. Nel mezzo risate, piccoli episodi che sanno anche di amore verso il prossimo, verso chi il lusso di un pasto caldo non se lo può permettere. 

A parlare sono i protagonisti, in quei dialoghi dove uno scopre pian piano l’altra, in compagnia di un gatto che si sente il padrone del mondo e di quella neve, che imbianca le strade di una città che diventa casa, perchè alla fine è cosi:

 “Casa è sempre dove si trova il cuore”

A presto 





29 novembre 2023

RECENSIONE: - "La Dannata" - di Luigi Quarta Colosso

 


Titolo: La dannata
 Autore: Luigi Quarta Colosso
Editore: Scatole parlanti 
Collana: Voci
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 28 Giugno 2023

Marta è una giovane e bella contadina di Nardò, un paese del Salento. Il tacco d’Italia nel tardo Medioevo è un luogo dove la povertà è una condanna da scontare sotto il giogo del nobile di turno. Salvatore è un pescatore orfano che sfugge alle angherie vivendo ritirato tra il piccolo porto di Santa Caterina e la sua pagghiara. Le vite dei due ragazzi si incrociano e presto si innamorano, nascondendosi dai compaesani. Quando Salvatore si decide ad affrontare il padre della sua amata, quest’ultimo si rende partecipe di uno scontro violento. Il matrimonio può essere celebrato, ma la festa viene funestata dalla prepotenza del Barone Tondi D’Arneo. La tensione tra lo strato più umile della popolazione e l’arroganza dei padroni giunge all’apice. L’antica leggenda riportata in questo romanzo svela l’origine della Rupe della Dannata, che sovrasta ancora il Parco Naturale di Porto Selvaggio.



È un canto antico quello che proviene dalla Torre dell’Alto di Nardò, una voce che narra una storia d’amore pura e innocente nata in questo angolo del Salento, quando le terre erano di proprietà del Barone Tondi d’Arneo.

Ricco e potente, si avvale dei diritti atavici che derivano dalla sua posizione, governa con prepotenza e dispone della vita e della morte dei contadini che lavorano per lui.

Salvatore invece è libero, è un pescatore e la sua vita è affidata al mare, con dedizione e con rispetto ne trae il sostentamento per vivere. Una vita povera ma dignitosa.

Dal mare Salvatore osserva la Torre, il suo punto di riferimento.

È lì che il ragazzo si incontra furtivamente con Marta, la ragazza di cui è innamorato, in attesa di ufficializzare la storia d’amore e chiedere la mano al padre di lei.

Marta è molto bella, attira gli sguardi lascivi dei caporali mentre lavora nei campi ma lei ha imparato a camminare a testa bassa e a non esporsi.

Non è facile per Salvatore trovare il momento giusto per parlare con Il padre di Marta: Antonio è fumantino, litigioso. Logorato da una vita di stenti e di fatica, affoga i rancori nell’alcool e sfoga il malcontento su chi gli sta vicino.

Gli sgherri del Barone hanno gli occhi puntati su Antonio a causa del suo animo nero e su Marta, vittima inconsapevole della propria bellezza.

La Torre dell’Alto custodisce per sempre la storia d’amore fra Salvatore e Marta, la felicità nel giorno del matrimonio e l’inevitabile tragedia: ancora oggi, se si guarda con attenzione, quella sposa bellissima apparirà ai vostri occhi e trasmetterà quel canto antico al vostro cuore.

Un canto che parla di una terra sporca di sangue, che il mare ha lavato, una leggenda da tramandare di padre in figlio, per non dimenticare.









Recensione: - Fight with me- di J.J. Lane

 




