25 marzo 2025

RECENSIONE - "Cuori su Tela" - di Stefania Bernardo

 




Titolo: Cuori su Tela

Autrice: Stefania Bernardo 

Genere: Historical Romance 

Caratteristiche e tropes:  Historical Romance;  Forbbiden Love;  

Avventura e intrighi;  Autoconclusivo

Serie: Amori e Lumi

Data di uscita:6 febbraio 2025 - versione digitale 15 febbraio 2025  versione cartacea

Versioni disponibili: ebook, cartaceo, Kindle Unlimited 
Pagine: 460 (circa) 

Prezzo: 2,99 € (Cartaceo 17,99) 

Londra, 1755

Lui ha un segreto capace di distruggere tutto. 

Lei, un cuore pronto a sfidarlo.

Lady Rosemary, l’ultima figlia del duca di Groundale, sogna di diventare  una pittrice famosa.
Determinata a migliorarsi, decide di sfidare ogni convenzione e  frequentare di nascosto le lezioni del

 celebre artista Diego de Moura.

C’è solo un problema: lui è un libertino dal fascino tormentato e irresistibile.

 Il confine tra allieva e maestro è destinato a cedere sotto i  colpi di un’attrazione a cui sembra  impossibile sottrarsi. 

Un sentimento  che si tramuterà in una passione proibita e pericolosa.
Diego, però, è giunto a Londra per inseguire una verità oscura, capace  di minacciare il loro legame appena nato e persino la sicurezza  dell’intera Gran Bretagna.

Tra sensuali provocazioni e sguardi rubati, tradimenti e complotti,  entrambi scopriranno che il cuore è una tela su cui l’amore può  intensificare le ombre o enfatizzare la luce.

Quando non so da dove partire in una recensione, vuol dire che il romanzo mi ha colpito talmente tanto da non riuscire a trovare le parole.
Non conoscevo la scrittura della Bernardo e … wow ne sono rimasta affascinata, così come mi ha attirato la storia di Lady Rosemary e Diego de Moura.

 In essa è racchiusa una delle cose che più amo: l'arte.
La bravura di un’autrice si vede non solo da come imposta la trama, da come da spessore ai personaggi, ai comprimari, a chi nei volumi precedenti è stato protagonista, è la cura dei particolari a fare la differenza.
Con la Bernardo mi sono trovata catapultata nella Londra del 1700 e, fra regole della buona società ed etichette da rispettare, troviamo una donna che cerca la libertà nell’arte.

Le sue mani dipingono ciò che gli occhi vedono.

I tratteggi del carboncino imbrattano la tela di lino, creano curve, disegni, danno forma a un viso che diventerà quello di Diego.

Diego e i suoi tormenti, le cicatrici ancora aperte, un pendente al collo che racchiude un passato su cui tenta di fare luce.

Diego e la sua arte, quel talento che porta i suoi quadri in tutti i salotti dei nobili, quella luce che si è spenta nei suoi occhi sovrastata da demoni che lo perseguitano di notte.

Eppure, lei è capace di fare tornare quella passione, quella voglia di fermare un momento attraverso un ritratto, attraverso colori che diventano vita.

Lady Rosemary e la sua vivacità che trasmette a chi le sta vicino, il suo stupore, la voglia di migliorarsi, quel sentimento che non ripudia, e che porta Diego a riemerge dalle ombre che per molto tempo lo hanno soffocato.
Uno stile quello della Bernardo, che cattura l’interesse del lettore fin da subito, complice la cura di quei particolari che da tanti vengono sottovalutati nella stesura di un romanzo.

 E tu sei lì a goderti come nasce un dipinto da una bozza, da linea bianche e nere che acquistano vita sotto l’occhio attento di quello che dovrebbe essere un maestro.

L’alchimia fra i due diventa palese, si sente attraverso quella parola che viene pronunciata come odio, ma che nasconde qualcosa di più grande.

L’amore accolto dall’ una e ripudiato dall’altro accecato dalla vendetta.
Fra inganni, bugie, rapimenti, fra meccanismi che tante volte erano in grado di annientare una persona, si scoprono verità che non sono prevedibili, giochi di potere che esulano dai sentimenti che un singolo uomo può provare.

 Lo foggiano nell’ odio, nel rancore che sfocia nella voglia di offendere per difendersi.

Di provocare ferite che l’amore tenta di lenire.

Intorno a questi due personaggi c’è la famiglia di Lady Rosemary, genitori e fratelli che si chiudono a preservare la piccola di casa, ed è forte il senso di protezione che hanno nei suoi confronti.

Ma difendere non vuole dire soffocare, si deve lasciare la libertà di scelta anche se quelle strade che si intraprendono sono tortuose, anche se il cuore tante volte dovrebbe tacere e fare parlare di più la ragione.

Ho chiuso il romanzo con gli occhi lucidi, sono tornata indietro nel tempo quando amavo sporcarmi le mani con carboncino e tempere, quando coglievo le essenze delle cose.

Perché l'arte è questo, ha la capacità di fare andare gli occhi oltre a ciò che un soggetto mostra.

Ne carpisci ogni singola ruga, movimento, sguardo.
E la Bernardo è stata brava anche a esporre l’anima di chi quei dipinti le crea.

 È stata spettacolare in tutto, dal prologo a un epilogo che chiude le vicende di questa famiglia.
Le cinque stelle sono strameritate per un’autrice che non conoscevo, ed è qui il problema.

Questi gioiellini, capita sempre più spesso, vengano oscurati da nomi più conosciuti.
Errore, l’ennesimo, che sta facendo l'editoria italiana che acquisterebbe, a mio dire, molto più credito se solo desse la giusta importanza a queste penne incredibili.


A presto!







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