Tra le vie di una Torino oscura, un’antica magia risvegliata dal dolore intreccia i destini di due ragazzi come fili di un acchiappasogni.
Leonardo ha diciotto anni e divide le sue giornate tra studio, lavoro part-time e la passione per la musica. La morte improvvisa del padre travolge ogni aspetto della sua vita, soprattutto tra le mura domestiche, dove sua madre Sibilla si lascia andare ogni giorno di più, affidandosi a ciarlatani e sedicenti medium alla ricerca disperata di un modo per riparlare con il marito.
Nella stessa scuola di Leonardo, isolata e derisa da tutti, Cheyenne tenta di entrare nella cerchia delle compagne alla moda, e per farlo rinnega le sue origini native americane e qualsiasi legame abbia con la nonna, Mimi, una sciamana in grado di mettere in comunicazione i vivi con i defunti attraverso un antico acchiappasogni.
Appena Sibilla, al funerale del marito, incontra Mimi, le due si accordano per una seduta. Leonardo, impaurito da tutto il denaro che la madre sta sperperando, si oppone, ma di fronte al suo dolore decide di accompagnarla all’appuntamento, strappandole la promessa che sarà l’ultimo.
Ma quando Sibilla e Mimi spariscono all’improvviso davanti ai suoi occhi increduli, Leonardo dovrà vincere lo scetticismo e affrontare i suoi demoni interiori, fino a mettere in gioco la sua anima in una battaglia contro una potente entità oscura emersa dalla trama dell’acchiappasogni, decisa a richiamare a sé le anime di tutti i viventi e a condannarle a una fine di eterna sofferenza.
Mentre il confine tra il mondo dei vivi e dei morti si assottiglia sempre di più, riuscirà Leonardo a non farsi sopraffare dal volere della strega? E Cheyenne si riconnetterà con le sue origini, accettando il ruolo al quale la nonna le assicura di essere sempre stata destinata?
Bentrovate Anime Belle, altra lettura dedicata al
mondo del Fantasy e questa volta andiamo a toccare una cultura che sa di tempi
passati.
Quella dove l’uomo rispettava la natura e ne traeva
potere.
Gli Indiani d’America sono un popolo affascinante e,
per chi come me ama tutte le loro leggende, questo libro rappresenta un piccolo
capolavoro.
Faccio una premessa, sono molto contenta di leggere
sempre più autori emergenti con potenziali che nulla hanno da invidiare alle big
del settore.
Gaia Masotti è una di queste; affascinante il suo modo
di raccontare una storia che trova nel dolore e nel suo risanamento la chiave
per uscire dal buio.
Perché quando si ama qualcuno e lo si perde il rischio
di cadere nelle tenebre è altro, ecco perché il Grande Spirito, Dio o qualsiasi
entità che ha dato origine alla vita, consegna a determinati individui dei doni,
atti a lenire le ferite di chi ha perso e non riesce più a vivere.
Mimi una
sciamana che aiuta chi non riesce a uscire dal dolore, Mimi e la sua eredità
lasciata a una nipote, Cheyenne, che non l’ha chiesta, ma che ne porta il marchio:
una piuma come quelle che compongo le ali di un’aquila, come quelle che
scivolano da un oggetto che io ho trovato sempre affascinante: L’acchiappasogni.
Cheyenne e Leonardo, che vive chiuso nel vuoto lasciato
dalla perdita di un padre e cerca sua volta di colmare quello di una madre, che
non vuole abbondare il ricordo di chi ha amato.
Loro, quattro anime unite dalla scomparsa, dalla sofferenza,
dalla speranza.
Loro e un mondo che va al di là dei sogni, che vede le
sue radici nella Torino nera contrapposta alla bianca, terra di misteri e
magie.
Bravissima l’autrice a intessere una trama che
congiunge i vari punti esattamente come i piccoli nodi che compongono la rete
dell’acchiappasogni.
Mi sono emozionata in molti momenti durante la lettura;
una lettura fluida senza intoppi, raccontata, semplice e al contempo articolata
che converge li dove tutto può iniziare e finire, amore, speranza e audacia.
Come quello di una ragazzina che affronta il male impersonato
in una strega che si nutre di dolore.
Come un giovane che con le unghie e con i denti lotta
per un’anima da salvare.
Ormai sapete che non mi soffermo sulla forma di uno
scritto (a questo non si può dir davvero nulla), ma amo l’essenza delle parole
che compongono un libro è questo è stato bello e emozionante.
Una corsa per capire come muoversi in mondo diviso fra
due realtà, con il supporto di un piccolo Grimorio che porta impressa la
storia, l’esperienza e le radici di una cultura che crede nella rinascita dello
spirito.
Perché niente muore mai veramente, tutto si rigenera,
rinasce, e chi non c’è più lo si può ritrovare nel respiro del vento, in un
ramo di ciliegio, in un albero che fa da sostegno a chi tenta di far calmare il
cuore e l’anima.
Ricco di significati
fra cui quello su cui si regge l’intera storia: il dolore volente o nolente
farà sempre parte dalla vita, ma bisogna trovare il coraggio di affrontarlo, anche
se per farlo si deve dire addio a chi si ama, ma con il sorriso e con la
speranza che lì dove esiste la sofferenza ci sarà sempre qualcuno a tendere una
mano, ad asciugare le lacrime, perché in fondo l’amore è la cura a ogni male.
A presto
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