11 marzo 2025

REVIEW TOUR - Musica per un giorno di pioggia - di Allyson Taylor

 



Titolo: Musica per un giorno di pioggia 

Autore: 
Allyson Taylor

Editore: self publishing

Genere: 
  Contemporary romance

Trope: music, emotional scars

Autoconclusivo - nuova edizione


Jewel Opal Stevens è una ragazza fortunata. 

A ventisette anni è già una paleontologa di successo, ha un fidanzato che la ama

 e con cui progetta una famiglia. 

Tutto sembra incanalato nella direzione giusta, e il futuro si prospetta 

prevedibile e luminoso. 

Poi, all’improvviso, arriva il buio. 

Un bicchiere di troppo, uno stop non rispettato 

e la vita di Jewel cambia per sempre. 

Costretta su una sedia a rotelle, Jewel si chiude in se stessa, 

distrugge tutti i suoi sogni, tutti i suoi progetti. 

Il dolore per la sua nuova condizione sembra invalicabile, senza via d’uscita. 

Fino all’arrivo di Chris. 

Chris non è il principe azzurro, Chris non vuole salvarla.

 È un talentuoso violoncellista in crisi, ed è troppo preso a risolvere i suoi casini, 

non ha tempo di occuparsi dei problemi di una ragazza scostante 

e taciturna in sedia a rotelle. 

Ma le circostanze li mettono alla prova, e presto si rendono conto di avere in comune molto più di quanto credano: il coraggio, la tenacia, la rabbia. 

E un’attrazione sempre più ingovernabile che li spinge l’uno verso l’altra.

 Una storia di resilienza e rinascita, un romanzo sulle seconde occasioni che la vita ci regala.


 


Leggere la Taylor significa vivere emozioni.

Avevo avuto modo di conoscerla già con The shadow in you e, quella storia, era stata piena di sentimenti che mi ero portata dietro per un bel po'.

In Musica per un giorno di pioggia, si affrontano tematiche molto delicate, come la disabilità.

È più facile da accettare, forse, quando una persona viene al mondo con un handicap che condizionerà la sua vita.

Ma, quando le viene tolto per un incidente, ciò che madre natura le aveva donato, tutto va in frantumi.

Si spezza, in mille cocci che è difficile da rimettere insieme.

Jewel aveva tutto ciò a cui si può aspirare, fino a quella notte dove le carte vengono rimescolate, dove quello che era certo diventa dubbio.

Solitudine è questo che chiede per riprendere quel barlume di anima che si è persa fra le lamiere.

Può darsi che sia tutto destino, io non l'ho mai vista così.

Non è il destino che ti fa entrare ubriaco in macchina, non quello che ti suggerisce di passare con il rosso.

A ogni azione corrisponde a una reazione, e il prezzo da pagare può essere minimo o di una portata tale da desiderare solo la morte.

I rapporti si spezzano, ciò che era amore diventa odio, intolleranza verso chi ha reso le giornate tranquille un inferno.

Ma, due anime spezzate, per motivi diversi, si riconoscono, leggono il dolore impresso negli occhi, uno dell'altra.

Jewel e Chris si scrutano, di sottecchi si studiano, tentano di capire cosa può unirli, ma Jewel non si accetta, non accetta di essere un peso, lei ormai non è abbastanza, la sua quotidianità non è quella di una persona normale.

Mi sono trovata catapultata nel mondo di chi lotta con la propria disabilità, di chi con le unghie e con i denti tenta di uscire dal baratro che l'ha risucchiata.

Ho visto con occhi la difficolta che comporta il dover dipendere, anche per scendere dal letto, da qualcuno.

È stato un romanzo credo unico nel suo genere, o almeno io non ne ho letto di tale portata.

Le scelte di Jewel mi hanno fatto riflettere, tentavo di capire il rifiuto verso Colton, verso il suo primo amore, la rabbia.

Poi ho ricordato... e sono arrivata alla conclusione che il passare dei gioni porta al perdono sì, ma non si riuscirà mai più a guardare come un tempo chi ti ha tolto qualcosa.

Sono quelle cicatrici che fanno male quando cambia il tempo.

Ti ricordano il dolore e cosa o chi l'ha provocato.

Una delle scene più emozionanti. è stato il momento in cui Chris ha parlato attraverso il suo strumento a Jewel.

Lì non ci sono menzogne, la musica ti conduce a quelle verità che tante volte gli occhi si rifiutano di guardare.

Un libro raccontato da Jewel è lei protagonista indiscussa, lei che parla delle sue giornate, dei sentimenti, delle lacrime che rimanda indietro.

Lei che sussurra alla sua solitudine, urla il suo dolore a una casa vuota, a mura che non potranno rispondere, a occhi che non potranno guardarla con compassione.

Emozioni, quelle che ha regalato la Taylor, che strisciano sottopelle, che ben ti fanno comprendere come nella vita diamo sempre tutto per scontato, e apprezziamo ciò che abbiamo quando ci viene tolto.

Ho sofferto con Jewel e mi sono emozionata con quell'epilogo che inizia come il prologo, ma raccontato da Chris e, attraverso di lui, ho visto solo quell'amore che non conosce barriere, non disabilità, ma solo qualcosa destinato a protrassi all'infinito

A presto




 





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