Titolo: Come in un romance
Autrice: Martina Schiavo
Genere: Commedia romantica
Pubblicazione: Self su Amazon
Data di uscita: 23 giugno 2025
Numero pagine: 350\400
Trope principali: Hate to love, Brother’s best
friend, Forced proximity, Grumpy\Sunshine,
Slow burn, He falls first and harder.
Mi presento: sono Cloe Ricci, nata e vissuta a Roma, e a 30 anni appena compiuti non avrei mai creduto che i miei sogni potessero avverarsi. Invece mi sono ritrovata con un libro in vetta alle classifiche!
Ma credete veramente che tutto possa andare così liscio? Se come me siete lettori, sapete che ciò è impossibile.
Infatti, come se l'universo dovesse equilibrare tutta questa fortuna con un po' di sana sfiga, ho scoperto che sono l'amante del mio amico speciale, Federico, quello che da cinque anni a questa parte mi ripete che non vuole relazioni serie. In più, per aggiungere un po' di brio, la casa editrice con la quale ho pubblicato ha ricevuto una denuncia per plagio. E questo potrebbe sembravi il peggio, ma vi assicuro che non lo è. Nono, il peggio sta nel fatto che per uscire da questa situazione del cazz.. Emm Spiacevole, devo collaborare con il peggior stronzo di tutta Roma: Giuliano Serafini.
Un avvocato arrogante, presuntuoso e pieno di sé che detesto da quando ne ho memoria, perché sì siamo amici di famiglia ed è l'odioso fratello maggiore del mio migliore amico.
Ma secondo voi, in quanti modi può finire questa storia?
Non avevo mai letto questa autrice, e mi sono divertita tanto nel farlo.
La Schiavo ci porta nel nostro mondo, ci presenta la protagonista di questo romance come una di noi, una di quelle che ha un grande sogno nel cassetto, divenire una scrittrice affermata. Ma Cloe Ricci non è solo questo.
È imbranata, ha una vita sentimentale incasinata e un migliore amico che vorremmo avere un po' tutte noi.
Uno di quelli che non ti abbandona, che diventa la mano che tende un fazzoletto quando piangi, le braccia che ti circondano quando ti senti solo, chi ti fa uscire dalla tana quando non vuoi vedere nessuno: Elias e le sue battute, il suo umorismo e un fratello maggiore di troppo.
Giuliano Serafini. Avvocato di professione ha tenuto praticamente in braccio Cloe quando è nata, l’ha vista cambiare, ha tentato di odiarla e si è odiato per quel sentimento che riteneva sbagliato ma, ahimè, al cuore non si comanda.
Fra case editrici, fiere, vacanze e una folle che mette su denunce inesistenti, Cloe e Giuliano ci porteranno in un mondo che noi autrici conosciamo benissimo.
Un mondo fatto di storie e personaggi che sussurrano alla tua testa e tu stai lì davanti a un Pc con un bicchierone di caffè a mettere nero su bianco una nuova storia, che può essere la tua, perché diciamocelo noi scrittrici lasciamo sempre un po' di noi nei nostri romanzo. Poi sta alle lettrici capire cosa.
Mi sono divertita e tanto, ho riso con Cloe mi sono emozionata con Giuliano, per quella maschera che tende a indossare davanti alla sua piccoletta.
I dialoghi sono stati perfetti così come il cotesto in cui tutti si muovono.
L’emozione di partecipare al SalTo l’ho avvertita anche io.
Insomma, tutto perfetto ma, c’è un ma, che mi ha fatto storcere un po’ il naso.
Ovviamente è una mia impressione personale.
Quando mi sono trovata davanti ai POV di Giuliano mi sono risultati come… staccati. Come se l’arco narrativo fosse andato un attimo perso.
Non capisco questa scelta, Giuliano è un personaggio, sempre a mio dire, che andava vissuto in parallelo con Cloe, proprio perché i suoi sentimenti erano forti, nascosti ma potenti.
Resta una mia opinione, ma in qualche modo ha alterato la percezione della lettura.
Immaginate la fine di una strada, bene la ritenete conclusa, poi arriva quel bivio e tu lo prendi.
Ma devi tornare indietro per ricordare dove hai visto quel cartello, dove hai incontrato l’ostacolo.
Ecco questa è stata la sensazione, il fare quasi fatica a collocare le scene vissute da entrambi e dove, almeno in un caso, la stessa Cloe non è stata partecipe.
Comunque, rimane un romanzo molto bello e auguro un grande in bocca al lupo a Martina perché merita di essere letta e, vista la stagione, un romanzo leggero e comico potrebbe essere l’ideale sotto l’ombrellone.
A presto
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