29 dicembre 2023

Recensione: - "Fate, tra le note del destino ( Volume 1)" - di Raffaella Franceschini

 



TITOLO: Fate, tra le note del destino: Libro 1 di 2

AUTRICE: Raffaella Franceschini

GENERE : music romance, Spicy romance , Contemporary romance

LUNGHEZZA: Pag. 363

PREZZO: ebook 2,99

Disponibile cartaceo

EDITORE: Self publishing

A diciotto anni, Lisa Altieri ha già imparato quanto le persone possano ferire con facilità. Per questo trascorre le giornate circondata dai libri di scuola, per proteggersi dalle umiliazioni che le hanno inflitto.
Ma cosa succede quando una ragazza timida e riservata incontra un uragano con due occhi color ambra?
Scontroso, diffidente, e dal carattere complicato, Thomas Ferri ha tanti tatuaggi sul corpo e un passato difficile. Chitarrista in una rock band, tanto arrogante quanto irresistibile, è tornato da poco in Italia dopo aver vissuto per diversi anni in Inghilterra. Lo aspetta una casa a Milano, vuota quanto la sua vita. E lo sguardo innocente di Lisa non fa altro che ricordarglielo.
Lei che illumina di luce le sue giornate piene di ombre, di rabbia e rancore, come la sua anima. Lei che è come lo yang, alla ricerca dello yin.

“Più la guardo, più non riesco a smettere di farlo.
Ma come può qualcosa di tanto innocente e innocuo farmi così paura?”


Ying e Yang due metà imprescindibili della vita. Opposti che si completano a vicenda. Luce e oscurità, bianco e nero, uomo e donna...

Lisa, Thomas e il destino o semplicemente quel filo rosso che lega due anime ancor prima di diventare persone, una linea continua, rossa come l'amore, che collega due esseri destinati a trovarsi.

Raffaella Franceschini è una di quelle autrici che sa imprimere un sentimento puro, genuino nei suoi scritti.

La seguo da tempo ormai, e ogni suo romanzo lascia quella dolcezza che caratterizza anche la sua persona, che si riflette un po’ nel suo personaggio: Lisa… Lisa diciotto anni e un animo sensibile che la porta a proteggersi trovando rifugio fra i libri...

Tutto cambia quando incontra lui: Thomas.

La sua nemesi, con un passato fatto di ombre che lo rende chiuso, diffidente.

Lui trova rifugio nella musica che canta un’anima tormentata a cui non dà voce.

Lui e lei e quello strano gioco del destino che li porta vicini, per poi allontanarsi fino a cedere a un sentimento che soprattutto Thomas non aveva preventivato, perché lui nell'amore non ci crede, perché i suoi ricordi sanno di dolore.

Lisa è la cura, la ragazzina ingenua, quella che sorride arrossendo.

 Fate è stato un romanzo diverso dai precedenti, il libro delle scoperte, quelle verso sé stessi, il proprio corpo, quell'ignoto che avvolge chi non conosce l'altro, ma si fida.

 Un PoV non sempre alternato che ci fa comprendere i sentimenti contrastanti dell'una e dell'altro.

Capitoli introdotti da citazioni che sono di Raffaella, che preannunciano quello che sarà poi presente in quello che andremo a leggere.

E non facile parlare di quella età dove un amico diventa un nemico, dove chi ami pensi che ti tradisca.

Non è semplice entrare in un mondo di prime volte.

Raffaella lo fa in punta di piedi, con delicatezza racconta la storia di due ragazzi che combattono con i loro demoni.

E io non vedo l'ora di leggerlo quel finale, perché l'ultimo capitolo lascia tutto in sospeso, con quel dolore che infrange un cuore in mille pezzi come un bicchiere, troppo delicato per essere maneggiato da tutti.

 Complimenti alla Franceschini, al lavoro fatto sul testo, alla sua sensibilità, alla forza della sua scrittura, che sa trovare quelle parole che tante volte si cercano in un libro; come quando interpelli un oracolo e lui dona quella risposta al momento giusto nella situazione giusta; in attesa del secondo volume che concluderai la storia di Lisa e Thomas le cinque piume sono strameritate per un libro che sfiora l'anima come una melodia d'amore.

