30 luglio 2022

RECENSIONE: - "Il Dhampyr" - di Chiara Kiki Effe





 Titolo: Il Dhampyr

Autore: Chiara Kiki Effe
Genere: Paranormal Romance
Pagine: 189
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 27 luglio 2022

1831

Alexander Cavendish, III duca di Devonshire, è un Dhampyr, creato per epurare il mondo dai vampiri che non sottostanno alle regole.

Mentre insegue Jakubas, s’imbatte in Marija. È una sua potenziale avversaria, ma le cose tra loro andranno diversamente.

Quando due nemici giurati sono destinati a stare insieme, non v’è condizione sovrannaturale che tenga: si ameranno. Ma a quale prezzo?


Oggi

Rebecka viene invitata a un esclusivo party a Cannes dalla Cavendish Pictures.

Quando scambia il primo sguardo con Alexander avverte una strana consapevolezza: è certa di sapere tutto di lui e ne rimane ammaliata. Eppure, non sembra solo attrazione quella che prova verso il duca, ma qualcosa che va oltre.



A volte l’amore, quello eterno, va oltre le regole, il tempo e la morte.






Rebecka è un agente letterario molto affermato a New York, dopo aver raggiunto i suoi genitori nella villa ad Antibes, riceve un invito ad una festa molto particolare, accetta subito e con l'aiuto di sua madre si prepara alla serata, trova l'abito d'epoca giusto per lei, che pare cucito appositamente per il suo fisico.

Presto incontrerà Alexander, l'attrazione è travolgente, un estraneo che sente però di conoscere da tutta la vita, e ben presto sarà testimone di una storia del passato che la riguarda ma che non riesce ad accettare...un mondo che lei conosce solo come leggenda, streghe, vampiri e mezzi vampiri, sono solo fantasie pensa, qualche scherzo solo per essere ammaliata, ma più passano le ore, più la storia raccontata dal duca fanno apparire nella sua mente ricordi lontani, che appaiono appartenerle, ma come è possibile?

Misteri, intrighi, un mix di ambientazioni e personaggi con i vari flash back dal passato hanno creato un incastro armonico al presente, ma in alcuni punti anche se la scrittura dell'autrice è molto fluida ho trovato difficoltà, l'amore eterno bramato mai dimenticato fa fare delle scelte molto dolorose, ma Rebecka non è come le altre, ha un carattere combattivo e pieno di ardore è quello che fa cadere le certezze del nostro Duca e che lo porta ad una decisione sofferta.

Una trama con sfondo gotico e dark fantasy che crea la giusta atmosfera, per una lettura che consiglio agli amanti del genere ma anche a chi vuole avvicinarsi al genere.




REVIEW TOUR : - "Becoming a Wolf" - di Enrica Ruffa

 




Titolo: Becoming a Wolf

Autore: Enrica Ruffa

Genere: Urban fantasy.

Editore: O.D.E. Edizioni

Data pubblicazione: 27 luglio 2022

Autoconclusivo: sì

Lunghezza: 300 pagine

Formato: Ebook € 2.99– Cartaceo € 12.99





Ines conduce un'esistenza tranquilla: frequenta l'università con il sogno di diventare veterinaria, lavora in un pub come barista e convive con la sua migliore amica Astrid. Da qualche tempo, però, ciò che domina la realtà di Ines sono dei forti dolori che si intensificano di notte, quando la sua mente inizia a popolarsi di visioni a cui non sa dare spiegazione.

Skoll non ha tempo né per le scartoffie né per le donne: il suo compito è difendere il suo branco, ama battersi e dimostrare la sua forza. Non a caso è stato nominato Alpha, un ruolo difficile se accanto a te non hai nessuno che ti sostenga.

I genitori di Ines l'hanno tenuta all'oscuro della sua vera natura, ma questo non basterà a modificare la sua sorte.

Immersa in un nuovo mondo dominato dalle leggi della natura e della magia primordiale, dovrà imparare la lezione più importante e difficile da cui non si potrà tornare indietro: diventare un lupo.

Estratto:

Il legame, quel qualcosa di effimero che finora non ho voluto vedere, diventa visibile, reale quanto la mia e la sua carne. Ne saggio la consistenza, la forza, l’indissolubilità, e non sono più solo io o solo lui, ma noi e non riesco più a capire dove finisca io e dove inizi lui.


