14 gennaio 2021

RECENSIONE: - "Una giornata storta" - di Eleonora Ippolito




Titolo: Una giornata storta
Autore: Eleonora Ippolito
Data di pubblicazione:30/11/2020
Genere: Chick-lit, narrativa femminile
Pagine: 298 
Editore:Officina Milena
In vendita in eBook e cartaceo
ma è presente anche sugli altri store
Prezzo eBook € 3,99 Prezzo cartaceo €14,25


La trentenne Michela tende a intimorire il prossimo con il suo look dark, il carattere deciso e la tendenza a dire sempre quello che pensa, ma il suo modo di fare è un meccanismo di difesa. Da anni si porta dietro un segreto che le crea disagio e, qualche volta, la fa sprofondare nell’ansia. Preferirebbe farsi tagliare la lingua piuttosto che ammetterlo, ma il senso di abbandono la accompagna da fin troppo tempo, ormai. Sotto il suo essere scontrosa e aggressiva, pronta ad azzannare chiunque intralci il suo cammino, si nasconde una fragilità che non è disposta a riconoscere. Intraprenderà, però, un percorso di rinascita e accettazione grazie a una giornata storta. Ma sì, avete capito di che genere? Una di quelle dove nulla va come dovrebbe, dove si affrontano bufere senza ombrello e dove ci si scontra con le persone sbagliate. Ma poi, sono davvero sbagliate? E, se sono sbagliate, come mai Luca la attrae così tanto? Coinquilini fuori dal comune, uomini impossibili da comprendere, apparenze che crollano, scontri e riappacificazioni: ecco gli ingredienti di questa commedia romantica, ironica e frizzante.


Ampiamente descrittiva (ma non stucchevole) è una storia piacevole e scorrevole da leggere. mi è piaciuta perché in superficie mantiene i toni freschi tipici dei ventenni/trentenni pieni d’aspettative in un futuro ancora tutto da scrivere, ma un po’ più in profondità si scorgono quegli stessi personaggi consapevoli di quanto le esperienze fatte fino a quel momento li abbiano segnati profondamente.

La protagonista di “Una giornata storta” è Michela, una giovane donna ferita da quello che sembrava essere l’amore della sua vita. La delusione d’amore l’ha fatta arrivare alla conclusione che per non soffrire più si può vivere benissimo anche senza amore. Ma il destino dispone diversamente mettendo nel suo cammino Luca, un giovane scrittore. Potrebbe sembrare una storia d’amore qualunque, ma entrambi i personaggi hanno le anime segnate profondamente da un’esperienza di un amore sbagliato che non fa loro assaporare appieno questi nuovi sentimenti. Ma, c’è un ma! Non tutte le storie sono uguali, non è detto che debba andare per forza bene, ma nemmeno il contrario! Non è un buon motivo per tirarsi indietro a ciò che offre la vita: questo èp quello che sottolineano gli amici-coinquilini di Michela, Rosa e Bartolo, e anche l’amico di Luca, Riccardo.

Le figure degli amici le ho trovate fondamentali: ognuno a modo suo è un deus ex machina della storia d’amore complicata dei due giovani: sono loro che li spingono l’una verso l’altro. sono amici “solidi”, presenti e ben caratterizzati.

Nei temi trattati dall’autrice ho scorto un certo dualismo: l’amore è bello ma contemporaneamente brutto; anche l’amicizia risponde a questo canone per cui c’è sì l’amicizia vera, ma anche quella che ti pugnala alle spalle.

La domanda sembra essere: è possibile fidarsi ancora? La risposta non è semplice e pervade tutto il libro intessuto sì di risate e battute esilaranti “anti-maschio”, ma anche di pianti e struggimenti tipici delle giovani donne della vita reale: voglia di maternità e consapevolezza che l’orologio biologico va a prescindere da te; invidie e gelosie nel caotico mondo del lavoro…

Val la pena di combattere una continua “giornata storta”? Come dice la stessa Michela: “Sì, perché qualche volta (…) le giornate storte possono segnare la fine di qualcosa e l’inizio di un’altra. Un nuovo capitolo, una nuova pagina. Una nuova storia da vivere. A dispetto delle tempeste e di tutte le altre giornate difficili a venire. A dispetto di tutte quelle giornate storte che partono male e continuano malissimo”.





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