Titolo: Fight with me

Serie With Me #2

Autore: J.J. Lane

Genere: Contemporary Romance

#hatetolove #convivenzaforzata #nerd #newadult #slowburn

Editore: Self Publishing

Data pubblicazione: 6 novembre 2023

Autoconclusivo

NUMERO PAGINE: 540 circa

Formato: Ebook pagine € 0,99 – Cartaceo: Copertina flessibile € 14,99

“Io ero logorroica fino allo sfinimento, lui parlava solo in codice binario. Io ero sarcasmo allo stato puro, lui non conosceva neppure il significato di questa parola. Avevo sempre vissuto la mia vita come meglio credevo, con la convinzione di non giudicare mai nessuno, ma quando ci spogliammo delle nostre corazze di indifferenza, lasciando cadere a terra le maschere del nostro passato, scoprimmo che il più grande pregiudizio di tutti eravamo noi due.”
Scarlett era la libertà per definizione. Nulla riusciva ad imbrigliare la sua frenesia e la sua vena ironica. Aveva imparato sin da piccola a dar poco peso a ciò che le persone sussurravano alle sue spalle, rivestendosi di un’alterigia che serviva solo a nascondere le sue fragilità, divenendo così agli occhi di tutti intoccabile.
Hector era un genio informatico che aveva imparato a fare i conti sin dall’infanzia con i pregiudizi degli altri, difendendosi da quel mondo che non lo capiva rinchiudendosi in un universo di fumetti e codici da inserire. Peccato che la vita gli avesse posto davanti il bug più difficile del mondo da risolvere, sotto le sembianze di quella coinquilina che parlava troppo e il cui sarcasmo era indecifrabile.
Si conoscevano da due anni ormai, eppure bastarono tre settimane da soli per rendersi conto di quanto in realtà non sapessero nulla dell’altro.
Ma si sa che le ombre del proprio passato non restano mai troppo a lungo ferme, riuscendo ad allungarsi fino al presente con un semplice cambio di luce, eclissandone così la tranquillità.
È vero che la difesa è il miglior attacco, ma certe volte il primo colpo lo devi sferrare tu se vuoi davvero difendere ciò a cui tieni.


Aspettavo questo romanzo da quando ho chiuso il primo. JJ Lane ha una capacità, non sempre scontata è soprattutto rara. Lei ride mentre scrive, e lo fa fare anche a te che, come ipnotizzata, divori un romanzo dove troviamo un povero ragazzo, Hector (povero, signore sto scherzando), e l’indifesa Scarlett (cielo questa è grossa, indifesa).

Allora mettetevi comodi; cercherò, in qualche modo, di far passare a voi attraverso la mia recensione, quello che ho provato divorando un romanzo in meno… di niente (le pause ahimè sono state fisiologiche, il marito ha minacciato di distruggermi il Kindle) … okay, okay, torniamo alla recensione.

Partiamo dal titolo Fight with me, letteralmente tradotto: Combatti con me, attenzione però ad interpretare queste parole… Combatti con me…ed è una guerra care lettrici, a colpi di ricatti, parole e piccoli sequestri con in mezzo Hector e Scarlett. Non si sopportano, nonostante due anni di convivenza, nonostante gli spazi di un appartamento che, in un modo o in un altro, prevede degli incontri o scontri? Eppure… si conoscono realmente? I pregiudizi verso una persona tendono tante volte ad allontanarla, non si va oltre agli screzi ad atteggiamenti che risultano ecco, alquanto folli. Spok (Hector) e la Squilibrata (Scarlett) forse hanno più cose in comune degli altri, ma se uno parla in codice binario o come un Klingon l’altra è logorroica, e mannaggia alle zucchine divertente all’estremo.

Scarlett è pazzia, Hector è genialità. Un nerd che ho amato, perché oltre al cervello c’è un cuore immenso che lotta per quelli che lui ritiene le persone più care. Ma se Scarlett è esuberante, disinibita, la donna senza filtri, Hector è taciturno, chiuso in quei silenzi che sanno di cicatrici passate. Lui la fiducia la concede solo a quegli amici che lo conoscono da bambino, che sanno cosa significa, per uno come lui, avere un QI sopra la media. La stupidità, o forse l’invidia, non apprezza l’intelligenza, ma la deride. Nel momento dell’accettazione si capisce chi si nasconde dietro una maschera, che sia di Capitan America o di Dart Fener, l’eroe che ne emerge lascia senza parole.