A presto












27 dicembre 2023

RECENSIONE: - "England’s Rose" - Estelle Hunt

 




TITOLO: England’s Rose

AUTORE: Estelle Hunt

GENERE: Age gap, Retelling de La bella e la bestia

TROPE DI RIFERIMENTO: first love, forced proximity, emotional scars

EDIZIONE: Self Publishing

FORMATO: e-Book e cartaceo

Un retelling de La bella e la bestia

La paura a volte è uno specchio che distorce la realtà


Isabel Lloyd è una delle ereditiere più facoltose del Regno Unito. Cresciuta lontano dai genitori, troppo occupati con i doveri imposti dal loro ruolo sociale per concederle le attenzioni di cui ha un disperato bisogno, non ha mai conosciuto la tenerezza e trova conforto soltanto nei libri e negli amati cavalli. La sua vita cambia all’improvviso quando, rimasta orfana, sarà costretta a vivere, fino al compimento della maggiore età, presso colui che la famiglia ha designato come suo tutore: Adam Ashdown, Conte di Warleigh. Adam non è solo un uomo misterioso e scostante, ma si mormora anche che abbia ucciso la moglie. Dalla morte di lei, vive recluso in un’oscura magione, reso folle dal dolore. Il giorno in cui Isabel varca i cancelli di Brighton Manor, i soli ad accoglierla sono i pochi domestici rimasti fedeli al conte. Con il trascorrere del tempo, aggirandosi per le stanze vuote e i silenziosi corridoi del maniero, la giovane inizierà a respirarne la cupa atmosfera e a intuire che vi sono celati dei segreti, sempre più conscia che una presenza la osserva, nascosta nell’ombra. Non ha mai provato tanta paura, eppure non si è mai sentita così viva. Viva al punto da infrangere l’unica regola che le è stata imposta, quella che le proibisce di varcare la soglia che conduce all’ala ovest. Ciò che vi troverà è un uomo abbrutito dal tormento e dal rimorso che la respinge e la attrae al tempo stesso. Sarà Isabel a soccombere o la sua dolcezza riuscirà a riportare la luce nel tenebroso cuore del signore del castello?

C’era una volta…Così iniziano le favole, ma non tutte raccontano di principi bellissimi e principesse dolci, mansuete e sempre con il sorriso sulle labbra…

C’era una volta… un uomo che aveva perso tutto, e non parlo della ricchezza, ma del cuore e dell’anima…

C’era una volta… una ragazzina che non aveva mai conosciuto l’amore dei genitori, ricca, ma sola e chiusa in un dolore che si traduce nella malinconia che vela i suoi occhi...

C’era una volta… la Bella e la Bestia.

Mi fermo sempre un attimo quando chiudo un libro che regala emozioni, mi fermo perché cerco di capire come fare arrivare al lettore ciò che il romanzo lascia.

Estelle Hunt la conoscevo, da prima di diventare blogger, avevo letto le sue storie che si ambientavano in tempi lontani, li dove l’amore non nasceva sempre per un sentimento, ma per riparare a una situazione economica disastrosa.

Ho amato quelle storie dove vivevi in un'altra epoca, e il sorriso è spuntato sulle labbra nel capire che, per questa favola, lei ha usato i discendenti di quei personaggi che tanto mi avevano fatto sognare.

Un retelling che trasla alla perfezione una favola alla modernità.

Un intreccio di dolore, quello di un uomo che porta sul volto ciò che lo rende una bestia, quello che lo ha nascosto agli occhi del mondo.

Lui il Conte di Warleigh, che veste come uno stalliere, che vive recluso fra le campagne inglesi, lontano da quella società che tanto lo decantava per poi gioire della sua caduta.

Lei Isabel Lloyd, con i suoi capelli rossi, con lo sguardo smarrito, ma fiero come quella donna che un tempo ha calpestato le stesse terre, Philippa Hardy.

Due anime spezzate si riconoscono, si vedono in mezzo a ciò che le circonda, individuano un dolore che anche se di diversa origine, li segna, con cicatrici visibili o meno che lacerano il cuore.