Ciao a tutte a amiche lettrici, parliamo oggi dell’ultimo libro edito dalla O.D.E. dell’autrice Enrica Ruffa, un Urban Fantasy che ci porta nel mondo dei licantropi dove Ines, una ragazza che conduce una vita tranquilla come tutte quelle della sua età, si ritrova a scoprirsi una mezzosangue frutto dell’amore di un umana e un licantropo. La sua vita viene sconvolta, i suoi occhi iniziano a vedere cose che non hanno nemmeno mai immaginato e a incontrare quelli dell’Alpha, Skoll, di una bellezza fuori dal normale. Lui che legge le menti del suo branco, che rimane affascinato da quella ragazza che si rivela una guerriera a dispetto dei pregiudizi nei suoi confronti. Si istaura un legame che va oltre il visibile, che arriva al centro pulsante del suo nascere. Tuttavia la pace non è destinata a rimanere tale e, quando gli adolescenti vengono richiamati alla loro natura in un’età in cui non è previsto che diventino lupi, il branco si prepara ad affrontare un pericolo che potrebbe mettere a repentaglio tutti.

Faccio una piccola premessa, questo è il primo Urban Fantasy sui licantropi che leggo. Ho avuto sempre remore a riguardo, ma se posso usare un aggettivo per descrivere questo romance direi … magico.   Non si parla solo di licantropi, ma di magia, di druidi, e soprattutto di amore e non solo verso una compagna, ma anche verso un gruppo e verso una sorella. Un sentimento che avverti sulla pelle, un’altalena di emozioni che mi ha trascinato in mezzo alle pagine di un libro privo di refusi, errori, tutto in un PoV alternato fra Ines e Skoll che io ho amato personalmente. Bello, sia nella forma umana che in quella di lupo descritta magnificamente, grande ma di una dolcezza che traspare da suoi occhi cosi rappresentati bene da vederli. Ho divorato questo libro in due giorni, immergendomi a capofitto nelle avventure del branco. Un libro comunque leggero dove si alternano momenti di ironia a quelli seri, mai pesante con una battaglia finale che mi ha lasciata con il fiato in sospeso. Bello dalla prima all’ultima pagina. Le 5 piume sono meritatissime insieme ai complimenti all’autrice che ha avuto la capacità di farmi amare un genere che non avevo mai preso in considerazione

A presto




29 luglio 2022

RECENSIONE: - "ROSSO DI FIAMMA DANZANTE" - di Fabrizia Scorzoni





 Autore: Fabrizia Scorzoni
Genere: Narrativa
Editore: LINEA edizioni
Anno di Pubblicazione: Febbraio 2022
Lunghezza: 144 Pagine
Prezzo di listino: 13.00 €


Dopo l’abbandono da parte della moglie, Orazio si è ritrovato a crescere un figlio ora diventato un adolescente ribelle. I capelli rossi di Flora si confondono nella sua mente con le rose rosse che cerca di dipingere con scarsi risultati e lo spingono a iscriversi a un corso di tecniche di seduzione.


La vita, da quando è stato lasciato dalla moglie sette anni prima, ha reso Orazio rassegnato e fragile, incapace di gestire i rapporti con “l’altro” sia esso si tratti di un figlio adolescente ribelle e con una dipendenza da alcol, sia si tratti di una donna verso cui prova attrazione come Flora, la fioraia. Chiuso in un lavoro che non ama, il programmatore, si lascia vivere guardando insoddisfatto la propria vita scorrere senza stimoli. Unico piacere: la pittura cui si dedica da sempre da autodidatta.

Orazio a un certo punto si trova come intrappolato in un vicolo cieco da cui desidera fuggire. L’occasione gli arriva dalla decisione di frequentare un corso di seduzione. Lui stesso sulle prime non ci crede e, proprio sul punto di suonare il campanello, vorrebbe fuggire via, ma la curiosità vince. Fulvio, la guida alle tecniche di seduzione, insegna ai suoi allievi quanto sia importante “l’atteggiamento”, generando in Orazio ammirazione e invidia nello stesso momento. “Schiena dritta. Spalle in fuori. Teste alte. (…) La sottomissione non è seducente (…), la debolezza non è seducente (…)”, recita Fulvio invitando gli allievi a sperimentare “su campo” le caratteristiche fondamentali del maschio alfa. È quello che Orazio mette in pratica con alcune donne raccattando figure barbine una dietro l’altra le quali, più che sicuro e seducente, lo mostrano una caricatura di se stesso e lui ne è, intelligentemente, consapevole.

