romanzo storico-filosofico, biografia
Gilgamesh Edizioni
11 dicembre 2020
208
L’amore per la conoscenza del filosofo del Cogito passa anche attraverso gli occhi delle donne. Serve o locandiere, regine o ammaliatrici “professioniste”: ogni donna porta con sé un segreto che è all’origine del suo fascino peculiare, ma le cui implicazioni vanno ben al di là dell’attrazione fisica. Cartesio non solo lo sapeva, ma di questo segreto aveva anche scoperto la sede: per l’appunto, gli occhi. Occhi di velluto, occhi di ladra, occhi di gatta, occhi di nostalgia.
Sono molti gli occhi femminili su cui si concentra l’attenzione di Cartesio, e ogni paio d’occhi sembra scandire una stagione della sua vita. In questa biografia romanzata del grande francese ripercorriamo in parallelo le sue “avventure filosofiche” e quelle amorose, le dotte discussioni con Keplero e i pericolosi convegni notturni con la belle Odille, la rivelazione davanti allo specchio del Cogito ergo sum e il rapporto speciale tra l’anziano Descartes e la giovane “regina filosofa” Cristina di Svezia. Ne emerge un quadro assolutamente coerente del fondatore del pensiero moderno; un uomo la cui brama di conoscenza, che si declina nei modi più diversi, è sempre e comunque amore per la vita in ogni sua forma.
La vita e l’evolversi delle idee di Renè Descartes il grande filosofo e matematico seicentesco che ha rivoluzionato il modo di pensare dell’età moderna, sono riletti in questo piacevolissimo romanzo storico, attraverso i suoi incontri femminili. Gli occhi delle donne che Cartesio incontrerà durante la sua esistenza lo intrigheranno e aiuteranno a capire i segreti dell’animo non solo del gentil sesso ma anche e soprattutto del genere umano.
“Gli occhi delle donne avevano sempre incantato Renè. [… ]Gli occhi nelle cui pupille coglieva qualcosa dell’eterno segreto femminino. Lui gli occhi delle donne non li guardava solo. Li studiava. Li scrutava. Sapeva coglierne il bagliore più riposto. L’invito più sottile o il disinteresse più camuffato. Certo anche il resto degli attributi femminili, in tutta la loro gamma e sinuosità, non dispiaceva al filosofo. Ma gli occhi, oh, gli occhi erano per lui qualcosa di speciale.”
Nato in seno ad una nobile famigli francese nel 1596, fervente cattolico in un tempo in cui le guerre di religione devastarono l’Europa, la progressione della vita di Cartesio è raccontata qui, ripercorrendo gli incontri con le donne che furono importanti per lui. Dall’ostessa dagli “occhi di ladra” che lo inizierà all’amore, alla promessa e mai sposa Catrine De Rosay, “occhi di nostalgia”. Sino all’incontro sul finire della sua esistenza, con la regina Cristina di Svezia, “ occhi da Semiramide”, che lo volle alla sua corte come consigliere e precettore.
Tutto il romanzo è però incentrato su precisi e puntuali resoconti storici sia riguardo ai numerosi viaggi e illustri incontri nell’Europa del tempo, sia nella sostanza della ricerca della verità che Cartesio affronta mediando tra la meccanica del funzionamento della natura (matematica) e le rivelazioni divine (filosofia). Il dubbio e la chiarezza del pensiero, la difficoltà del discernimento tra reale e illusorio, lo faranno giungere infine al famoso assunto: “Cogito ergo sum”, “penso quindi sono”, poiché se i sensi possono anche esser ingannevoli, “chi pensa non può non esistere mentre pensa” .
“Dio è matematico e poeta. Non gioca mai alla carlona. Gioca d’azzardo, questo si, ma è un azzardo logico...”
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