21 agosto 2024

RECENSIONE - "Shout At The Devil" - di Eugene Fitzherbert

 




David è disposto a tutto pur di portare i Dawn of Destruction al successo, anche a fare un patto con il diavolo. Con l’aiuto del suo migliore amico Johnny, vende la sua anima e quelle del resto della band per ottenere la vittoria del Music Heroes: il più importante contest musicale per gruppi emergenti.

Un incidente inaspettato però stravolgerà i suoi sogni di gloria e l’unico modo per risolvere la situazione sarà andare in missione per conto del Diavolo, cercare un’anima perduta e svelare i segreti più reconditi dell’inferno.

I Dawn of Destruction percorreranno strade pericolose, faranno incontri letali e affronteranno orrori indicibili. David dovrà ricorrere a tutte le sue forze per tenere unita la band, proteggere l’amicizia che lo lega a Roxy e Stefano, e gestire il suo primo amore. Nel mentre scoprirà quanto è alto il prezzo del successo e se davvero vale la pena pagarlo.

Una girandola di orrori e irriverenze shakerate con decibel di rock e una generosa dose di ironia dissacrante.



Oggi vi parlo di "Shout at the Devil", un romanzo che cattura l'essenza del rock, intrecciando elementi di horror, umorismo e urban fantasy. Eugene Fitzherbert, l'autore, ci porta in un viaggio attraverso gli anni '90, un'epoca definita da una cultura giovanile vibrante e una scena musicale in ebollizione.

Il protagonista, David, è un giovane ambizioso che, insieme alla sua band Dawn of Destruction, è disposto a tutto per raggiungere il successo, anche a stringere un patto con il diavolo. Questa premessa potrebbe sembrare familiare, ma Fitzherbert riesce a dare una nuova vita al mito, con una narrazione fresca e coinvolgente che mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine, senza annoiarmi mai.

I personaggi sono ben sviluppati, con le loro imperfezioni, rendendoli autentici, navigano tra prove e tribolazioni, scoprendo che il successo ha un prezzo, e a volte è più alto di quanto si possa immaginare. David, in particolare, è un protagonista complesso, il cui viaggio personale è tanto centrale quanto la trama principale. 
Le dinamiche interpersonali tra i membri della band aggiungono profondità al racconto, esplorando temi di amicizia, amore e lealtà. 

La narrazione è ricca di dettagli che riportano il lettore indietro nel tempo, con riferimenti culturali che evocano vividamente gli anni '90. 
La musica, gioca un ruolo cruciale nel libro, scandendo i capitoli e influenzando le vite dei personaggi. La selezione musicale, accuratamente scelta, non solo arricchisce la storia ma serve anche come colonna sonora immaginaria per le avventure della band.


Un romanzo che riecheggia con "decibel di rock e una generosa dose di ironia dissacrante".







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