Ma se quest’atteggiamento sicuro “a testa alta” fosse applicato a ogni tipo di rapporto sociale? Ecco che tutto, visto e affrontato con un atteggiamento diverso, cambia (o cambia Orazio???) e il protagonista finalmente sa trovare le parole per consolare, ritrovare e offrire il giusto aiuto al figlio; per interagire con Flora; per dare una svolta migliore alla sua professione e non sentirsi più inadeguato.

È un libro sulle fragilità dell’uomo odierno che l’autrice ha scelto di scrivere in pov maschile e in prima persona immedesimandosi in Orazio; un libro intelligente e ironico su quanto siano diventati ormai difficili i rapporti umani a prescindere dalla loro tipologia.




RECENSIONE: - "Jack & Jill" - di Helen Hodgman

 



Titolo: Jack and Jill
Autore: Helen Hodgman
Data di Pubblicazione: 31 Agosto 2020
Genere: Narrativa Contemporanea
Casa Editrice: Viceversa Publishing
Pagine: 143

La vita e' bella nell'outback lontano dalla grande Sydney, dove vi stanno costruendo un "appendiabiti" che attraverserà la scintillante baia. Finche' una sera arriva Jack alla fattoria. Da quel momento, per Douggie e sua figlia Jill inizieranno i guai. 



Eccomi a parlarvi di una lettura molto particolare, diversa dai soliti romanzi, con un'umorismo graffiante, molto lontano da quello ho letto fino ad ora.

Ambientato in Australia, parla di  Jill che viene traumatizzata dalla morte della madre, sola a 5 anni deve fare i conti anche con al fame e la solitudine...abitando isolati se ne accorgerà solo il padre una volta tornato da una trasferta lavorativa. 

Un giorno arriva alla fattoria Jack, un ragazzo in cerca di lavoro e viene assunto. Molte cose cambieranno con il suo arrivo. Tra i due ragazzi nascerà qualcosa, ma sarà un rapporto abbastanza burrascoso, lui non è per niente un tipo tranquillo, anzi è violento ed egoista.  Jill si farà strada, andrà via dalla sua fattoria per studiare all'università e diventerà una bravissima scrittrice di libri per ragazzi.

Poi il destino li porterà a rincontrarsi e li unirà, ma tra loro il rapporto sarà sempre cupo, Jill vive solo per i suoi libri. Entrambi si portano un dolore dentro e lo vivono in modo diverso, sono diversi per tanti versi, sono una spaccato di una società chiusa nei suoi tabù.

E' la prima volta che leggo un libro di questa autrice australiana e sono felice di averlo fatto apprezzando la sua scrittura ma mi spiace aver appreso della sua morte.  Lo stile dell'autrice è crudo, non particolarmente coinvolgente, ma ha un modo di trascinarti nella storia e farti vivere momenti tra il bizzarro e il drammatico, con un humor particolare, non troverete nulla di scontato e banale, l'ho trovata una lettura piacevole e la consiglio a chi vuole leggere qualcosa di diverso e fuori dagli schemi.






RECENSIONE: - Un Sogno nel Vigneto- di Emanuela Marra

 




Titolo: Un Sogno nel Vigneto

Autrici: Emanuela Marra

Genere: Contemporary Romance

Editore: Land Editore

Autoconclusivo: si

Lunghezza: 240 pagine

Formato: Ebook €– Cartaceo € 15.00


Dopo una tremenda delusione d’amore Emma, economista impiegata in una rinomata azienda immobiliare di Milano, decide di dare un taglio a qualsiasi sogno che contempli il lieto fine per concentrarsi unicamente sul lavoro. Ma tutto cambia quando viene mandata a gestire una ristrutturazione in Toscana, proprio lei che fa del tacco 12 la sua ragion d’essere, dovrà adattarsi alla vita di campagna. Come se non bastasse l’incontro-scontro con Edoardo, il proprietario della villa, abbasserà ulteriormente le sue aspettative sugli uomini. Edoardo è scorbutico, il tipico mister Darcy, arrogante e pieno di sé. Lui non ha nessuna intenzione di apparire simpatico ad Emma e lei di farsi trattare in quel modo così poco cortese.