Fantastica JJ, nella stesura, nei dialoghi, nelle battute, in quelle parolacce velate che vengono sostituite da ortaggi. Ho adorato ogni singola parola di un romanzo che si porta un grande insegnamento dietro. Bisogna sempre guardare al di là della maschera, capire l’essenza di chi ci sta davanti. Non basarsi su ciò che l’occhio vede e giudica. L’autrice è stata bravissima, ha imbrigliato questo concetto nella trama del libro che è di una scorrevolezza unica. Ti perdi in quelle scaramucce, nel cipiglio di Hector, nei discorsi mentali di Scarlet e della genitrice (Dio ho amato anche lei), in quegli amici che sono sempre presenti non spettatori, ma protagonisti anche se secondari. Li ritroviamo, portandoci dietro il ricordo che avevamo di loro dal primo romanzo e io non vedo l’ora di leggere la nuova storia, con lo strappa mutandine e una fanciulla che arrossisce a un suo solo sguardo. Ma, soprattutto, non vedo l’ora di leggere lei, JJ Lane, l’autrice, che ti regala no sorrisi, ma risate di quelle che lasciano una lacrima per quanto durano. Ho ritrovato la sua genialità in Hector, perché scrivere dei dialoghi così è solo sinonimo di genialità, non è da tutti, non è scontato. L’invito, care amiche, è di leggere un romanzo che vi farà staccare letteralmente la spina dalla routine giornaliera. Credetemi lo inizierete e non riuscirete a staccarvene. Vorrei dire altro, tanto, ma rischierei di rovinarvi la sorpresa. È mia abitudine ringraziare le autrici che lasciano il segno con il loro scritto, e allora grazie JJ per avermi regalato quelle ore di risate, per avermi ricordato che la presenza non è l’essenza di una persona, per aver sottolineato che è sempre bello indossare delle maschere, ma bisogna preoccuparsi, quando la si vede sul volto di un altro, di capire cosa si nasconde sul viso di quello che potrebbe apparire insensibile come un vulcaniano.

 A presto









RECENSIONE: - "Lyca" - di Marta Beritelli

 


Titolo: Lyca

Autrice: Marta Beritelli

Genere: Fantasy Romance; Urban Fantasy

Tipologia: Autoconclusivo

Uscita: 27 settembre 2023

Prezzo: 2,69 euro

Casa Editrice: Blueberry Fantasy Edizioni

Pagine: 473 circa



 Quello che noi chiamiamo universo è, in realtà, un'infinita sequenza di piani, collegati l’uno all’altro da un’unica, antichissima, struttura: la Pagoda, che in ogni livello assume un aspetto diverso.

La Pagoda garantisce che l’Equilibrio venga rispettato e, in questa missione, viene affiancata da diverse creature e da alcune razze scelte dall’Equilibrio stesso.

L’Ordine è un’istituzione fondata da tre fratelli di uno dei piani cardine, scelti dall’Equilibrio, per far rispettare la Legge e vegliare sui piani e le razze.

Lyca è una Guardiana. Molto giovane, ma molto potente. Un patto fatto da sua madre quando ancora la portava in grembo, rende il suo sangue e il suo potere estremamente superiore a quello di qualsiasi Guardiana. Ma Lyca ha anche un carattere esplosivo e, per quanto ligia al dovere, non riesce a mitigare la sua impulsività ed emotività. Il suo temperamento rischia di smascherarla, ma nessuno deve sapere dell’esistenza dell’Ordine. Per questo motivo, è affiancata da suo padre, un Alto Mago dell’Ordine, e da sua sorella, come Agente osservatore.

Ma cosa accadrebbe se, arrivata nella nuova scuola, Lyca si scontrasse con un vampiro che non è quello che sembra, si ritrovasse circondata da creature che non dovrebbero sapere della sua esistenza e, come se non bastasse, improvvisamente la sua vita diventasse il centro dello scontro di razze che in teoria non dovrebbero più esistere?

Un passato comune, un legame creato dalla perdita. Fra padri scomparsi, demoni servizievoli, vampiri un po’ troppo intraprendenti, nuove amicizie e parenti redivivi, Lyca saprà affrontare la sua oscurità interiore e, perché no, trovare l’amore?



Quello di cui vi parlerò oggi è un romanzo urban fantasy, con lievi sfumature rosa, scritto da Marta Beritelli.

