02 dicembre 2023

RECENSIONE: - "UNA VOCE NELLA NEBBIA" - di L. Costantini e L. Falconi




 Una voce nella nebbia
 Laura Costantini, Loredana Falcone
 Narrativa
 Edizioni Il Vento Antico
 Dicembre 2016
 cartaceo, ebook
 267
La famiglia Greenslade approda nella baia di Kenmare a caccia di petrolio. Americani di origine irlandese, il tycoon petrolifero Pierce, il nipote Garth e la figlia Tara pensano che nulla vada lasciato al caso. L’impatto con Cathach, piccolo paese sul mare e dominato dal castello che i Greenslade hanno acquistato, sarà devastante per le loro certezze, fin dagli incontri con Eibhlin e Seasamh O’Caroean. La prima è la giovane non vedente che vive nel bosco ed è creduta una strega dai paesani, il secondo è il medico del posto, amante della pesca e delle antiche credenze celtiche.
Un incrocio di vite, un vortice che tutti affronteranno con esiti diversi. Ci sarà chi perderà la vita e chi invece ne acquisterà una nuova. Ma tutti, perfino la stessa Eibhlin, impareranno che le cose accadono, se le desideri veramente.

Romanzo vincitore del premio speciale "Team" Amarganta 2017


Una voce nella nebbia, romanzo scritto a quattro mani dalle autrici Costantini e Falcone, ha come protagonista una ricca famiglia americana, i Greenslade, che da Chicago si trasferisce in Irlanda in cerca di giacimenti di petrolio. Ed ecco la prima protagonista del libro: l’Irlanda che si erge in tutta la sua selvaggia e incantata bellezza con le sue credenze magiche e le tradizioni popolari che influenzano (e sviano) le menti della gente… è talmente pregna la narrazione dell’antica cultura irlandese, che leggendo dimentichi che il romanzo sia ambientato nei giorni nostri.

A immergerci in questa ambientazione a tratti fatata ci aiuta un personaggio singolare: Eibhlin, la giovane cieca che abita in una casetta nel bosco in comunione con madre Natura, e per questo è detta “la strega” dal popolo bigotto che la caccia perché creduta creatura demoniaca, salvo poi cercarla per i suoi infallibili “rimedi”; con questa figura è introdotto il tema importante dell’emarginazione sociale: chi è diverso dalla “gente normale”, viene additato e, peggio, anche sottoposto al linciaggio.

Il tema dell’emarginazione è presente anche con un’altra figura importante: Tara Greenslade, la figlia del capostipite, Pierce. È una donna libera, apparentemente sa ciò che vuole e se lo prende, compresi gli uomini che seduce in quantità, al punto che il padre stesso la apostrofa con i peggiori epiteti, emarginandola dal suo amore… ma davvero Tara è così sfrontata? Nasce con questa figura un’analisi introspettiva della donna non indifferente: Tara è una figlia che ha sempre sofferto per la disattenzione del padre e per essersi resa conto di essere solo un mezzo per lui per arricchirsi ulteriormente tramite un sontuoso matrimonio… che lei manda in aria per ripicca e, ciononostante, non ne è felice: “suo padre l’aveva resa una donna infelice che, fino a quel momento, non aveva fatto altro che gettarsi via. (…) piangeva sui sogni che erano svaniti, sull’amore che non aveva trovato, sull’incomprensione e il disprezzo che suo padre le dimostrava, sul sontuoso matrimonio in un vaporoso abito bianco che non avrebbe avuto, su una vita che le appariva inutile". Tara ha “addosso l’odore dell’infelicità”, come dice Eibhlin.

Sebbene siano più di spessore i personaggi femminili, un altro personaggio di rilevanza è quello del dottor Seasamh O' Caroean, con il suo desiderio di paternità, la sua solidità, sebbene parziale e legata ai pregiudizi, ma tutto sommato un brav’uomo su cui poter fare affidamento.

Non mancano il mistero legato a morti ambigue che destano congetture su cause portentose e l’amore, seppure non sdolcinato, ma fortemente ragionato nella considerazione di diverse e varie sfaccettature.








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