Purtroppo però dovranno imparare a convivere…ci penserà Gipsy, l’amato Border Colly di Edoardo e l’adorata nonna Marta a complicare ulteriormente la situazione.



Ciao a tutte care amiche lettrici, vi parlo oggi del romance "Un sogno nel vigneto"… 

Fra le pagine del libro ritroviamo una donna delusa dall'amore, Emma, che si butta a capofitto nel lavoro. Dipendente di un’azienda immobiliare di Milano la protagonista decide di non pensare ad altro che ha rendere onore alla promozione che gli è stata data, ma non può immaginare che il nuovo incarico affidatogli la porta nelle campagne senesi e l'avvicini di nuovo a quel sentimento che le ha portato solo dolore. Le cose poi non sono molto semplici con un soggetto come Edoardo, scorbutico che ama più i suoi cavalli e le sue terre piuttosto che l'altro sesso. Probabilmente anche il cuore ha conosciuto l'amore ed ance lui ne è rimasto deluso. Ma, si sa, gli opposti si attraggono, certo un tacco dodici non ha molto in comune con la vita di campagna… ma forse per un cuore che improvvisamente ha ripreso a battere vale la pena rischiare…

E siamo arrivati alla recensione vera e propria. Bene che dire, l'autrice era partita bene poi ad un certo punto sembra abbia preferito più perdersi in discorsi troppo prolissi a mio dire, che hanno ritardato anche l'incontro fra i due, alle volte mi sono persa sinceramente, distratta più da situazioni su cui si poteva sorvolare che sul sentimento fra i due a mio avviso un po’ trascurato, direi. Ho avuto quasi la sensazione che molte cose siano state messe per fare volume e non perché necessarie. Riunioni, cerimonie di premiazione, viaggi che secondo me hanno tolto spazio a Edoardo e Emma. Me ne dispiace, ero entusiasta quando mi è stato proposto di leggerlo e sono rimasta un bel pò delusa. Avrei preferito l'andamento del romanzo tutto sulla stessa linea che l'autrice ha tenuto durante il finale e nell'epilogo, più basato sul rapporto dei due. Ho amato il personaggio di Patrick forse più degli stessi protagonisti. Il fatto che non sia riuscita ad entrare in sintonia con i due protagonisti principali mi porta a non dare più di  3 piume a un libro che poteva dare tanto ma di cui ho perso, spesso e volentieri di vista il vero senso. Spero che l'autrice ben comprenda le mie motivazioni

A presto





28 luglio 2022

RECENSIONE: - "Salvami" - di Annalisa Parigi

 



Salvami

Annalisa Parigi


Data di uscita: 25 luglio 2022 

Genere: Contemporary Romance - Music Romance

Editore: Self Publishing – Amazon (presente anche su Kindle Unlimited)

Pagine: 410

E-book: 2,99 € Cartaceo: 12,90



Quanto può fare male perdere una delle persone più importanti della nostra vita e poi essere costretti a mollare tutto e partire?

Maya lo scopre sulla sua pelle, a soli ventun anni si ritrova nella città più caotica del mondo, con una madre che non sembra curarsi più di lei, e con la musica come unica consolazione. Il pianoforte per lei è tutto: è l’amore che le manca; è la disperazione per chi non ha più accanto; è la cura per le sue ferite; è l’unica cosa che la fa sentire viva. Finché non si imbatte in Sawyer, un detective ombroso e dannatamente attraente, che tutto vuole dalla vita tranne avere a che fare con una ragazzina. Solo che gli occhi di lei non lo lasciano indifferente, lo riportano alla tragedia che ha vissuto dieci anni prima e che lo ha cambiato profondamente.

Quando tra di loro il rapporto sembra prendere forma, Maya viene a conoscenza di un fatto che ignorava: qualcuno la sta cercando e l’ha trovata.