Lui la Bestia e lei la Bella che riesce a intrufolarsi nelle pieghe di un’anima spenta, fra i meandri di un castello abbandonato a sé stesso come il suo padrone.

Lei è la rosa che potrà appassire o dar vita alle sue sorelle, tingendo di colori un prato ormai ingiallito dal tempo.

Estelle Hunt ti rapisce nella narrazione dei suoi romanzi, descrive quei particolari rendendoti partecipe della storia. 

Una storia che non vede solo coinvolti Adam e Isabel, ma tutti quei personaggi che rendono il quadro completo e che ti rimandano alla fiaba originale, ma che non cambia il senso della morale: per amare gli altri bisogna prima amare sé stessi, curare quelle ferite e accettare quella mano che ci viene tesa da chi soffre, ma tenta di curare il dolore dell’altro, portando luce lì dove c’erano le tenebre.

Ho paragonato questo romanzo a un giorno: l’alba vede i suoi protagonisti innocenti, pieni di aspettative. Le ore del giorno hanno teso loro insidie che li hanno portati a cambiare il cuore, rendendo oscura un’anima. Quando il cielo si è coperto di stelle, Adam e Isabel hanno imparato a conoscersi, conoscere sé stessi, capire e capirsi, fino alla mezzanotte, che completa la giornata e li lega inevitabilmente con quel doppio filo che è il destino, scritto chissà proprio da quel loro primo incontro, quando un uomo che si credeva felice tendeva la mano a una bambina, la vedeva nell’indifferenza degli altri.

Estelle Hunt non delude nemmeno questa volta, e ti porta a sognare su una versione dark di una favola che vede e ti fa comprendere che, le vere Bestie non sono quelle con cicatrici che li rendono ripugnanti. Le vere Bestie sono quelle che indossano una maschera di perfezione, ma che hanno anima e cuore sterili. I complimenti vanno all’autrice per aver creato una storia nella storia, e per aver dato vita a dei personaggi che nelle loro imperfezioni risultano perfetti.

A presto  










23 dicembre 2023

RECENSIONE: - "Paura di Scegliere (Montgomery Series Vol. 3)" - di Gioia De Bonis

 






TITOLO: Paura di Scegliere – Vol. 3

AUTRICE: Gioia De Bonis

SERIE: Montgomery Series

GENERE: Contemporary romance

CATEGORIA: Mistery Romance

SETTING: Dallas, Texas

TROPE: Cop Romance

AUTOCONCLUSIVO

DISPONIBILE SU: Amazon

EDITORE: Self publishing

FORMATI & PREZZI: Ebook €2,99 – Cartaceo flessibile  - Gratis con KU


Mi chiamo Graham Texas Montgomery e anni fa ho scelto di voler essere fedele a me stesso e di proteggere ciò che amo, ma non è sempre così facile, perché spesso ho paura di fare troppo, di essere troppo, di volere troppo.

Ho cercato di dividere, così, la mia vita privata da quella lavorativa e la cosa ha funzionato, almeno fino a quando non è tornata lei a incasinarle entrambe.

Mi chiamo Delilah Smithson e tutto ciò che avevo, tutto ciò che ero, è svanito nell'attimo in cui mio fratello è morto.

Non so come farò ad andare avanti, ora che tutti pensano che Thom fosse un criminale, tutti, persino lui, Tex .

Dovrò cercare da sola la verità, anche se ciò significherà infilarsi in un mondo dove tutto è il contrario di tutto… persino l'amore.

Siamo due anime simili che credono di essere diverse, che hanno un modo tutto loro per parlarsi, con la paura di scegliere a guidarci.

Siamo Delilah e Tex e questa è la nostra storia.



Terzo fratello della serie Montgomery, arriva finalmente Tex. 

Lui che si è fatto amare fin dal primo volume, quello attento, che non si perdona quell’ unico errore che ancora pesa come un macigno. 

Lui che è la spalla di tutti, quello che entra ed esce della chat, perché non accetta che le sue sorelline possano guardare o parlare in determinati termini di un uomo. 