La protagonista delle vicende da lei raccontate è Lyca, la quale, sin dalle prime pagine, scoprirete essere una ragazza diversa da tutte le altre. Infatti, la giovane è una Guardiana, una delle più potenti.
Lyca è rimasta orfana quando era molto piccola, ragion per cui vive con suo padre adottivo – il quale è un Alto Mago dell’Ordine (un’organizzazione che ha la responsabilità di mantenere stabili gli equilibri tra alcune razze non umane) – e con sua sorella maggiore che fa parte anche lei dell’Ordine, in qualità di Agente.
L’autrice ci introduce nella storia, con Lyca che cambia scuola per l’ennesima volta e comincia a frequentarne una nuova. Ma già dal primo giorno, la sorte gioca a suo sfavore costringendola a sedersi nell’unico posto libero, accanto a un ragazzo molto particolare di nome Gabe.

Gabe, dal canto suo, è un personaggio abbastanza “complesso”. La sua presenza oscura è come un’ombra sfuggente. I suoi occhi maliziosi sono velati da un alone di segreti e misteri.
Sin da subito, si rivolge a Lyca con fare arrogante, come se volesse dominarla e manovrarla come un burattino inanimato, ma quello che non immagina è che lei è una ragazza tosta, con carattere, che riesce a tenergli testa, sovrastandolo con la sua furbizia.
La personalità della protagonista, infatti, è in egual modo intricata, Lyca non è una che te le manda a dire.
I suoi occhi riflettono la determinazione di chi non ha intenzione di farsi calpestare; il sorriso beffardo cela così tanta forza interiore, quanta fragilità e desiderio di amare e di essere amata.
Ha uno spirito indipendente, Lyca, ma è anche una persona ligia al dovere.

Torniamo, però, un attimo al primo giorno di scuola. Poiché è da lì che tutto comincia.
Sebbene all’inizio tra lei e Gabe s’inneschi un botta e risposta tagliente – una specie di scontro fra titani dove nessuno dei due sembra voler cedere –, alla fine lui finisce per restare affascinato dall’atteggiamento riottoso di lei… al punto da decidere di pranzare insieme in mensa.
In questa seconda fase, Lyca, che non è mai riuscita ad avere dei veri amici in qualsiasi contesto si sia mai ritrovata – un po’ per il suo caratteraccio, un po’ perché non è propriamente come tutti gli altri esseri umani –, alla fine conosce altre quattro persone, con le quali fa subito amicizia.
Da questo momento in poi, la storia diviene un susseguirsi di eventi dinamici, perfettamente concatenati. Si scopre un Vaso di Pandora, con diverse razze e un equilibrio da mantenere stabile, attraverso delle regole specifiche che l’Ordine impone a ciascuna delle “Casate” che ne fa parte.

Verso la seconda metà del testo, Marta, con la sua destrezza e la sua deliziosa fluidità, porta alla luce delle realtà che ci rendono la visione più chiara sulle diverse situazioni e sui conflitti che ciascuna razza vive. Inoltre, ci pone dinanzi a dei chiarimenti importanti, riguardanti la sfera personale di alcuni personaggi, che ci aiutano a delineare ancora di più la loro personalità e determinati modi di agire: come ad esempio il lutto che Gabe ha subìto anni addietro o la forte personalità dissidente che caratterizza suo padre.
Dunque, come in ogni fantasy che si rispetti, qui troverete ostacoli da superare, cattivi da aggirare, tanto soprannaturale e anche una discreta quantità di romance, che io leggo sempre con molto piacere.

Quella dell’autrice è una penna che sa raccontare e che possiede l’abilità di coinvolgere. Nell’insieme il romanzo mi è piaciuto parecchio: la storia è ben costruita, nulla è stato lasciato al caso… anche se desidero fare un appunto su una cosa che io reputo importante. Credo che quando vengono inseriti, come in questo caso, i “disse”, i “rispose”, i “replicò” (e similari) a ogni singolo dialogo, la lettura, a lungo andare, diviene assai faticosa e quindi anche poco piacevole. Si tratta di un errore stilistico che, a mio avviso, può “danneggiare” un testo in maniera significativa, anche quando lo stesso ha del potenziale.
In ogni caso, a me è giunta la copia ARC, quindi credo e spero che la versione definitiva sia diversa da quella che ho letto io.

Per concludere, desidero consigliare questo romanzo a tutti coloro che amano l’avventura e le storie ricche di avvenimenti con qualche colpo di scena.
È davvero una bella storia e scorrerà via veloce sino alla fine.

Alla prossima.