Riuscirà Maya a salvarsi dall’ombra minacciosa di un passato che è venuto a prenderla? E Sawyer ce la farà a superare i suoi tormenti per salvarla?

E se invece fosse la musica a giocare un ruolo fondamentale?



Il romanzo contiene scene erotiche e temi di violenza che potrebbero urtare la sensibilità altrui. 


Eccomi a parlarvi di una dolcissima, sensuale storia d'amore condita da un bel po' di adrenalina. Maya è una ragazza vissuta sempre sotto l'ala protettrice dei genitori che dopo un lutto che non riesce ad accettare decide di iniziare a vivere. Sawyer è un uomo tormentato che non riesce a perdonare se stesso per colpe non sue e si nega ogni tipo di contatto profondamente umano per punirsi. Due persone agli opposti si incontreranno e non potranno più fare a meno l'uno dell'altra, in un crescendo di emozioni e passione. Quando ho letto la trama del romanzo pensavo di trovarmi di fronte alla famosa pianista che si innamorava dello squattrinato poliziotto e che doveva vedersela con l'ostruzionismo della famiglia invece sono rimasta spiazzata piacevolmente.

Contrariamente al mio solito ho empatizzato maggiormente con il protagonista maschile e non per l'avvenenza fisica magistralmente descritta ma perché ho sentito miei i suoi tormenti, raramente mi è capitato di sentire il travaglio interiore di un personaggio forse perché le cause del dilaniamento sono molto attuali. Maya è uscita dalla sua gabbia dorata e alla velocità della luce ha voluto assaporare ogni sensazione, fortunatamente sulla sua strada ha incrociato il bel detective che l'ha amata e protetta. Il ritmo del racconto era incalzante,mi sono più volte persa tra la dolcezza dei loro momenti di coppia mai volgari ma molto hot e coinvolgenti e nei capitoli adrenalinici mentre speravo che il bel ragazzo con il codino riuscisse a salvare la sua amata dal pazzo che la voleva ma che restava ipnotizzato dalla musica che le sue dita sul piano riuscivano a sprigionare. Ho apprezzato tutti i personaggi anche quelli che nelle prime pagine non sopportavo come ad esempio la madre di Maya che sembrava indifferente verso la figlia che le chiedeva solo un po' d'amore, sua zia è stato un personaggio top dal mio punto di vista perché incarnava la saggezza senza dimenticare l'ironia e continuando ad essere per la nostra protagonista la spalla di cui aveva bisogno. Che dire degli amici dei protagonisti? Entrambi fondamentali, lui per fare ragionare il nostro testardo Sawyer sui suoi sentimenti, Jenny per l'amicizia che la lega a Maya e che ha subito l'onta peggiore per una donna ma ha saputo superare il trauma e mettere l'amicizia al primo posto.

La pianista con gli occhi da cerbiatta è cresciuta, si è fatta valere e non ha abbandonato l'amica. Il bruco è diventata una bellissima farfalla sulle ali della musica che è la colonna sonora di questo romanzo.

È un libro assolutamente consigliato se volete passare qualche ora immersi in una storia di crescita, seconde possibilità, passione e amore.






LA RUBRICA DELLE EMOZIONI - QUATTRO CHIACCHIERE CON: - "Sara Pelizzari"



 Ciao Anime Belle come ogni giovedì, torna con un nuovo appuntamento "La Rubrica delle Emozioni - Quattro chiacchiere con gli autori"

Oggi chiacchieriamo con l'autrice Sara Pelizzari, sul blog trovate la recensione al suo ultimo romanzo "L'altra metà del cuore"




Ciao Sara, raccontaci un po' di te

Ciao, ho 46 anni, vivo con il mio compagno e i miei due figli, Camilla e Christian in provincia di Brescia. Adoro gli animali e infatti ho un cane, un gatto e un inseparabile e ovviamente amo leggere e scrivere.

Diciamo che i libri sono la mia passione, oltre a cimentarmi nella scrittura sono anche editor e traduttrice.


Cosa è per te la scrittura?

La scrittura è “evasione dalla realtà”, in ogni senso. Quando scrivo mi dimentico di ciò che mi circonda e mi concentro su quello che sto creando… oppure modifico situazioni a mio piacimento, rendendole come vorrei che fossero.