Lui è la sua doppia natura: quella che ama un uomo, ma anche una donna, quella che crede nella giustizia e lo spinge a portare fiero quel distintivo fino a che… il mondo crolla e il passato torna prepotente nei panni di quella che lui ha visto bambina, per poi scomparire… Delilah è quel quella vita fatta di cicatrici, vittima di una madre che non hai capito la parola amore…cicatrici lenite da un fratello che non fa in tempo a dire addio: Thom.

Tex e Lialh e quel loro modo di comunicare, di respingersi per poi amarsi, loro e quella madrina che è Gioia de Bonis che ha creato due personaggi, che parlano, che vivi e vedi. 

Gioia e Tex così simile a lei, perché io l’ho vista nascosta in quelle battute, in quel modo di affrontare tutto con un sorriso.

 Il terzo volume della serie Montgomery lo chiudi con un sorriso, per quel qualcosa di rimandato più e più volte (non voglio fare spoiler) per quella famiglia ingombrante ma presente, per la mano di una scrittrice che come le precedenti non ci regala solo un pezzo di sé, ma anche l’affetto che la lega alle altre scrittrici, e lo senti perché chi l’ha preceduta ha messo cosi tanto amore in Tex che tu lo adoravi ancor prima di conoscerlo, così come Gioia che non ha trascurato quelle sorelle che sono il tallone d’Achille del suo personaggio, non quello amico – Duncan-  con cui Graham ha formato una coppia simile a Starsky e Hutch. 

Un mix di emozioni quello che ci regala la de Bonis, fra tutte quell’ilarità propria del personaggio che diventa tua perché è impossibile leggere Gioia e non finire con il ridere.

 Ed è quello che ci vuole per staccare la spina e la testa quando i pensieri l’affollano, e per questo il grazie va all’autrice che ha confermato la sua bravura, con un linguaggio scorrevole, con quel doppio PoV ricco di sentimenti, anche se contrastanti, ma che conduco tutti a una parola: amore, fatto di seconde possibilità. 

Amore verso una famiglia che sempre è comunque è al fianco di chi ha bisogno.

 Amore verso un amico che diventa spalla quando il mondo crolla, e io non vedo l’ora di leggerlo quell’ultimo volume che concluderà una serie che sicuramente si contraddistingue per il forte legame che c’è fra le autrici.

A presto 







 



20 dicembre 2023

RECENSIONE: - "Amore per principianti" - di Sara Del Signore

 



Titoli: Amore per principianti
Autore: Sara Del Signore
Editore: ‎Independently published
Data pubblicazione: 27 novembre 2023
Genere: Commedia Romantica, Christmas Romance
Pagine: ‎341 pagine
Cartaceo: 12,99 euro
Ebook: 2,99 euro
Kindle Unlimited: disponibile



Jane Perez è una stacanovista in gonnella che ama vivere la sua vita con rigore e metodicità, al punto d’avere un pratico vademecum persino per trovare l’amore. Da anni aspira a diventare la direttrice del Wingram Hotel a Times Square, ma per il momento è confinata nel ruolo di assistente di direzione tuttofare.
La grande occasione le arriva a Natale, quando il suo capo la spedisce, per le feste, sul cocuzzolo di una montagna.
Ad Aspen, ridente località sciistica per ricconi e snob, dovrà avviare la nuova lussuosa struttura della loro catena alberghiera. Se farà un buon lavoro, potrà tornare a Manhattan con la promozione in tasca. Peccato che lei detesti la montagna e il caos del Natale.
Tra tormente di neve, blackout e cene di beneficenza, Jane dovrà risolvere mille e un problema per accontentare i suoi esigenti e capricciosi clienti.
Tra questi, Colin Kingsbury, rampollo di un grande impero societario. Bello, affascinante quanto allergico a ogni tipo di relazione, ha un segreto che cela gelosamente dietro la sua identità.
Arrivato da New York con lo scopo di testare la nuova struttura alberghiera, e valutarne il potenziale per una futura acquisizione, è pronto a dare a Jane del filo da torcere per ottenere ciò che vuole.
Riusciranno i due a scoprire che, oltre le apparenze, condividono gli stessi ideali?