28 novembre 2023

Recensione:- Déjà-vu: Una im-perfetta storia d’amore - di Angelica Romanin

 



Titolo: Déjà-vu: Una im-perfetta storia d’amore 

Autore: Angelica Romanin 

Genere: Contemporary romance (Trope: hate to love, second chance)

Editore: Self Publishing

Data pubblicazione: 21 ottobre 2023

Autoconclusivo 

Numero pagine: 252 circa

Formato: Ebook € 0,99 – Cartaceo: Copertina flessibile € 12,00

Elysia è nata a Itaca, in una notte di tempesta. Ama il profumo della pioggia, guardare le stelle, e sogna il grande amore. Quell’amore che dicono esista solo nelle favole, ma al quale si ostina a credere perché, dopotutto, ha solo quindici anni e tutta una vita davanti per dimostrare che si sbagliano.

Malik, vent’anni, non sa se l’amore esiste; per capirlo deve prima ritrovare se stesso.
Per questo è partito per Itaca, per stare solo, riflettere e decidere che fare della propria vita.
Non aveva calcolato di incontrare sulla sua strada una sfacciata adolescente in vena di romanticherie. Così come non immaginava che quel bacio, dato più che altro per togliersela di torno, l’avrebbe legato profondamente a lei.
“Ritornerai da me, mio Ulisse?” Una stupida domanda fatta da un’ingenua ragazzina. Eppure, l’anno seguente eccolo di nuovo là, su quella spiaggia a sperare d’incontrarla.

Sembra l’inizio di una bella favola, ma sarà davvero così?
Purtroppo non spetta a loro l’ultima parola: sulla grande scacchiera dell’universo è il destino che muove le pedine. E proprio come in una lunga partita a scacchi, le vite di Malik e Elysia si divideranno, per incrociarsi, di nuovo, dopo quattordici anni. Ma che accade quando scopri che il tuo amore più grande è diventato anche il tuo peggior nemico?


Certi amori tornano solo per ferire.

Certi amori sono impossibili da dimenticare.

Certi amori sono destinati a compiersi, nonostante tutto.

 Credo che le tre frasi sopra, siano abbastanza esaustive su ciò che può contenere un romanzo che nulla a che vedere con la classica storia d'amore. Se dovessi definire il nuovo libro della Romanin con una parola userei: infinito.

Come quel simbolo che non ha interruzioni, diventa una linea che si unisce in punto dove tutto converge, inizio e fine per poi ripartire in una storia che chiede seconde possibilità.

Non parto mai dall'epilogo in una recensione, ma questo è degno di una nota di merito perchè è su quella parte che si comprende la vera essenza del romanzo.

Elysia, Malik e lo splendido paesaggio di Itaca. Lì dove il mito e la leggenda sono impresse su ogni roccia o granello di sabbia, lì dove Ulisse ha regnato con la sua amata Penelope. Lui che lasciò Itaca, per scoprire il mondo per poi ritornare, affrontando mille e mille ostacoli...

Ulisse e Penelope, un po’ come Elysa e Malike e quel Déjà-vu...

Déjà-vu, quello strano fenomeno psichico che ti dà la sensazione di aver visto un’immagine o vissuto un avvenimento; io lo riconduco a quel senso estremo che possiede ogni essere umano che lo rende per un attimo veggente, o forse è un semplice messaggio che il cuore manda al cervello quando vuole avvisarlo che, chi farà parte della tua vita, sta per arrivare.

Intensa la Romanin in questa storia, magnifica nelle descrizioni di quei sentimenti che oscillano dall'odio all'amore, alla depressione, alla felicità. Un disegno destinato a compiersi, perchè io non credo nel destino ma in quel pezzo di carta che ci viene consegnato alla nascita insieme a una matita e una gomma, atta a cancellare o modificare una linea che può avvicinare o allontanare due persone. La crescita dei due personaggi è stata evidente, da adolescenti le ritroviamo adulti, maturi, con le loro cicatrici e insicurezze che derivano proprio da un amore che sembra mettersi in pausa nel tempo, per poi riprendere velocemente a ogni incontro, che sia dopo cinque, dieci anni. Tutto torna... anche il battito di un cuore che sembra non funzionare più, lontano da lui o da lei...

