Oggi vi parlo di "Il lascito dei morti" degli autori Daniela Franceschi e Simone Valtorta. Il romanzo, ambientato nella suggestiva cornice della Provenza, tesse una trama avvincente che intreccia elementi di thriller psicologico e gotico, con echi di antiche maledizioni e segreti sepolti.
La protagonista è Vivienne, psicologa parigina, conosciuta già nel volume precedente. Questa volta si trova catapultata in un piccolo paese, Château Saint Gervais, dove l'apparente tranquillità nasconde un passato oscuro e inquietante. La sua indagine personale, per scoprire la vera causa della morte della cugina, si trasforma in un viaggio nel cuore di una comunità segnata da tragici eventi e da una presenza maligna che sembra aleggiare tra le antiche mura del villaggio.
Gli autori hanno dimostrato una notevole abilità nel creare personaggi complessi, la cui psiche viene esplorata con profondità e sensibilità. La narrazione, ricca di colpi di scena e di momenti di tensione, mantiene alta l'attenzione del lettore, conducendolo attraverso un labirinto di indizi e rivelazioni.
Ho apprezzato moltissimo l'ambientazione, descritta con minuzia di dettagli, contribuendo a creare un'atmosfera cupa e avvolgente, in cui il confine tra realtà e superstizione si fa sempre più labile. Altra nota positiva è lo stile di scrittura che ho trovato molto curato ed elegante senza mai annoiare.
Ho trovato il romanzo molto originale e cupo, tratta temi come l'ossessione, la follia e il peso del passato, invita a riflettere sulla natura umana e sui segreti che si celano dietro le apparenze.
Buona lettura!
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