06 giugno 2022

REVIEW TOUR: - "More than a hat Trick" - di Len McCabe



Titolo: More than a hat trick
Autore: Len McCabe
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: Contemporary romance / sport romance.
Pov: 1 persona alternato
Data pubblicazione: 27 maggio 2022
Pagine: 350
Autoconclusivo

Graham “Thunderbolt” Stanton è il capitano della squadra di hockey, uno dei ragazzi più popolari della scuola. Le sue giornate sono piene, passate con i suoi compagni di squadra e amici fra studio, hockey e divertimenti. Attraente e seducente non ha problemi ad avere tutte le ragazze che vuole. Eppure è irrequieto, sente che nella sua vita manca qualcosa.

Reese Hartam ce l’ha fatta! Finalmente è al college, pronta alla vita universitaria da studentessa modello. Timida e riservata, osserva più che sperimentare. Fino a quando qualcosa cambia e inizierà a vivere tutte le sue prime volte.

Quando una fata si scontra con un fulmine l’amore diventa magia e niente è più impossibile.


Ciao a tutte anime belle, vi parlo oggi dell’ultimo libro della O.D.E, dell’autrice Lena McCabe, uno sport romance che ha il sapore di una favola.

Rees Hartman, la protagonista, una ragazza che dalla vita non ha avuto nulla, nemmeno i genitori da poter abbracciare o il cibo per poter mangiare. La dignità fatta persona, che si è rimboccata le maniche pur di diventare qualcuno, in un mondo, che la vede invisibile. Si divide fra corsi universitari, il lavoro in un locale e quello di tutor. È grazie a quest’ultimo che si ritrova, un bel giorno, a varcare la soglia di una villetta che ospita lo studente che dovrà seguire. Una matricola e giocatore di hockey che divide, quello che è appare alla protagonista, il suo castello con altri tre compagni. Nonostante sia palese che gli abitanti di quella villetta siano persone che non abbiano nessun problema economico, Rees si sente stranamente a suo agio con un ragazzo (che diventerà poi suo grande amico) che non ostenta la sua ricchezza. Al suo primo giorno di tutoraggio, qualcosa o meglio qualcuno attira la sua attenzione. Un gigante giace a pancia in giù sul divano del soggiorno, lamentandosi per “le ferite da guerra” che uno sport duro come l’hockey impone. Lei, abituata a dare senza ricevere nulla in cambio, si avvicina a quel corpo forgiato da duri allenamenti e senza rendersene conto, cerca di alleviare le sue sofferenze. Con mano tremante cosparge un po' di unguento sulla spalla del ragazzo, un tocco delicato, una carezza, che le procura una scarica elettrica che non sa proprio spiegarsi. Scappa prima che lui riesca a girarsi per guardarla. In un attimo è fuori dalla stanza dove il ragazzo, ancora senza volto, le ha provocato sensazioni mai provate con un semplice tocco. Lui Graham Stanton, meglio conosciuto come Thunderbolt, è il capitano della squadra di hockey. Lui che non riesce a dimenticare quel tocco perché, la vibrazione avvertita lo ha lasciato scombussolato. La carezza di una fata.

