29 luglio 2022

RECENSIONE: - "ROSSO DI FIAMMA DANZANTE" - di Fabrizia Scorzoni





 Autore: Fabrizia Scorzoni
Genere: Narrativa
Editore: LINEA edizioni
Anno di Pubblicazione: Febbraio 2022
Lunghezza: 144 Pagine
Prezzo di listino: 13.00 €


Dopo l’abbandono da parte della moglie, Orazio si è ritrovato a crescere un figlio ora diventato un adolescente ribelle. I capelli rossi di Flora si confondono nella sua mente con le rose rosse che cerca di dipingere con scarsi risultati e lo spingono a iscriversi a un corso di tecniche di seduzione.


La vita, da quando è stato lasciato dalla moglie sette anni prima, ha reso Orazio rassegnato e fragile, incapace di gestire i rapporti con “l’altro” sia esso si tratti di un figlio adolescente ribelle e con una dipendenza da alcol, sia si tratti di una donna verso cui prova attrazione come Flora, la fioraia. Chiuso in un lavoro che non ama, il programmatore, si lascia vivere guardando insoddisfatto la propria vita scorrere senza stimoli. Unico piacere: la pittura cui si dedica da sempre da autodidatta.

Orazio a un certo punto si trova come intrappolato in un vicolo cieco da cui desidera fuggire. L’occasione gli arriva dalla decisione di frequentare un corso di seduzione. Lui stesso sulle prime non ci crede e, proprio sul punto di suonare il campanello, vorrebbe fuggire via, ma la curiosità vince. Fulvio, la guida alle tecniche di seduzione, insegna ai suoi allievi quanto sia importante “l’atteggiamento”, generando in Orazio ammirazione e invidia nello stesso momento. “Schiena dritta. Spalle in fuori. Teste alte. (…) La sottomissione non è seducente (…), la debolezza non è seducente (…)”, recita Fulvio invitando gli allievi a sperimentare “su campo” le caratteristiche fondamentali del maschio alfa. È quello che Orazio mette in pratica con alcune donne raccattando figure barbine una dietro l’altra le quali, più che sicuro e seducente, lo mostrano una caricatura di se stesso e lui ne è, intelligentemente, consapevole.

Ma se quest’atteggiamento sicuro “a testa alta” fosse applicato a ogni tipo di rapporto sociale? Ecco che tutto, visto e affrontato con un atteggiamento diverso, cambia (o cambia Orazio???) e il protagonista finalmente sa trovare le parole per consolare, ritrovare e offrire il giusto aiuto al figlio; per interagire con Flora; per dare una svolta migliore alla sua professione e non sentirsi più inadeguato.

È un libro sulle fragilità dell’uomo odierno che l’autrice ha scelto di scrivere in pov maschile e in prima persona immedesimandosi in Orazio; un libro intelligente e ironico su quanto siano diventati ormai difficili i rapporti umani a prescindere dalla loro tipologia.




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