La protagonista, Jane Perez, viene invitata come supervisore temporaneo presso una nuova struttura appena aperta dalla catena per cui lavora in attesa che arrivi il direttore. Jane accetta nella speranza che il suo operato le possa fruttare una promozione, parte per Aspen sebbene non ne sia entusiasta dal momento che le è di umili origini e Aspen è un luogo “da ricchi”.

Jane è una donna che sa controllarsi moltissimo nelle relazioni con gli altri per cui non cede ai nervi tanto facilmente e questo fa di lei un’eccellente problem solver, così anche quando avrà a che fare con il riccone di turno, Colin, l’altro protagonista che arriva all’albergo dove lavora Jane per valutarlo per l’acquisizione, saprà bene come tenergli testa.

Il rapporto tra Jane e Colin è burrascoso: Colin è abituato a donne che cascano immediatamente ai suoi piedi, ma Jane sembra immune alla sua bellezza e ai suoi soldi.

È presente il tema della differenza di ceto sociale a cui è ancorata Jane con il suo pregiudizio travestito dalla consapevolezza che sono due mondi assolutamente agli antipodi: “«Non sposerò mai un uomo ricco» (…) «Che idiozia giudicare una persona dal patrimonio e non dai gesti»”, la farà riflettere la signora Bouman. E Colin è sì ricco, ma è anche di buon cuore e darà prova di ciò, complice una serata di beneficenza e un pittore la cui identità è assolutamente sconosciuta.

Dicevo dei personaggi: eccellente la figura della signora Bouman: elegante, sofisticata, a tratti snob, è solo una donna sola che diventerà una giusta consigliera per Jane quando le cose si complicheranno; perfetto nel suo essere pettegolo quanto odioso il signor Turnell, responsabile dell’albergo.

È una lettura semplice, godibile e piacevole.







Recensione: - Se scappi è un problema- di Isabella Vinci



Titolo: Se scappi è un problema

 Autore: Isabella Vinci

 Editore: More Stories

 Genere: Contemporary romance 

Serie: P.S. Agency volume 2

Data di pubblicazione: 16/11/23

Formato: Ebook € 2,99 copertina flessibile €12,99


Dal loro magico incontro sono passati due anni. Due anni interi da quei tre giorni di passione e meraviglia che hanno fatto breccia nel cuore di Maximilian O'Brian; che si è ritrovato di colpo innamorato di una sconosciuta.

 Sì, perché lei, la sua "signora dei numeri" non gli ha voluto neppure rivelare il suo nome. E sebbene Max sia un genio dei computer, quando lei è sparita non è riuscito più a trovarne traccia.

 Finché, inaspettatamente, lei ricompare nella sua vita. Non più la sconosciuta signora dei numeri, ma Arianna, collega di sua sorella Stella alla famosa P.S. Agency.

 Rivedersi è una tempesta di emozioni per entrambi. Tra loro sono fulmini e saette difficili da domare, così come quella passione che non si è mai sopita.

 Tra accesi battibecchi dissertazioni nerd e calcoli delle probabilità, per conto della P.S.

 Agency saranno costretti a viaggiare per il mondo in una missione che li porterà tra città storiche e panorami mozzafiato; in situazioni in cui sarà difficile per entrambi non perdere di vista gli obiettivi e, soprattutto, il loro cuore.

 Ma se per Arianna fuggire è uno stile di vita, qualcosa che ha imparato a fare se vuole salvarsi, Max O'Brien non è tipo che si arrende facilmente, soprattutto se in gioco c'è la sua felicità.


Due anni per perdersi, per imprimersi nella testa ogni momento passato insieme… Due anni per cercare negli occhi di un'altra i suoi…

 Due anni per sentirsi a metà, perché quando incontri l’altra parte di te lo senti, e quello che ti lascia addosso è un marchio invisibile, ma concreto.

Due anni che si annullano nel momento in cui Max la rivede, lei la sua signora dei numeri, quella che calcola le probabilità su ogni evento, la ritrova dove meno se lo aspetta.

Ed è così facile innamorarsi di un libro, come del suo personaggio; perché quando un’autrice scrive con l’anima lo senti, lo avverti negli occhi di un uomo affascinante, di un personaggio magnifico.

