Un gruppo pittoresco di quattro bambini che si isolano anche dagli altri. Tutti con un quoziente intellettuale al di sopra della media. Anche i genitori divennero amici e quasi ogni fine settimana si incontravano per farli stare insieme.
Quattro ragazzi che sembrano diversi tra loro, ma con un filo invisibile che li lega, si conoscono all'asilo, diventano inseparabili fino al giorno in cui le famiglie di Edoardo, Annalisa e Rosa non cambiano città.
Dopo la loro separazione, il tempo passava e piano piano Lorenzo, rimasto solo con la sua malinconia e i ricordi dei suoi amici, dimenticò questo brutto episodio dell'addio ai suoi amici che l'ha segnato profondamente.
Coincidenza? Destino? O un pizzico di fortuna, dopo nove anni le loro strade si incrociano di nuovo.
Nel complesso il libro mi è piaciuto molto. Ho trovato lo stile dello scrittore fluido, pulito e coinvolgente. La trama è ben costruita e tiene il ritmo fino alla fine, alternando i punti di vista dei quattro personaggi principali. Ho potuto così, immedesimarmi nelle loro emozioni, nelle loro paure, nelle loro speranze. Il romanzo è ricco di colpi di scena, di momenti romantici, di scene d’azione.
Molte volte tra di loro c'è un atmosfera mistica, con qualche ombra che ogni tanto li tormenta, il filo che li unisce arriva fino alle loro aure, e proprio alla fine si capirà come il destino ha tessuto le loro vite per un determinato motivo, dandoci un indizio per il prossimo volume, perché la loro storia e avventura è solo all'inizio.
È un libro che consiglio a tutti coloro che amano le storie avvincenti e i personaggi indimenticabili.
Nessun commento:
Posta un commento