Titolo: Ritorno a Wind Falls
Autore: Elizabeth Rose
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Trope: Small town – Hate to love – He falls first – Romantic suspense
Data pubblicazione: 9 luglio 2025
Autoconclusivo
Dopo nove anni, Aven Robards torna a Wind Falls per rimettere insieme i pezzi della sua vita.
È qui che è nata e cresciuta, e sa che potrebbe non essere la benvenuta ‒ soprattutto agli occhi di Wyatt Raydor ‒ ma non ha altro posto dove andare.
Wyatt non ha tempo per i sentimenti.
Dopo la morte dei genitori, si è fatto carico del ranch di famiglia e di sua sorella Daisy.
Quando Aven ricompare, riapre ferite mai del tutto rimarginate: lei è l’ultima persona che si aspetta di veder ritornare a Wind Falls.
È determinato a starle lontano, ma evitarla si rivela più difficile del previsto, soprattutto a causa dell’attrazione che inizia a provare per lei.
Quando il passato di Aven torna a tormentarla, Wyatt non resiste all’impulso di proteggerla, anche a rischio di perdere l’unica donna che si è reso conto di amare.
In un luogo dove tutto parla del passato, solo l’amore può essere salvezza. O condanna.
Bentrovate anime belle, altra
recensione, altra autrice che stimo.
Parliamo di Elizabeth Rose e dei suoi romanzi, che sono storie di vita vissuta
da chissà quante donne.
Donne che piangono, soffrono in silenzio, tremano eppure diventano guerriere.
Torna Elizabeth con un Contemporary che mi ha rubato un pezzo di cuore.
Benché adori i suoi romanzi storici, amo il contemporaneo e, soprattutto, la sua capacità di trattare determinati argomenti con una delicatezza straordinaria.
Wyatt e Aven mi hanno regalato tante emozioni, ho adorato il primo: un uomo che
ha rinunciato alla sua vita per rimanere accanto a una sorella rimasta orfana
troppo presto.
Wyatt e i suoi silenzi, il suo
essere burbero, il suo istinto di protezione che si estende a quella donna che
non ha colpe, ma che diventa capro espiatorio, perché l'odio e il rancore
diventano veleno che corrode il cuore, un cuore che si riveste di una corazza
per non soffrire.
Ma fra i due ho amato Aven: la sua fragilità e forza insieme, la sua voglia di
vivere e sopravvivere nonostante la vita le abbia tolto tutto. Aven e quel
mostro che insegue tante donne.
C'è chi si arrende, chi si
abbandona al proprio destino perché stanca di lottare, lei no.
Con le unghie e con i denti porta
avanti la battaglia per la sua dignità, per il suo essere donna. Vittima non
solo del mostro, ma anche di una giustizia che dovrebbe tutelare quelle come
lei, ma che si fa corrompere.
Sono arrivata alla fine del libro con l'ansia e gli occhi lucidi.
Lei è maestra nel narrare storie
che vedi prima di leggere.
Non posso che farle i complimenti e ringraziarla.
Eh sì, signore lettrici, a mio dire, un grazie
devono darlo alle loro autrici. Quindi, El, grazie per questa bellissima
avventura e per avermi fatta emozionare ancora una volta.
A presto
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