 Max e Arianna, un viaggio che tocca diverse città, il riscoprirsi per poi lasciarsi, per poi scappare, perché quando non si ama se stessi è difficile cedere un pezzo di cuore a un altro, ma diventa semplice baciare un uomo che si veste da Gandalf il grigio, che stringe a sé una guerriera che veste alla marinaretta, padrona del fuoco e del suo cuore.

Questo romanzo è stato una montagna russa continua.

 L’autrice ha un linguaggio così semplice e scorrevole che ti ritrovi nel libro, accanto a due metà della stessa mela, spettatrice di quel disegno che riporta sempre lì due anime destinate a stare insieme, perché è facile perdere cuore e testa per qualcuno che sussurra:

 “Se potessi imbottigliare un secondo, sarebbe questo”,

perché c’è un pezzo dell’autrice quando scrive:

 “Il fantasy è per chi osa ancora credere e sognare a occhi aperti e per questo non ho mai chiesto scusa”.

La vedi la passione che ci mette nel raccontare una storia dove un uomo diventa quello dei tuoi sogni; di una dolcezza disarmante Max.

Attento, premuroso, bello come un eroe della Marvel, e lei Arianna fragile, chiusa in un passato e in quelle paure che la portano lontano, a scappare da chi il cuore glielo offre, senza chiedere nulla in cambio.

In parecchi momenti mi sono dovuta fermare, a prendere un respiro, a strofinare gli occhi, per parole e frasi che toccano l’anima.

Lo sapete che scrivo poco della trama, amo andare oltre ciò che una storia racconta, e qui posso dirvi che l’autrice merita: per come scrive, per come narra questa meravigliosa storia, per quei momenti di buio che diventano luce quando due labbra si sfiorano, certezza su quelle promesse pronunciate e mantenute, stupore in quella lista di cose da fare per dimostrare agli altri e sé stessa che si può cambiare.

Cambiamento, paura di amare, sentimenti, questo è altro è presente in un romanzo che mi ha fatto sognare, e all’autrice vanno i miei complimenti, per aver reso semplice una storia complicata, per non essersi persa in descrizioni futili che allontanano il lettore dal senso del libro, per quelle emozioni incise nelle pagine , in quel PoV non sempre alternato che ti porta a soffrire, a ridere ad assistere a scaramucce che sono il preludio di un amore che non è solo verso l’altro, ma in primis verso se stessi.

Sono andata a recuperare tutti i libri di Isabella Vinci, perché la sua scrittura parla direttamente al cuore. Anche in questo momento mentre scrivo la recensione, gli occhi sono lucidi, perché quando leggi qualcosa di bello è difficile dimenticarlo, anche quando sfogli l’ultima pagina, e le cinque piume diventano solo un simbolo, perché il romanzo ne vale molte, molte di più.

A presto




 





 


 

18 dicembre 2023

REVIEW PARTY: - "L'Anticupido" - di Cassidy O'Toole

 



Titolo: L’Anticupido

Autore: Cassidy O’Toole

Editore: O.D.E. Edizioni

Genere: Contemporary romance

Trope: #Humorromance #Datinggame #Friendstolove #Soulmate

Pov: 1 persona

Prezzo ebook: € 2.99

Prezzo cartaceo: da definire

Data pubblicazione: 13 dicembre

Pagine: 320

Serie: no Autoconclusivo: sì


Sfortunata in amore e con una lunga lista di ex alle spalle, Skyler continua a sperare nel principe, che sia azzurro, rosso, giallo o verde non importa. L'importante è che sia qualcuno capace di rubarle almeno metà del suo cuore.

Si rifugia nei siti d'incontri e in un bizzarro locale, ma colleziona solo appuntamenti disastrosi e imbarazzanti.

Tra una delusione e l'altra, Skyler affida le sue avventure e i suoi pensieri a un blog che ben presto diventa un punto di riferimento per le anime disilluse e un capro espiatorio per gli sfortunati in amore. Perché Skyler sembra avere una maledizione addosso e sembra capace di trasmetterla a tutti i suoi lettori.

"Il cavallo bianco sopra cui siede il tuo principe azzurro, dimenticalo, diverrà un asino ricurvo.

