14 novembre 2023

RECENSIONE: - "Qualcosa di Malvagio – Profezia" - di Mauro Mollo Garbero

 



Qualcosa di Malvagio – Profezia

di Mauro Mollo Garbero

Pag. 226 – brossura

Genere: Weird/Urban fantasy


Editore: Horti di Giano Edizioni




Alle porte del 2000, il detective dell’FBI Alex Reed viene invitato dal nobiluomo Auguste De Montadon a far visita al suo capezzale. L’agente è assegnato dal Federal Bureau ad una sorta di dipartimento in stile X-Files, che era gestito precedentemente da suo fratello, da poco scomparso. La morte di Candice — la figlia del magnate che Reed conosce da quando era bambino — e una serie di misteri inspiegabili che ruotano attorno alla donna, spingono l’anziano De Montadon a chiedere a Reed di indagare, come ultimo desiderio di un moribondo. Infatti, è convinto che dietro a tutto questo ci sia qualcuno di potente, in possesso di capacità sovrannaturali, i cui scopi sono collegati a un’antica profezia riportata nel Necronomicon, il terribile Libro del Morti di cui aveva parlato anche il Maestro di Providence. Un’indagine sulla linea di confine tra ufficiale e inammissibile, in una versione moderna dei Miti di Cthulhu, alla ricerca di una verità, in una lotta contro il tempo prima che la Profezia si manifesti con le sue terribili conseguenze, generando Qualcosa di Malvagio.



“Sette volte sette generazioni, la settima figlia avrà una settima figlia. Dopo sette volte sette generazioni, dalla settima figlia nascerà un figlio. Egli sarà l’eletto”

In punto di morte il Conte de Montadon manda a chiamare Alexander Reed.
Alexander e il fratello Chris erano amici d’infanzia della figlia del Conte, Candice, morta anni prima in un incidente stradale.

Oggi Alex è un Agente dell’FBI e de Montadon gli confessa di aver trascorso gli ultimi anni di vita alla spasmodica quanto inutile ricerca dei figli di Candice.
La vita della figlia è avvolta nel mistero, de Montadon è riuscito a scoprire solo pochi indizi, prima di venire fermato da un inquietante personaggio che, da lontano e con un solo gesto, gli ha causato un grave infarto.
Nonostante lo scetticismo iniziale, Alex non può fare altro che acconsentire alle volontà dell’amico di famiglia, supportato da un team di persone specializzate nello studio di sette e scienze occulte.

Antiche leggende e personaggi immortali, città magiche e riti propiziatori, fino alla scoperta di una maledizione che risale alla notte dei tempi: questo romanzo è avvincente, il ritmo è incalzante, l’occulto e il mistero ben definiti e narrati.

Chi scrive deve essere un lettore e lo stesso Mauro Mollo Garbero ammette di essere un cultore di King, di Tolkien, di Lovecraft.

E’ stato molto bravo a rievocare le atmosfere dei classici dell’horror e del mistero, scrivendo però un romanzo originale, dalla trama molto credibile e coinvolgente, assolutamente mai banale.

Un’ultima cosa: il finale è da brivido.










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