
Titolo: Siamo nati tutti dallo stesso padre?
Autore: Eleonora Aldani
Genere: Fantascienza
Collana: Universo
Pagine: 212
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: 13,99 €
Data di uscita: 7 dicembre 2020
Può la verità a cui arriva Albert, dopo il susseguirsi di molti eventi al limite del credibile, essere solo il finale di una storia o è invece la risposta alla domanda:
“Esiste già una società aliena sulla Terra?”.
Scopritelo in questo avvincente romanzo dove i colpi di scena ritmano la trama rendendolo appassionante sino all’ultima pagina.
I
guai di Albert Lenati iniziano quando decide di prestare soccorso a
un’automobile in panne.
È
buio e piove a dirotto. Albert si avvicina al veicolo fermo sulla
carreggiata e scorge una coppia in difficoltà. La signora sta per
partorire e non c’è tempo per chiamare i soccorsi, Albert si
rimbocca le maniche e assiste la partoriente insieme al marito.
Ma
c’è qualcosa di strano.
L’auto
non si bagna sotto il temporale e il proprietario possiede il potere
della telepatia.
Dopo
aver appreso una sconcertante verità, Albert fugge prima che lo
strano individuo possa cancellargli la memoria.
È
l’inizio di una rocambolesca avventura.
Cinque
giorni frenetici in cui Albert, depositario di uno scomodo segreto,
vede la sua vita di tranquillo farmacista di paese andare a rotoli a
causa di strani fenomeni e circostanze misteriose che lo toccano da
vicino.
Sono
coincidenze? Oppure qualcuno sta tramando contro di lui?
Albert
affronta la situazione con straordinaria lucidità e non cede a
insicurezze, è un personaggio ben delineato anche se la sua
descrizione fisica arriva circa a metà libro.
L’ipotesi
di una civiltà aliena ben radicata sulla Terra, con proprie
organizzazioni segrete in campo politico e militare, mi incuriosisce
parecchio. Per questo motivo ho trovato il romanzo estremamente
interessante.
C’è
un intervento alieno alla base della nostra evoluzione?
Nulla
esclude che in età antica gli extraterrestri siano sbarcati sul
nostro pianeta trasmettendoci le loro sconfinate conoscenze, o che
abbiano agito sull’Homo herectus con una mescolanza di geni,
trasformandolo in Sapiens.
In
questo senso gli alieni diventano figure positive, gli angeli custodi
della razza umana.
Ma
è davvero cosi?
Albert
è costretto a riflettere su se stesso perché l’incontro con il
proprietario della vettura in panne ha affinato le sue percezioni e
l’ha “cambiato” in un modo che scoprirete leggendo il romanzo.
Molti
sono i personaggi che affiancano il protagonista.
Su
tutti la bella Laura, avvocato penalista che rimane invischiata suo
malgrado nelle vicende legate al destino del proprio assistito, di
cui è innamorata.
Ci
sono poi l’intraprendente giornalista Magdalene e l’esperta in
ufologia Atnela Grenoi, che vanta origini particolari.
Tra
morti misteriose, incidenti bizzarri e oggetti non identificati, non
ci si annoia.
Ho
apprezzato il modo in cui l’autrice è riuscita a mascherare gli
“indizi” spacciandoli per situazioni al limite dell’accettabile.
È
quello che succede anche nella realtà, quando si cerca di dare una
spiegazione razionale a fatti di difficile catalogazione. Perché a
volte è più facile fare finta di non vedere…
Il
romanzo alterna momenti adrenalinici ad altri più leggeri, legati
alla vita quotidiana di Albert, ai suoi sogni e ai ricordi del
passato.
Uno
in particolare, di cui non vi anticipo nulla, sarà decisivo per la
svolta finale.
La
lettura è scorrevole. Nulla è lasciato al caso, ogni indizio è
importante per la composizione del puzzle. I numerosi dialoghi donano
vivacità e ricoprono un ruolo fondamentale nella narrazione.
Ho
apprezzato che l’autrice abbia scelto di ambientare il romanzo in
Italia, ciò mi ha permesso di “entrare” nella storia con
maggiore coinvolgimento.
Il
finale è la ciliegina sulla torta di un romanzo che ho letto con
piacere.
