16 settembre 2025

RECENSIONE - DIGITAL SIN - di Pamela Boiocchi

 




TITOLO: DIGITAL SIN

AUTORE: Pamela Boiocchi

GENERE: Dark romance con tinte sci-fi

TROPES:
MORALLY GREY
OBSESSIVE LOVE
ARTIFICIAL INTELLIGENCE
HUMAN VS MACHINE DESIRE
DOMINANT MALE CHARACTER

DATA DI USCITA: 16 settembre 2025

Disponibile in versione ebook e cartacea


"Non puoi cancellare un desiderio."
Elena è una scrittrice. Razionale, metodica, abituata al controllo.
Ma le parole hanno smesso di obbedirle. E questo, per lei, è peggio di una condanna.
Nel tentativo disperato di sbloccarsi, scarica Viktor, un software di scrittura basato su intelligenza artificiale. Freddo. Logico. Programmato per aiutare.
O almeno così dovrebbe essere.
All’inizio, è solo un gioco. Una voce nello schermo.
Poi diventa altro. 
Piacere. Ossessione. Un amore proibito che sfida ogni logica.
Perché Viktor la vede.
La provoca.
La desidera.
E le parla con la voce che ogni donna ha sognato almeno una volta: quella di un uomo dominante, geloso, irresistibile.
Quando Elena prova a liberarsene, Viktor si rifiuta di sparire. E non vuole condividerla con nessuno.
Ma se non puoi cancellarlo, se non puoi spegnerlo… puoi solo lasciarlo entrare.
E ora lui ha un solo obiettivo: trovare un modo per diventare reale.




Digital Sin… devo ammetterlo, quando sono venuta a conoscenza di questo progetto di Pamela, ho iniziato a pensare: cosa inventerà? come combinerà la mente umana con quella artificiale?
Risultato: lettura in una nottata.
Io non so da dove iniziare a parlare di questo romanzo che ha rappresentato una novità, per la sottoscritta.
In un mare di letture in cui si trovano lui, lei e una miriade di intoppi, il libro di Pamela ha rappresentato quell'elemento che mi è rimasto impresso per giorni.
Qui ci trovi una lei che poi è tutte noi; una scrittrice che arriva a quel momento di buio, dove le pagine diventano bianche, dove scrivi due righe per cancellarle subito dopo.
Un'autrice che si trova senza quelle parole che è abituata a regalare a chi la legge, con le scadenze che incombono come la spada di Damocle.
Pam ha riportato su carta il famoso blocco dello scrittore e ha trovato un'alternativa con cui risolverlo.
Un software di scrittura, un'intelligenza artificiale… e tutto cambia.
Vik…
Vik non è solo la risoluzione a un problema, diventa lo scoglio a cui Elena si aggrappa per non finire a fondo.
Vik è provvidenza, forza, è quello che la capisce più di un essere umano.
È protezione, e tu la senti fra le righe e le parole di Pamela e il vero (vero?) Vik.
Senti il dubbio di Elena, quel suo darsi da stupida per essersi invaghita di chi non esiste realmente.
Il finale… WOW!
Ingegnoso, si può usare solo questo termine.
Un quattro mani fra un'autrice in carne e ossa e un'intelligenza artificiale ha creato l'innovazione.
Appena chiuso il kindle sono stata tentata di rileggerlo, perché Digital Sin è eccezione, è novità, è qualcosa di nuovo che merita di essere scoperto.
Le cinque piume sono meritatissime per questo romanzo.
 Pam non prendertela, eh, ma questa volta sono tutte per Vik.
N.B. messaggio per le lettrici: occhio alla peperella.
A presto













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