Hai un luogo dove scrivi, hai dei rituali, ascolti musica?

In realtà no, non ho rituali particolari. L’unica cosa è che scrivo quasi sempre di sera, di rado lo faccio di giorno; un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché la tranquillità della casa di sera mi aiuta a concentrarmi.


Il tema del libro è importante… perché hai deciso di affrontarlo?

Per rendere omaggio a tutte quelle persone che hanno lottato e vinto, ma anche a quelle che hanno lottato e non sono riuscite ad avere la meglio.

Spero di averlo fatto nel modo giusto.


Nel romanzo si parla di presenze "angeliche",ci credi?

Sì, diciamo che nel romanzo sono enfatizzate, ma credo che i nostri cari siano accanto a noi. Sempre.


Come ti sei documentata?

In realtà non mi sono dovuta documentare troppo, purtroppo conosco abbastanza bene l’argomento di cui parlo. Comunque Internet, se usato nel modo corretto, è di sicuro una fonte di informazioni preziosa.


A chi ti ispiri?

A nessuno in particolare, ci sono molti scrittori che ammiro e stimo, ma non mi ispiro a nessuno di loro; credo che ognuno abbia il proprio modo di raccontare…


Quali sono i tuoi scrittori preferiti?

Per citarne due Sophie Kinsella e Patricia Cornwell. Stranieri, non voglio far torto agli italiani, e dovrei stilare una lista infinita. Ce ne sono molti davvero bravi.


Hai mai pensato di cimentarti in altri generi?

Ho scritto una dilogia romance/fantasy e un romanzo breve ispirato a un fatto di cronaca avvenuto vicino a dove vivo. Non escludo di cimentarmi anche in altri generi, anzi, mi piacerebbe.


Quale è il tuo personaggio preferito?

Se dico che non c’è?


E quello più odiato?

Difficile, non posso odiare i miei personaggi; diciamo che non ho amato fare una scelta nella trama. Avrei voluto evitare, ma ne avevo bisogno. So che sono ambigua, ma non voglio farmi spoiler da sola.


Quale romanzo consiglieresti non tuo?

Domanda difficile, ma “Piccole donne”. Penso che sia un romanzo meraviglioso a cui sono molto affezionata.


Tuoi prossimi progetti?

Uno a cui tengo moltissimo… ci vorrà ancora del tempo, è un progetto delicato e per me davvero importante.


Il tuo colore preferito?

Blu


Il tuo piatto preferito?

Grigliata mista di carne


Città preferita?

Parigi


Cantante preferito?

Eros Ramazzotti


Di che segno sei?

Vergine


Hobby?

Leggere, scrivere e guardare serie TV


Raccontati in dieci parole...

Eterna sognatrice romantica testarda e precisina innamorata della famiglia.


Preferisci leggere in ebook o cartaceo?

Cartaceo, ma per praticità ormai leggo più in ebook


Cosa avresti fatto se non la scrittrice?

Questa domanda mi mette in difficoltà, perché avrei fatto quello che faccio ora: editing e traduzioni. Non credo che riuscirei a stare lontana dal mondo magico dei libri.



Intervista a cura di



27 luglio 2022

REVIEW PARTY : - Adesso è perfetto - di Monica Menin

 