Il bouquet che sogni di lanciare, dimenticalo, diverrà un cuore infranto da schivare.

La fantastica bocca del tuo amato, dimenticala, diverrà un cucchiaino colmo di gelato."

Cosa accade quando Cupido diventa il tuo peggior nemico trasformando in cenere ogni tua relazione?


Skyler Harper, la protagonista, è sveglia, sa il fatto suo ed è una donna libera e intelligente… è anche una donna che non ha ancora trovato la sua metà, pur cercandola anche se nelle persone sbagliate: “Non so cosa non vada nella mia vita, probabile che il problema sia io”. La sua sfortuna in amore l’ha portata a dichiarare guerra aperta a Cupido e ad aprire un blog, l’Anticupido, dove si mette a nudo forte del fatto che la sua identità sia sconosciuta a tutti: “il blog mi aiuta tanto, sfogarmi sotto copertura è il modo migliore di sentirmi il più vicina possibile alla libertà delle emozioni”. Purtroppo, chi legge il blog dell’Anticupido sembra essere colpito da un sortilegio, lo stesso che ha colpito Skyler: non riuscire a trovare l’anima gemella ed essere votato alla sfortuna in amore, ecco perché Skyler-Anticupido nel blog si sente in dovere di avvisare i suoi lettori della maledizione che li colpirà. Ciononostante il suo blog è molto seguito. Ormai disillusa, Skyler salta da un uomo a un altro, oserei dire a volte anche per noia o abitudine, ma dentro di lei una piccola parte spera ancora che Cupido le centri il cuore, perché “l’amore è un bisogno primario (…) è esserci sempre, è speranza e disperazione. È rabbia e odio. È sognare, felicità e sofferenza (…). Non c’è scampo, non si può vivere senza. Siamo a conoscenza del dolore che potrebbe darci e lo rincorriamo anche se abbiamo il timore di ferirci”. È presente in lei la determinazione a mostrarsi con la scorza dura, ma in realtà vorrebbe far pace con Cupido e deporre le armi una volta per tutte: “sono maledettamente stanca di prendermi in giro. Continuo a rincorrere l’amore, ma (…) devo fermarmi”. E poi la svolta: Cupido scocca la sua freccia e Skyler comprende, finalmente, che “non c’è nessun sortilegio (…) Certe persone sono più fortunate di altre in amore”, tutto qui.

L’alternanza tra il pov in prima persona di Skyler e gli articoli che scrive sul blog in veste di Anticupido, ci mostra quante fragilità, nel privato, possa avere una donna nonostante in pubblico si mostri forte e determinata; inoltre grazie all’espediente dei pensieri scritti sul blog l’autrice, per bocca della protagonista, parla di certi argomenti-tabù legati alla sfera del sesso o del rapporto tra uomo e donna. Il che è un pregio, a mio parere, del romanzo che ci offre anche e soprattutto una storia intelligente, frizzante e non scontata.

Attraenti anche i coprotagonisti Drake e Johnny; devo dire che, pur se hanno avuto spazio marginale perché giustamente non richiesto di più dalla storia, ho adorato comunque lo spaccato dell’insolita famiglia di Skyler: le zie e la madre sono state un vero spasso anche se per poche righe!









16 dicembre 2023

EVENTO "UN NATALE DI LIBRI" : - INTERVISTA A FABIO IULIANO

 





Salve Anime Belle, per l'evento "Un Natale di libri" organizzato da 

"LCS - Ultime dai libri" 

vi presentiamo la  nostra intervista all'autore Fabio Iuliano



Ciao, Fabio, benvenuto su Emozioni Imperfette! Per cominciare, ci puoi raccontare un po' di te?