Rees cerca di accantonare quell’episodio, si immerge nel suo lavoro di tutor per dare il meglio. Dean (il ragazzo che Rees segue nelle lezioni) comprendendo le difficolta economiche della ragazza, gli apre le porte della sua casa per studiare o usare le attrezzature tecnologiche che lei non può permettersi. Rees cerca di sdebitarsi in qualche modo e fa quello che le riesce meglio, cucinare. I quattro ragazzi rimangono stupiti davanti a una tavola apparecchiata con tanto di fiori e tovagliette, piena di leccornie che non hanno mai visto da quando vivono da soli. Lei discreta, non si fa mai vedere, cucina, lascia tutto in ordine e si defila, limitandosi ad ascoltare solo le voci degli inquilini di quella casa, forse per paura di vedere con occhi quel ragazzo che l’ha mandata in tilt. Tuttavia, forse lassù qualcuno ha deciso che ci vuole una piccola spinta per farli incontrare faccia a faccia. Rees senza volerlo si ritrova a fare da baby sitter alla sorella di Graham, un incontro che lascia lui senza fiato. Si trova ad osservare una ragazzina che deve sollevare la testa per guardarlo, per quanto è piccola, di una delicatezza non descrivibile e con due occhi che lo incantano. Una fata che lui non vuole e non può lasciare andare, inizia così a cercare scuse su scuse per poterla ricontrare. Rees, da parte sua, non può permettersi uscite o divertimenti, il suo portafoglio basta a far fronte alle spese che la vita universitaria impone, ma desidera sempre più incontrare quel gigante, con una dolcezza e un’educazione che lo rendono simile a un cavaliere di altri tempi. Lentamente si avvicinano, Rees inizia a vivere “le sue prime volte”, ad assaporare tutti quei momenti che una ragazza di vent’anni dovrebbe fare e lo fa grazie al suo cavaliere, alla sorellina di Graham, Bonnie, a tutti quegli amici che lei ha conquistato con la sua timidezza, con la sua dolcezza e umiltà. Amici che vanno al dì la di quello che ha sempre visto la gente in lei, amici che l’accolgono come un membro della loro famiglia. Graham, di suo, nel modo più silenzioso e garbato possibile non la lascia mai andare fino a che le loro labbra non si incontrano in un primo bacio, per Rees, che li porta in un altro mondo dove le favole hanno un lieto fine. Tuttavia, come in ogni fiaba che si rispetti c’è sempre la strega cattiva e il suo aiutante. La fama esige un prezzo e Graham lo paga allontanandosi dalla sua fata, un allontanamento non voluto ma dettato dagli eventi che precipitano fino alla scomparsa di Rees. Lei, che nella vita ha sempre sacrificato sé stessa per gli altri, non esita a mettersi da parte per evitare che il suo cavaliere possa essere distratto dalla sua carriera. Un anno di silenzio, un silenzio che devasta Graham, un anno che porta via il bel cavaliere e lascia spazio a un uomo arrabbiato. Il tempo non lenisce quelle ferite che rimangono li, pronte a sanguinare nuovamente quando, chi le ha procurate, ricompare dal nulla. Se Graham ha sofferto, Rees si è trovata ad affrontare l’inferno da sola… 

Mi fermo qui, vorrei scrivere tanto, trasmettendovi tutte quelle emozioni che mi hanno accompagnato in questo libro diviso tra il passato e il presente. Un romance con un linguaggio fluido, reale alcune volte, tutto in PoV alternato dove, tutti i sentimenti che attraversano i protagonisti diventano di chi li legge. Mi sono commossa, tanto, per la dolcezza di Rees per i modi da gentiluomo di Graham, per un amore tormentato più dalla cattiveria delle persone. Mi sono emozionata per il contorno ai protagonisti, per quella famiglia, per quegli amici che nonostante tutto sono stati sempre lì, ad aiutare, consigliare soffrire con i protagonisti. Leggendo questo libro, ti viene naturale pensare che l’amicizia vera, esiste ancora, che nulla accade per caso, che c’è sempre qualcuno lassù che non ci lascia e crea un’occasione, una possibilità, per restituire il sorriso a chi lo ha perso.

Cito una delle frasi che più mi è rimasta impressa.

Sapersi accontentare non vuol dire essere deboli e remissivi, vuol dire sapersi prendere quei rari sprazzi di felicità che la vita ti regala”

Meritatissime le 5 stelle per questo sport romance che vede l’esordio dell’autrice Lena McCabe che, esattamente come la protagonista, ha preso il coraggio a due mani e ha narrato la favola di un cavaliere e una fata che mi ha fatto sognare ad occhi aperti.

A presto 








 

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