Titolo: Adesso è perfetto

Autore: Monica Menin

Editore: Cignonero

Collana: Rosa cipria

Data di pubblicazione: 19 marzo 2020

Autoconclusivo: Si

Lunghezza: 385 pagine

Formato: cartaceo 14,15€ ebook 2,99€



Doveva essere un giorno come tutti gli altri al Ginger Red, il bar dove Crystal lavora. Doveva. Perché poco prima che Crystal finisca il suo turno al bancone, un ragazzo dall’aria familiare entra nel locale, e nonostante i piercing, i tatuaggi e l’aria arrogante e ribelle, Crys non può fare a meno di riconoscerlo. Quel ragazzo è Tayseer Malik. Il timidissimo e geniale nerd del liceo di Blake River, il suo ex vicino di casa, tutto occhiali spessi e maglioncini dai colori neutri, trasferitosi improvvisamente in un’altra città, pochi giorni dopo il diploma. Il ragazzo che Crystal ha amato in silenzio per tutti gli anni del liceo, e che credeva ormai perso per sempre. Adesso, Tayseer è un uomo attraente e apparentemente sicuro di sé, e nonostante sia così diverso, Crystal non può lasciarsi scappare l’occasione di conoscerlo meglio e di scoprire il motivo del suo ritorno in città. Potrebbe davvero essere il coronamento di un sogno adolescenziale, ma i sogni si sa, non rispecchiano mai appieno la realtà: Perché Tayseer è attratto da lei, ma si comporta in modo strano. I cinque anni trascorsi lontano da Blake River lo hanno cambiato in maniera irreversibile: Tayseer non rivela nulla del suo passato né del suo presente, si avvicina a Crystal e poi si allontana, la conquista e la respinge, in un gioco crudele e seducente di cui solo lui manovra i fili. Ma Blake River è una città piccola, ed è facile per una come Crystal capire che c’è qualcosa che Tayseer nasconde. Un segreto che forse può fare la differenza. Un segreto che può distruggere o rendere completa la loro relazione. Perché ogni storia d’amore che si rispetti ha le sue luci e le sue ombre. Bisogna solo trovare il giusto equilibrio.



Ciao a tutte anime belle, eccoci con un altro review party che vede come protagonista l’autrice Monica Menin. “Adesso è perfetto”, pubblicato nel marzo 2020, probabilmente in un periodo troppo difficile per riuscire ad apprezzare qualcosa di bello. La protagonista Crystal, vive la sua quotidianità in una cittadina, Blake River, dove tutti conoscono tutto. Lei che porta nel suo cuore un grande amore, uno di quelli che nasce quando si è troppo piccoli per capire la portata di questo sentimento, ma abbastanza da serbarlo nei ricordi della mente. E, quel primo amore si ripresenta dopo ben cinque anni di assenza e silenzio, al bar dove lavora Crystal. Tayseer Malik, tuttavia non è più quel nerd che viveva nel suo modo fatto di pensieri che non concedeva a nessuno di intravedere. Lui ora è un uomo che ha dipinto la sua pelle, con tatuaggi che probabilmente vogliono ricordare sprazzi di una vita che vuole cancellare. Bello con i suoi occhi chiari e la tipica espressione da cattivo ragazzo, e Crystal cerca di riprendersi quel ragazzo che è rimasto sempre lì nel suo cuore. Ora che il destino lo ha rimesso sulla sua strada non ha nessuna intenzione di lasciarlo andare, ma Tayseer ha i suoi comparti, quella parte di vita che nasconde, quel cuore chiuso non disposto ad accettare l’amore di un'altra persona…

Lascio tutto cosi, nel vago, perché anche questo è un libro che merita di essere assaporato. Ho letto alcune recensioni dopo aver praticamente divorato questo romance. Alcuni hanno giudicato la figura femminile perché troppe volte si è “prostrata” ai piedi del protagonista maschile. Io sono andata oltre, come al mio solito, ho cercato di capire invece che giudicare. Analizzando ogni comportamento di Crystal… Crystal non si è comportata come uno zerbino, al contrario, ha lottato per quell’amore che l’ha devastata e piegata, ma lei ha fatto ciò che noi donne siamo brave a fare più di chiunque altro: si è rialzata, ha curato le sue ferite, ha lenito il suo dolore piangendo, ha rialzato la testa e aperto il cuore a un uomo che nella vita ha conosciuto solo la parola sofferenza. Si è fatta spazio in quella nebbia che avvolgeva il cuore di Tayseer, lui che sa parlare con il linguaggio dei fiori piuttosto che con parole pronunciate con la bocca.

Il linguaggio fluido e il PoV singolo del personaggio femminile hanno completato un romance che si legge senza accorgersene. Non ho trovato ripetizioni, refusi, tutto liscio fino all’epilogo che mi ha emozionato tanto. Non posso aggiungere altro perché una parola in più potrebbe significare spoiler. Tuttavia un personaggio va’ citato, Greg. Il migliore amico di Crystal, lui che ama incondizionatamente quella che vede solo come una sorella, senza secondi fini o altri sentimenti che non siano fraterni. L’ho adorato e spero di tutto cuore di poter leggere altri libri partendo da tutti i protagonisti secondari che hanno affollato le pagine di questo romance. I miei complimenti vanno all’autrice che merita 5 piume piene, che non conoscevo e di cui ho apprezzato la semplicità con la quale ha saputo descrivere un sentimento così complesso come l’amore. Vi lascio con una citazione del libro, una di quelle che ti fanno capire che l’amore può attendere anche anni, ma quando è vero, incondizionato, resiste a tutto in primis al tempo.