È la prima volta che leggo qualcosa di questa portata. L' autrice ha dimostrato un ingegno nella creazione della storia che non è da tutti. Ha ripercorso quel mito a cui sono legata profondamente, e che ho celebrato io stessa in un mio romanzo. Il filo rosso che lega due persone oltre il tempo, oltre lo stesso spazio, perchè le anime gemelle sono sempre destinate a incontrarsi e a rincontrarsi, a incastrarsi per formare quell'unico essere da cui derivano, e non importa il tempo che impiegheranno in questa ricerca. Il momento arriverà chiudendo un cerchio che si piega nelle forme dell'infinito. Amo scrivere più recensioni che romanzi, ormai è un dato di fatto, e vorrei davvero che al lettore arrivasse ciò che ha lasciato a me questo libro. Ho dovuto prendere un bel respiro quando ho chiuso il Kindle, mettere in ordine le idee perchè la Romanin nel suo scritto è stata come la tempesta che tanto ama Elysa. Lei è il suo Malike, mi lasciano un sorriso e una lacrima, ma anche la soddisfazione per aver letto qualcosa di unico, per come è strutturato e per la storia che racconta, non ha precedenti. Spero solo che chi lo legga capisca cosa c'è al di là di un amore, che non è lascia e prendi, ma solo un incontrarsi e amarsi in qualsiasi momento.

A presto

 






RECENSIONE: - "In un'altra vita" - di Giuliana Tsakiris



Titolo: IN UN'ALTRA VITA
Autore: Giuliana Tsakiris
Editore: Self Publishing
Genere: Romance Narrativa

Data di uscita: 18 Settembre 2023

Una famiglia molto particolare: cinque ragazzi cresciuti come fratelli, genitori amorevoli e nonni straordinariamente complici, eppure non tutto è luminoso come appare.

Sullo sfondo di villa Baldini le vite di Mauro, Ludovica, Roberto, Rossella e Marco prendono una piega inaspettata, l’affetto fraterno e l’astio ostinato tra Mauro e Rossella nel corso degli anni, si trasforma in un legame fatto di fiducia e segreti per poi trasformarsi, quando l’uno diventa un medico intensivista e l’altra una ballerina talentuosa, in una vera e propria dipendenza malata.
La storia della famiglia Morelli-Mancini, attraverso salti temporali e flashback, attraverso amici e amori, verrà svelata, tassello dopo tassello fino a completare un puzzle in cui non tutto quello che si vede è reale e non tutto quello che si sa corrisponde al vero.

Queste pagine mi hanno dato la possibilità di entrare in una casa in una famiglia….
La famiglia Baldini dove ci sono 5 ragazzi ma tutto ruota intorno a due a un amore impossibile quello di Rossella e Mauro.
Un romanzo forte, con temi che scavano l’ animo e dove l’amore visto come sentimento che crea un legame indissolubile è sempre presente, vi sono i rapporti familiari che sono alla base di tutto.
Vi è paura, abbandono e rifiuto e altre sensazioni che ballano nel cuore …
Un romanzo da leggere ma vi sarà un onda di emozioni che travolgeranno, grazie alla penna dell’ Autrice che ha saputo destreggiarsi con delicatezza in una storia complicata e davvero tosta….
Nel corso dei capitoli ti rendi conto che niente e nessuno è lasciato al caso…anzi… pagine che ti catapultano e ti rendono consapevole che la vita non è facile per nessuno, ma che l’ amore può ogni cosa!
Vi consiglio di leggere queste pagine non vi pentirete….le emozioni vanno vissute e attraversate, solo così facendo si possono capire e fare tante cose.




24 novembre 2023

REVIEW PARTY:- BEATS OF LOVE - di ESTER ASHTON

 



TITOLO: BEATS OF LOVE

 EDITORE   ESTER ASHTON

 GENERE: MUSIC SUSPENSE SECOND CHANCE

 DATA DI USCITA: 18 novembre 2023

 EBOOK 3,99;  CARTACEO:   prezzo da definire

 

Hayes King, frontman dei famosissimi Falling St4rs, è sexy, carismatico, ma

 irraggiungibile. Come tutte le rock star la sua voce sensuale e potente è capace di

 ammaliare i fans durante i concerti.

Ma spenti i riflettori, l’idolo diventa un uomo dal cuore indurito…

Ma il destino ha ben altro in serbo per lui.

