19 luglio 2022

RECENSIONE: - "Il mondo di Viola - favole per bambini dai 5 ai 99 anni - di Laura Magnanego

 



Titolo: Il mondo di Viola – Favole per bambini da 5 a 99 anni

Autore: Laura Magnanego

Editore: Brè Edizioni

Pagine: 88

In ebook solo su Amazon a 2,99€ anche in KU

In carta a 10€ nelle principali librerie online e fisiche

Genere: narrativa di formazione per tutti

Link Amazon: 

In vendita dal 9 aprile 2022



Alzi la mano chi non ha mai dovuto rispondere alle domande imbarazzanti dei propri bimbi. Mamma, che cos’è l’amore? Babbo, cos’è il tempo? Cosa vuol dire fare una promessa? Cos’è... la morte? E via andare. Nessuno, vero? Beh, ci sono tre modi di affrontare la questione. Il primo è eludere la domanda: lo capirai quando sarai grande. Il secondo, impelagarsi in improbabili tentativi di risposta, col risultato che i vostri figli inizieranno a nutrire seri dubbi sulle vostre facoltà mentali. Il terzo, ed è il migliore, è fare un viaggio nel mondo di Viola. Conoscerete Morfeo, Verdino, Ivan, Virgilio, Biondino e molti altri, ma soprattutto resterete incantati nell’ascoltare le loro storie. Troverete non soltanto le risposte migliori per i nostri figli, che diventano un promemoria per noi adulti, per il bambino che vive in eterno dentro tutti noi, ma una leggerezza profonda e poetica che vi conquisterà, lettori di ogni età. E se poi, nel lasciare il mondo di Viola, qualcuno avrà il rammarico di non poter più leggere altre storie come queste, stia pur sereno: stanno arrivando!

Quante domande ci pongono i bambini? Tante, tantissime, a volte scomode e difficili, altre anche imbarazzanti, ma non si può non rispondere e “Il mondo di Viola” ne è una prova: le favole raccolte in questo libro si alternano con il dialogo fra madre e figlia con lo scopo, da parte dell’autrice, di dare la risposta più soddisfacente possibile alle domande della propria bambina. Non è un’impresa da nulla se le domande che la piccola Viola pone sono “impegnative”: “Mamma, cosa vuol dire perder tempo?”; “Mamma, cosa vuol dire amore?”; “Mamma, le promesse si mantengono? (…) E se non si mantengono?”; “Mamma, a cosa servono le parole?”. Come ogni madre, anche l’autrice risponde come meglio può, inventando queste favole che diventano, quindi, anche lezione di vita, così spiega con dolcezza che non è la quantità del tempo ma la qualità che fa la differenza (L’Orologiaio); che le promesse si cerca di mantenerle sempre (La promessa); che le parole “sono indispensabili, esprimono le idee, le emozioni, insomma, sono molto importanti”. Come in tutte le favole, per spiegare questi concetti, l’autrice anima oggetti e personaggi fantastici ed ecco che troviamo una sirena, un albero parlante, le lettere dell’alfabeto che chiacchierano e pensano, i personaggi mitologici come Morfeo…

Ma in questa raccolta c’è di più: c’è “la” favola, la più importante. È la favola dentro le favole e che di esse si compone, è l’ennesimo atto d’amore di una madre verso la propria figlia, una madre che mobilita tutti i personaggi di tutte le favole da lei raccontate per omaggiare la nascita di Viola. Così ogni personaggio, riportandoci alla memoria le fate della “Bella addormentata nel bosco”, porterà il suo dono migliore alla piccola e, infine, entrando a far parte lei stessa dei personaggi, anche l’autrice, in qualità di Fata Madrina, le consegnerà la chiave di un “Mondo migliore.

Stilisticamente, a mio avviso, l’autrice ha prodotto una piccola grande perla nella parte finale quando la situazione si ribalta con la favola che si compone delle altre favole (che quindi acquistano un ulteriore significato oltre a quello visto prima singolarmente) e lei stessa diviene personaggio nel ruolo di Fata Madrina, o almeno così io ho avuto il piacere di voler interpretare sulla scia di una sua frase rivolta alla figlia: “quando ti guardo mi accorgo che sei tutto il mondo, il migliore che potessi immaginare”.







Nessun commento:

Posta un commento