Titolo: IL MIO DESTINO SEI TU (The Bruins Series Vol. 9)
Autore: Manuela Ricci
Genere: Sport Romance, First Love, Second Chance, Spicy
Editore: Self Publishing
Data di pubblicazione: 12 luglio 2022
Serie: The Bruins Series
Autoconclusivo: Si
Lunghezza: 350 pagine
Formato: Ebook promo a € 1,99 Cartaceo: 12,50€
Copertina Rigida: 14,50
Aaron Murphy
Il Quarterback più temuto dei The Bruins non conosce limiti, perché ama infrangerli tutti nel peggior modo possibile.
Tenebroso e sexy da morire, non ha niente da invidiare a nessuno o, per lo meno, è quello che crede finché qualcosa dentro di lui inizia a cambiare, quando un segreto inaspettato gli piomba addosso con la prepotenza di un uragano.
Akila Mayers
Combatte le sue giornate contro l’ignoto, dopo che, tre anni or sono, le è stata diagnosticata la fibrosi cistica.
Da quel momento, niente è stato più come prima e sopravvivere a sé stessi non è facile, specie se a bucare i suoi pensieri ci sono un paio di occhi grigi che non riesce a dimenticare.
Aaron e Akila sono come due stelle binarie che ruotano al centro di un destino pericoloso.
Sono come il giorno e la notte, non potrebbero esistere l’uno senza l’altro con la consapevolezza che, non potranno mai occupare insieme lo stesso cielo.
Sono l’impossibile che cerca di sovrastare il per sempre.
Ma si sa, l’amore, a volte, è la sola àncora di salvezza a cui aggrapparsi, ma sa anche condurci verso un baratro dal quale, spesso, uscirne è una battaglia persa in partenza.
“Ogni sorriso negato è un occasione persa di essere felici”
Con questa citazione si apre la recensione dell’ultimo libro di Manuela Ricci, appartenente alla Bruins Series: “Il mio destino sei tu”.
Devo essere sincera, appena finito il libro, ho aspettato un giorno intero per scrivere questa recensione. So che per alcuni tali commenti risultano inutili, ma per me sono fondamentali per far solo comprendere l’intensità di emozioni che un romanzo ti può lasciare addosso. Manuela Ricci, in questo sport romance, si allontana un po' da quelli che fino ad ora sono stati i suoi schemi. Tuttavia, in egual modo, ha lasciato una traccia all’epilogo della storia, che mi sono portata dietro.
I due protagonisti, Aaron Murphy e Akila Mayers, il Quarterback più temuto dei The Bruins e una guerriera. Si, una guerriera, perché solo cosi si può definire una giovane donna che da tre anni soffre di una malattia temuta e purtroppo ancora troppo poco conosciuta, la Fibrosi Cistica.
Loro, allontanati dalle bugie di chi pensava di fare il meglio, si ritrovano faccia a faccia al college. Separati dall’odio e dalle menzogne che li hanno tenuti lontani… Ma le anime gemelle si richiamano, ascoltano un canto udibile solo alle loro orecchie. Quando crollano le maschere, non rimane altro che godersi ciò che si è perso e forse ciò che sarà…
Non posso dire di più, anche se la trama è già abbastanza chiara di suo non vi toglierò il gusto nel provare ciò, che almeno per quel che mi riguarda mi ha smosso dentro.
Manuela, si è vero, ha azzardato nella narrazione di una storia che tuttavia ti prende dalle prime pagine del prologo dove, senza rendermene conto, mi sono ritrovata con gli occhi appannati dalle lacrime. Il mio destino sei tu, credo sia un romanzo di crescita per la stessa autrice, i temi trattati non sono quelli che puoi trovare negli altri sport romance, anche se di sport si parla e in maniera molto minuziosa con una sorta di dizionario che Manuela ha inserito all’inizio grazie al quale riesci comunque a capire ogni singolo termine del gioco del Football. Questo è un romanzo dove la parola amore acquista un significato diverso, dove il sentimento va oltre al tempo, ai ricordi che riaffiorano fra le pagine del libro, oltre la malattia e il dolore. Una malattia che l’autrice ha descritto minuziosamente, e si capisce leggendo il romanzo come abbia cercato informazione sulla Fibrosi Cistica. Avendo lavorato in ambiente sanitario, posso solo complimentarmi con lei che ha utilizzato una terminologia medico scientifica di tutto rispetto, ma non sono solo i paroloni impiegati. No, è anche il dolore che si porta dietro questa patologia, che sia quella della persona affetta piuttosto che quella dei suoi famigliari che assistono impotenti all’avanzare di un mostro che al momento ha solo cure palliative per arrestarlo. Akila, è un esempio di forza, quella che necessita a tutti. Abituati ad affliggerci per problemi irrisori raramente ci fermiamo a guardare chi soffre realmente. Akila, una farfalla con un’ala spezzata ma che cerca ancora di volare, arrancando con difficoltà ma mai fermandosi, perché la vita è una e la si deve vivere a 360°, perché bisogna apprezzare a pieno anche una singola ora della giornata prima che scenda la notte. Mi sono commossa, tanto, per l’amore dei due giovani, per il coraggio di una ragazza che cerca di fare forza a chi ama, mi sono commossa per ogni singola parola per i silenzi per gli sguardi pieni di dolore e amore. Un linguaggio fluido, senza refusi, dove l’alternanza in PoV dei due protagonisti ti ha scaraventato addosso ogni loro pensiero ogni loro emozione. L’impatto in alcune scene è stato cosi devastante, da lasciarmi senza parole. Intenso, posso usare solo questo termine per definire questa ultima opera dell’autrice, con caratteristiche del tutto nuove per una penna come quella di Manuela Ricci, ma non per questo meno coinvolgente, pieno di sentimenti e emozioni. Se dovessi disegnare Il mio destino sei tu, piegherei il foglio a quattro, riportando in ogni quadrante una parte del giorno. L’alba, dove tutto ha origine, le ore del giorno che ci permettono di incontrare e amare, fino ad arrivare alla notte che porta con se il silenzio e forse quella farfalla che imperterrita continua a volare con un ala spezzata.
Meritatissime le 5 piume per Manuela Ricci e il suo romanzo.
A presto
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