Titolo: FIRE BEATS -
Autrice: Giulia Ungarelli
Editore: Self Publishing
Genere: Romanzo rosa
Pagine: 400 circa
Formato: Ebook, copertina flessibile e rigida
Harvey Ward è un vigile del fuoco e ha due grandi passioni:
la musica, suona il basso e il violino elettrico negli Hangover, la band creata
con i suoi amici, e le donne con le quali ha solo avventure occasionali.
Violet Heine studia per diventare scenografa teatrale e vuole arrivare a Broadway.
Odia una sola cosa: gli uomini. Sono inaffidabili,
manipolatori e opportunisti, lo ha provato sulla propria pelle.
L'attrazione fisica è pari all'incompatibilità caratteriale, ma passano da estranei a promessi sposi nel giro di due incontri. Solo un matrimonio, infatti, potrà risolvere i loro problemi e tenere sepolti i segreti.
A una condizione però: niente sentimenti.
Facile, no?
E
siamo arrivati al quarto volume della The Hangover series.
A
presentare i suoi personaggi è Giulia Ungarelli.
Faccio
una piccola premessa, non avevo mai letto Giulia ma, dopo questo romanzo, la
voglia di scoprirla come autrice in altri generi è davvero tanta.
Come
al mio solito, prima di scrivere la recensione di un libro che mi ha colpito
particolarmente, mi prendo un attimo.
Ho
rimuginato tutta la notte su come parlarne, per evitare soprattutto lo spoiler,
visto che è un’anteprima del Fri 2025.
Posso
dire che mi ha lasciato… senza fiato?
E
finalmente mi sono trovata a pensare: una storia diversa.
Ma
partiamo da lui: Harvey Ward.
Lo
abbiamo conosciuto nei precedenti romanzi, descritto sapientemente dalle colleghe
di collection della Ungarelli.
Lo
ritroviamo qui come lo ricordavamo: un ego smisurato, la mania di rimanere
sempre a petto nudo, l’arroganza che è tipica dell’uomo che si sente bello, e
un sorriso mozzafiato che fa sciogliere anche le nonnine di novant’anni.
Ma
sarà davvero così?
Quante
volte ci imbattiamo in soggetti simili, e magari traiamo le nostre conclusioni, addossandogli anche epiteti per la spavalderia che mostra?
Harvey
Ward, vi dico signore, è un colpo al cuore.
Lui,
musicista e pompiere, che mette a rischio la sua vita per salvare quella degli
altri, che si accontenta della storia di una notte e non pensa a quella che può
costruirsi per un futuro.
Lui
è quell’istinto di protezione, che diventa impellente, dominate, quando i suoi
occhi si scontrano con altri che portano le sfumature del viola.
Lei:
Violet Heine.
Non
conosce l’amore, lo ripudia perché non ne ha ricevuto da chi avrebbe dovuto
dargliene.
A
muso duro affronta il mondo, e macchia la sua pelle di tatuaggi che
ripercorrono la sua vita.
Chimica
che si trasforma in attrazione fra i due che si trovano, per salvarsi a vicenda,
costretti in un matrimonio di facciata.
Tutto
cambia però quando le maschere cadono, quelle di Harvey e di Violet, e così due
persone si ritrovano a guardarsi con occhi diversi, a scoprire se stessi e l’altro.
Ed
è lì che le convinzioni si annullano, si frantumano in tanti piccoli pezzi, che
diventano ancora più minuti davanti alle verità nascose, taciute, perché quelle
verità hanno un significato: accettazione.
Harvey,
Violet e Giulia che ha reso la loro storia così avvincente e piena di
sentimenti che è stato difficile staccarmene.
Ne
ho letti e ne leggo di romanzi e, l’innovazione e le tematiche affrontate in
questo, non mi erano mai capitate.
Vita
reale che tante volte ignoriamo, ma chi quotidianamente l’affronta diviene un
attore che inscena un personaggio, che crolla miseramente quando si ritrova da
solo.
Le
dinamiche sono state tutte appropriate, i punti del romanzo hanno trovato tutti
una conclusione, nulla è stato lasciato al caso.
La
cura nei dialoghi, la personalità dei due protagonisti che diventano fuoco
quando sono vicini.
E
tu la senti la loro attrazione e insieme il dolore nelle loro parole, in quelle
frasi che contemplano un’altra vita da vivere liberi.
Brava
Giulia nel mantenere il punto centrale dell’intera serie; gli amici che
diventano famiglia, quelli che non ti abbandonano per i silenzi, ti guardano
male per le tue scelte, ma preferiscono tacere per farti capire gli errori
commessi.
Quelli
che accolgono il tuo di dolore e lo fanno proprio.
Fire
Beats, letteralmente battiti di fuoco, perché è questo che anima due cuori
quando intorno il mondo sembra crollare.
L’intero libro è stato un’altalena di emozioni, fino a quei capitoli finali, imprevedibili,
carichi di sentimenti, e lì dal riso al pianto il passo è stato brevissimo.
L’essenza
del romanzo è una: molte volte risulta più semplice apparire che essere con gli
altri; facile indossare maschere che nascondono ciò che realmente siamo. Ci si limita
a sorridere, quando dentro muori.
Ma,
l’amore, va oltre a quella cecità che imponiamo agli altri, ode il richiamo di
un’anima distrutta, lenisce e diventa cura.
Harvey
è cura per Violet, Violet lo è per Harvey.
E
in mezzo rimani tu, lettore, che ridi e ti commuovi con questi due personaggi
di un impatto emotivo potente.
Complimenti
Giulia, in attesa dell’ultimo volume della serie, le cinque piume sono strameritate,
con la promessa di andare a recupera tutti gli altri romanzi di un’autrice che
ti fa sentire i suoi scritti fin dentro l’anima.
A presto
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