Grace Daniels è una donna forte e indipendente, ma non è sempre stato così.

Il suo passato l’ha resa diffidente verso gli uomini e non crede più nell’amore.

Non vuole provare emozioni e ha eretto una fortezza dietro la quale tiene al sicuro i suoi sentimenti, però l’incontro inatteso con Hayes rimetterà tutto in discussione.

 L’attrazione tra di loro è così forte da destabilizzarli e le barriere innalzate per difendersi cominciano a crollare.

Possono due anime spezzate ricomporre quel che resta dei loro cuori infranti?

È il secondo romanzo che leggo di questa autrice e, per l’ennesima volta, chiuso il Kindle rimango un attimo a riordinare le idee.

È stato come salire sulle montagne russe, un’altalena di emozioni che mi hanno portato a leggerlo in nulla.

La storia di Hayes e Grace parla di seconde possibilità, di riscatti da chiedere a una vita che troppo a tolto a queste due persone.

Anime distrutte, chiuse in un’oscurità che lacera il cuore per quanto intenso è stato il dolore che lo ha mandato in frantumi.

Già dal prologo si capisce la portata di questo romanzo, lì si spezza il fiato perché l’amore, molte volte, esige un prezzo troppo alto da pagare.

Lì dove tutto finisce, inizia il buio di Hayes, che si chiude nel suo mondo fatto di musica e maschere da indossare solo alla presenza del pubblico.

Lì dove tutto finisce, inizia la luce che cerca disperatamente Grace, per tornare a galla. Una donna forte che non molla, nonostante non le sia stato risparmiato nulla, nonostante l’amore tanto decantato sia stato motivo di umiliazione, di offesa.

Arriva un punto di incontro, perché due anime che soffrono riconoscono sempre, anche se non inizialmente, il dolore negli occhi dell’altro.

Un primo incontro, che diventa scontro nel momento in cui si rivedono, perché i piedi si muovono da soli quando devi incontrare chi il destino ti vuole mettere davanti.

E diventano scintille, un big bang di sentimenti contrastanti, l’avvicinarsi e l’allontanarsi di continuo per ritrovarsi sotto la minaccia di chi quella seconda possibilità vuole annientarla.

Non sono riuscita a staccarmi un attimo dalla loro storia, da quell’amore che temono di esternare, dal dolore per una perdita, da quei sentimenti mascherati di odio, e da quella suspence che ha reso tutto più avvincente.

Il finale mi ha tenuta con il fiato sospeso, per come è stato descritto, per ciò che ha ruotato intorno a una scena che poteva decretare una nuova fine.

Complimenti a Ester e grazie per avermi donato una storia, dove temi delicati vengono trattati a volte in modo leggero, altro cruento perché è inutile nasconderlo, il rancore genera l’ira di chi viene accecato da un dolore, e questo sfocia in qualcosa che al giorno d’oggi e fin troppo noto.

La speranza è che esistano uomini come Hayes che, nonostante il buio da cui sono stati avvolti, riconoscono la luce negli occhi di una donna.

A presto




REVIEW TOUR: - "Nemici di Pianerottolo" - di Federica Fasolini

 