"È tanto che aspetti?" domanda.

"Più o meno cinque anni."

A presto 






21 luglio 2022

LA RUBRICA DELLE EMOZIONI - QUATTRO CHIACCHIERE CON: - "Antonella B."

 


Ciao Anime Belle come ogni giovedì, torna con un nuovo appuntamento "La Rubrica delle Emozioni - Quattro chiacchiere con gli autori"

Oggi chiacchieriamo con l'autrice Antonella B. che abbiamo avuto il piacere di conoscere leggendo e recensendo il suo romanzo "In un attimo: storia di Viola"

 


Ciao Antonella Raccontaci un po' di te

Mi chiamo Antonella, sono un’insegnante di scuola primaria, e vivo e lavoro a Dorgali, un piccolo paese sulla costa orientale della Sardegna. Ho un marito e quattro figli che vanno dai diciotto ai sette anni. Oltre che leggere e scrivere amo tanto viaggiare, e frequento da tre anni una scuola civica di musica perché mi piace cantare.


Cosa è per te la scrittura?

La scrittura per me è un momento di evasione, ha lo stesso effetto che ha su di me la lettura, mi rilassa e mi fa sognare.


Hai un luogo dove scrivi, hai dei rituali?

In genere scrivo la sera, spesso la notte, nel silenzio della casa addormentata.


Come nascono i tuoi romanzi?

L’idea principale nasce da una situazione che ho vissuto, o che vorrei vivere, come nel caso di “London girl”, cioè avere successo come autrice, oppure da un fatto di cronaca, come “In un attimo” che narra la storia di un bimbo abbandonato, o nell’ultimo romanzo in fase di revisione, da un luogo magico per me, come la città di Istanbul e le meraviglie della Turchia.


A chi ti ispiri?

In generale alla gente comune. Sono curiosa di natura, mi piace ascoltare le persone, e penso che ognuno abbia una storia da raccontare.


Quali sono i tuoi scrittori preferiti?

Sono tanti, troppi per elencarli!


I generi preferiti?

Diciamo che spazio, amo i thriller, anche quelli psicologici, mi piacciono i romance ma devono essere strutturati altrimenti mi annoiano.


Hai mai pensato di cimentarti in altri generi?

Ci ho pensato, ma prima devo capire bene quale sia il mio di genere!


Come mai hai scelto di raccontare la storia di Viola?

Perché mi aveva particolarmente colpito un fatto di cronaca che raccontava una storia di questo genere, e che purtroppo non era finita bene, e avevo deciso che ne avrei raccontata una nella quale la piccola vittima avesse avuto la sua rivincita. Per scrivere questo libro sono stata tante volte ospite del reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Nuoro (erano tempo lontani dal Covid)e lì ho incontrato delle persone meravigliose, ho intervistato tante mamme, infermiere e medici, e ho visto anche dei bimbi ricoverati in attesa di adozione.


Quale è il tuo personaggio preferito?

Quello di cui devo ancora scrivere


E quello più odiato?

Non odio nessuno dei miei personaggi perché nessuno è veramente cattivo, come non lo è nella vita reale, siamo tutti la combinazione del nostro vissuto, pieni di luci e di ombre, con tante sfaccettature.


Quale romanzo consiglieresti non tuo?

Ho amato tanto “La casa degli spiriti“ di Isabel Allende


Quale tuo libro consiglieresti come prima lettura e perché?

Forse proprio “In un attimo“ perché è una storia di cui non ti liberi facilmente


Tuoi prossimi progetti?

Il titolo provvisorio è “Ma l’amore è un’altra cosa”


Il tuo colore preferito?

Rosso


Il tuo piatto preferito?

Pescatrice alla catalana



Intervista a cura della nostra