Titolo:
Autore: Angelica Romanin
Genere: Contemporary romance (Trope: hate to love, second chance)
Editore: Self Publishing
Data pubblicazione: 21 ottobre 2023
Autoconclusivo
Numero pagine: 252 circa
Formato: Ebook € 0,99 – Cartaceo: Copertina flessibile € 12,00
Elysia è nata a Itaca, in una notte di tempesta. Ama il profumo della pioggia, guardare le stelle, e sogna il grande amore. Quell’amore che dicono esista solo nelle favole, ma al quale si ostina a credere perché, dopotutto, ha solo quindici anni e tutta una vita davanti per dimostrare che si sbagliano.
Certi amori tornano solo per ferire.
Certi amori sono impossibili da dimenticare.
Certi amori sono destinati a compiersi, nonostante tutto.
Credo che le tre frasi sopra, siano abbastanza esaustive su ciò che può contenere un romanzo che nulla a che vedere con la classica storia d'amore. Se dovessi definire il nuovo libro della Romanin con una parola userei: infinito.
Come quel simbolo che non ha interruzioni, diventa una linea che
si unisce in punto dove tutto converge, inizio e fine per poi ripartire in una
storia che chiede seconde possibilità.
Non parto mai dall'epilogo in una recensione, ma questo è degno di
una nota di merito perchè è su quella parte che si comprende la vera essenza
del romanzo.
Elysia, Malik e lo splendido paesaggio di Itaca. Lì dove il mito e
la leggenda sono impresse su ogni roccia o granello di sabbia, lì dove Ulisse
ha regnato con la sua amata Penelope. Lui che lasciò Itaca, per scoprire il
mondo per poi ritornare, affrontando mille e mille ostacoli...
Ulisse e Penelope, un po’ come Elysa e Malike e quel Déjà-vu...
Déjà-vu, quello strano fenomeno psichico che ti dà la sensazione
di aver visto un’immagine o vissuto un avvenimento; io lo riconduco a quel
senso estremo che possiede ogni essere umano che lo rende per un attimo
veggente, o forse è un semplice messaggio che il cuore manda al cervello quando
vuole avvisarlo che, chi farà parte della tua vita, sta per arrivare.
Intensa la Romanin in questa storia, magnifica nelle descrizioni
di quei sentimenti che oscillano dall'odio all'amore, alla depressione, alla
felicità. Un disegno destinato a compiersi, perchè io non credo nel destino ma
in quel pezzo di carta che ci viene consegnato alla nascita insieme a una
matita e una gomma, atta a cancellare o modificare una linea che può avvicinare
o allontanare due persone. La crescita dei due personaggi è stata evidente, da adolescenti
le ritroviamo adulti, maturi, con le loro cicatrici e insicurezze che derivano
proprio da un amore che sembra mettersi in pausa nel tempo, per poi riprendere velocemente
a ogni incontro, che sia dopo cinque, dieci anni. Tutto torna... anche il
battito di un cuore che sembra non funzionare più, lontano da lui o da lei...
È la prima volta che leggo qualcosa di questa portata. L' autrice
ha dimostrato un ingegno nella creazione della storia che non è da tutti. Ha
ripercorso quel mito a cui sono legata profondamente, e che ho celebrato io
stessa in un mio romanzo. Il filo rosso che lega due persone oltre il tempo,
oltre lo stesso spazio, perchè le anime gemelle sono sempre destinate a
incontrarsi e a rincontrarsi, a incastrarsi per formare quell'unico essere da
cui derivano, e non importa il tempo che impiegheranno in questa ricerca. Il
momento arriverà chiudendo un cerchio che si piega nelle forme dell'infinito.
Amo scrivere più recensioni che romanzi, ormai è un dato di fatto, e vorrei
davvero che al lettore arrivasse ciò che ha lasciato a me questo libro. Ho
dovuto prendere un bel respiro quando ho chiuso il Kindle, mettere in ordine le
idee perchè la Romanin nel suo scritto è stata come la tempesta che tanto ama
Elysa. Lei è il suo Malike, mi lasciano un sorriso e una lacrima, ma anche la
soddisfazione per aver letto qualcosa di unico, per come è strutturato e per la
storia che racconta, non ha precedenti. Spero solo che chi lo legga capisca
cosa c'è al di là di un amore, che non è lascia e prendi, ma solo un
incontrarsi e amarsi in qualsiasi momento.
A presto
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