Nemici di pianerottolo

di Federica Fasolini

The Blackmail #2

Commedia romantica – office, slow burn

Self publishing. Kindle Unlimited


Ivy Delwood vive a New York, ha trent’anni, un sacco di sogni realizzati e una vita idilliaca. No, sugli ultimi due punti Ivy avrebbe di sicuro da dissentire: la sua vita non è idilliaca, anzi, è un vero incubo e i suoi sogni, più che realizzati, potrebbero essere paragonati all’invenzione del teletrasporto: lontani anni luce dal concretizzarsi. È appena stata licenziata dal suo lavoro di contabile ed è anche stata sfrattata dal suo appartamento in affitto a causa di un progetto che prevede la riqualificazione dell’intero isolato nel quale abitava. Potrebbe mai esserci limite al peggio? Ovviamente no, altrimenti non si ritroverebbe come nuovo vicino – o nemico – di pianerottolo l’affascinante, saccente e a tratti insopportabile Alec Quincy, meglio noto alle donne come “La fine del mondo”. Alec Quincy ha una vita splendida: è appena diventato il CEO dell’azienda di famiglia, possiede un cane amorevole e ora ha anche una nuova vicina di pianerottolo che lo detesta per essere a capo della società che l’ha privata della casa senza il minimo preavviso. Tutto perfetto, no? No, assolutamente no. Ivy Delwood è il suo tallone d’Achille, l’unica persona in grado di fargli perdere la testa e, il secondo dopo, il lume della ragione; di spingerlo a credere di desiderare un suo bacio e, l’istante successivo, un biglietto di sola andata per Timbuctù. Logico, non vi pare? No, non c’è nulla di logico, soprattutto quando ci sono di mezzo i sentimenti che creano un vero e proprio teorema irrisolvibile. Il pianerottolo di casa si trasformerà in un ring in cui cuore e ragione si scontreranno fino all’ultimo round, senza esclusione di colpi. Riusciranno Ivy ed Alec a capire di essere le due variabili di una stessa equazione? Forse, prima però avranno parecchi calcoli da risolvere e, si sa, la matematica spesso è incomprensibile, ma quando si trova la strada giusta... beh, il risultato perfetto è dietro l’angolo!


Nemici di pianerottolo è una commedia brillante, dove i protagonisti Ivy e Alec si danno filo da torcere vicendevolmente.

Ivy Delwood ha perso il suo lavoro di contabile; è stata anche sfrattata a causa di un progetto che prevede la riqualificazione dell’isolato in cui abitava e l’artefice di tutto è proprio Alec, novello amministratore delegato della Quincy Home & dream, che si ritrova, adesso, come vicino di pianerottolo del suo nuovo appartamento in affitto. Ovvio odiarlo, no? Non proprio… i due si piacciono, ma mentre lui non fa nulla per nasconderlo, lei si trincera dietro battute acide e astiose che non fanno altro che accendere dialoghi frizzanti e ben costruiti, botta e risposta dinamici ed esilaranti.

Devo dire che mi sono innamorata dei due protagonisti: lei dietro l’esattezza di numeri e percentuali nasconde le sue insicurezze che vengono fuori negli alterchi spassosi e litigiosi con il suo alter ego che non manca di rimbrottarla e di sputarle in faccia la verità per com’è; lui “ha un cuore grande” dietro “una corazza da stronzo”, è bellissimo, è innamorato di lei. Ma non basta: è anche ricco e questo è un gran problema per Ivy che appartiene al ceto medio. La differenza sociale, uno degli argomenti portanti di questo libro, è il fattore sostanziale che blocca Ivy dal lasciarsi andare con Alec ed è anche il motivo per cui lei vede in lui, sì, un uomo bellissimo e simpaticissimo, ma soprattutto ricchissimo ed egocentrico al punto da essere conosciuto come Mr. New York. Invece, conoscendo nel corso della lettura Alec, ci accorgiamo che è altruista e anche tenerone… è un uomo come tanti (anche se ricco come pochi) che cerca il suo posto nel cuore della donna di cui si è innamorato, la cui risata lo ripaga di ogni cosa: “Dio, quando rideva, mi faceva sentire l’uomo più fortunato del mondo (…). Era come se, inconsciamente, ridesse ogni singola parte di me”. Alec è abituato a tutto e subito, ma con Ivy si impone l’attesa: “Non puoi costringere qualcuno a guardarti in maniera diversa (…). Perciò avrei atteso, avrei sfruttato ogni occasione per farle capire che ero un brav’uomo (…) che era lì per lei e che la desiderava nella propria vita”. Alec è un animo nobile che ha sofferto e soffre perché il padre non lo ha mai reputato all’altezza del suo impero multimilionario, perché non ha mai sentito l’amore dei suoi genitori per lui… è un uomo che non ha vergogna delle sue lacrime…

Anche i personaggi che fanno da contorno alla vicenda sono tutti perfettamente contrassegnati da un ruolo preciso e funzionale, ecco perché il libro risulta essere ben orchestrato in ogni sua parte e, nonostante la storia principale sia quella d’amore, non risulta mai stucchevole o calante di tono.

Che dire? Se volete sapere come finirà fra Ivy e Alec ripassate l’equazione di Dirac, oppure… leggetevi il libro: sarà più divertente e passerete delle ore piacevoli!