Ciao Flavia e grazie per l’ospitalità. Sono un insegnante, giornalista e padre di due meravigliosi ragazzi, Federico ed Elena. Amo esplorare le mie passioni come se fossi un "turista", soprattutto quando si tratta di musica, sport e viaggi. La musica è una presenza costante nella mia vita e la integro in ogni aspetto delle mie attività, che sia la scrittura, l'insegnamento o il giornalismo. Non sono un fanatico degli sport in generale, ma pratico triathlon e corsa di resistenza. Nelle sfide che affronto, cerco sempre di rispettare la regola zen che dice "never hasten your pace - mai affrettare il passo". Le corse endurance, specialmente le maratone, mi insegnano a stringere i denti fino al traguardo, ignorando le crisi e andando avanti. È per questo che sulla mia bio ho fatto scrivere "Lucky loser", ispirandomi alla canzone di Beck. Questa espressione racchiude il concetto di affrontare le sfide con determinazione e mindset positivo, anche quando le cose sembrano andare storte.


Come è nato il tuo romanzo "Oceans"?

Inizialmente avevo in mente di scrivere racconti di viaggio dedicati a luoghi che hanno un significato speciale per me: Parigi, dove ho vissuto per circa un anno; Swansea, dove ho trascorso l'Erasmus; Roma, che in qualche modo considero "casa"; e Lisbona, il luogo da cui avevo preso l'ispirazione per il progetto. Tuttavia, le restrizioni legate al Covid hanno stravolto i piani. Mentre stavo pianificando il mio viaggio a Swansea, ho preso la decisione di unire questi quattro scritti distinti in un'unica storia. Per farlo avevo bisogno di un protagonista. Così sono andato a ripescare Simone, personaggio che era già comparso in "Lithium 48", il mio libro precedente (Aurora Edizioni). Sia chiaro, questo libro non è affatto un sequel.


Quanto è stato difficile portarlo a termine?

Ci ho messo un po’ e ho chiesto anche a delle persone a me vicine di collaborare, a partire da Giuseppe Tomei, autore e operatore culturale e alle insegnanti Debora Vesce e Rosamaria Lisi. Nel libro ci sono anche i loro “credits”.


Che sensazione si prova dopo aver scritto un libro?

Una gran bella sensazione, soprattutto dopo aver viaggiato mentalmente e fisicamente nei luoghi evocati.


Nella scelta dei personaggi ti sei ispirato a qualcuno?

Quello che racconto in “Lithium 48” è ispirato a un fatto realmente accaduto. Al fine di preservare l'anonimato del protagonista, ho attribuito a Simone molte caratteristiche della mia stessa identità, a cominciare dai gusti musicali. Gli altri personaggi fanno parte del mio bagaglio di conoscenze, spesso legate a Lisbona, Parigi o Roma. A parte Rick che è un alter ego del batterista del mio gruppo. A parte “lei”, la protagonista femminile di Oceans sulla cui identità non mi sbilancio.


Cosa significa per te scrivere?

Apprezzo una grande differenza tra la scrittura giornalistica (scrivo molto e quotidianamente) e la scrittura creativa in cui si lavora sulla singola parola.


Quali sono i tuoi autori di riferimento?

Potrei tirarne in ballo uno per ogni decade del secolo scorso, a partire dai miei (più o meno) conterranei Ennio Flaiano e John Fante. Ma il discorso si può allargare a J.D. Salinger, Oscar Wilde, Herman Melville, Camilo José Cela. Parlando di poesia, William Blake, Federico García Lorca, Pablo Neruda, Leonard Cohen.


Che tipo di lettore sei e quale è il tuo genere preferito?

Nel periodo di scrittura ho letto con grande curiosità “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov e mi sono chiesto: “Come mai non l’ho fatto prima?”. Sicuramente mi affascina leggere reportage, racconti di viaggio ma anche distopia con George Orwell e Aldous Huxley. Amo la carta ma trovo molto comodi gli e-book e gli audiolibri che ascolto mentre corro.


Infine, nel ringraziarti per la disponibilità, l'ultima domanda: quali sono i tuoi progetti per il futuro? 

Per ora non saprei. Intanto, mi piace portare in giro, chitarra alla mano (Siae permettendo) il mio Oceans. Sto lavorando su un libro che prevede la trascrizione di 24 itinerari tra musica e viaggio, insieme alle professoresse Valeria Valeri e Antonella Finucci. Vogliamo fare una specie di "Radio di carta". Chissà, poi, fra qualche tempo, mi piacerebbe tornare sui passi di Lithium, a Parigi.



Intervista a cura di