28 novembre 2023

Recensione:- Déjà-vu: Una im-perfetta storia d’amore - di Angelica Romanin

 



Titolo: Déjà-vu: Una im-perfetta storia d’amore 

Autore: Angelica Romanin 

Genere: Contemporary romance (Trope: hate to love, second chance)

Editore: Self Publishing

Data pubblicazione: 21 ottobre 2023

Autoconclusivo 

Numero pagine: 252 circa

Formato: Ebook € 0,99 – Cartaceo: Copertina flessibile € 12,00

Elysia è nata a Itaca, in una notte di tempesta. Ama il profumo della pioggia, guardare le stelle, e sogna il grande amore. Quell’amore che dicono esista solo nelle favole, ma al quale si ostina a credere perché, dopotutto, ha solo quindici anni e tutta una vita davanti per dimostrare che si sbagliano.

Malik, vent’anni, non sa se l’amore esiste; per capirlo deve prima ritrovare se stesso.
Per questo è partito per Itaca, per stare solo, riflettere e decidere che fare della propria vita.
Non aveva calcolato di incontrare sulla sua strada una sfacciata adolescente in vena di romanticherie. Così come non immaginava che quel bacio, dato più che altro per togliersela di torno, l’avrebbe legato profondamente a lei.
“Ritornerai da me, mio Ulisse?” Una stupida domanda fatta da un’ingenua ragazzina. Eppure, l’anno seguente eccolo di nuovo là, su quella spiaggia a sperare d’incontrarla.

Sembra l’inizio di una bella favola, ma sarà davvero così?
Purtroppo non spetta a loro l’ultima parola: sulla grande scacchiera dell’universo è il destino che muove le pedine. E proprio come in una lunga partita a scacchi, le vite di Malik e Elysia si divideranno, per incrociarsi, di nuovo, dopo quattordici anni. Ma che accade quando scopri che il tuo amore più grande è diventato anche il tuo peggior nemico?


Certi amori tornano solo per ferire.

Certi amori sono impossibili da dimenticare.

Certi amori sono destinati a compiersi, nonostante tutto.

 Credo che le tre frasi sopra, siano abbastanza esaustive su ciò che può contenere un romanzo che nulla a che vedere con la classica storia d'amore. Se dovessi definire il nuovo libro della Romanin con una parola userei: infinito.

Come quel simbolo che non ha interruzioni, diventa una linea che si unisce in punto dove tutto converge, inizio e fine per poi ripartire in una storia che chiede seconde possibilità.

Non parto mai dall'epilogo in una recensione, ma questo è degno di una nota di merito perchè è su quella parte che si comprende la vera essenza del romanzo.

Elysia, Malik e lo splendido paesaggio di Itaca. Lì dove il mito e la leggenda sono impresse su ogni roccia o granello di sabbia, lì dove Ulisse ha regnato con la sua amata Penelope. Lui che lasciò Itaca, per scoprire il mondo per poi ritornare, affrontando mille e mille ostacoli...

Ulisse e Penelope, un po’ come Elysa e Malike e quel Déjà-vu...

Déjà-vu, quello strano fenomeno psichico che ti dà la sensazione di aver visto un’immagine o vissuto un avvenimento; io lo riconduco a quel senso estremo che possiede ogni essere umano che lo rende per un attimo veggente, o forse è un semplice messaggio che il cuore manda al cervello quando vuole avvisarlo che, chi farà parte della tua vita, sta per arrivare.

Intensa la Romanin in questa storia, magnifica nelle descrizioni di quei sentimenti che oscillano dall'odio all'amore, alla depressione, alla felicità. Un disegno destinato a compiersi, perchè io non credo nel destino ma in quel pezzo di carta che ci viene consegnato alla nascita insieme a una matita e una gomma, atta a cancellare o modificare una linea che può avvicinare o allontanare due persone. La crescita dei due personaggi è stata evidente, da adolescenti le ritroviamo adulti, maturi, con le loro cicatrici e insicurezze che derivano proprio da un amore che sembra mettersi in pausa nel tempo, per poi riprendere velocemente a ogni incontro, che sia dopo cinque, dieci anni. Tutto torna... anche il battito di un cuore che sembra non funzionare più, lontano da lui o da lei...

È la prima volta che leggo qualcosa di questa portata. L' autrice ha dimostrato un ingegno nella creazione della storia che non è da tutti. Ha ripercorso quel mito a cui sono legata profondamente, e che ho celebrato io stessa in un mio romanzo. Il filo rosso che lega due persone oltre il tempo, oltre lo stesso spazio, perchè le anime gemelle sono sempre destinate a incontrarsi e a rincontrarsi, a incastrarsi per formare quell'unico essere da cui derivano, e non importa il tempo che impiegheranno in questa ricerca. Il momento arriverà chiudendo un cerchio che si piega nelle forme dell'infinito. Amo scrivere più recensioni che romanzi, ormai è un dato di fatto, e vorrei davvero che al lettore arrivasse ciò che ha lasciato a me questo libro. Ho dovuto prendere un bel respiro quando ho chiuso il Kindle, mettere in ordine le idee perchè la Romanin nel suo scritto è stata come la tempesta che tanto ama Elysa. Lei è il suo Malike, mi lasciano un sorriso e una lacrima, ma anche la soddisfazione per aver letto qualcosa di unico, per come è strutturato e per la storia che racconta, non ha precedenti. Spero solo che chi lo legga capisca cosa c'è al di là di un amore, che non è lascia e prendi, ma solo un incontrarsi e amarsi in qualsiasi momento.

A presto

 






Nessun commento:

Posta un commento