06 febbraio 2025

RECENSIONE - Inventario letterario del mondo di David Bowie - di Alessio Barettini




In epoca classica, letteratura e musica andavano di pari passo, tanto che spesso i testi poetici che ci sono stati trasmessi erano destinati a essere declamati con un accompagnamento musicale. E in epoca moderna? In questo libro si prova a cucire una trama complessa, fatta di riferimenti, esplorazioni, sperimentazioni. Il mondo di David Bowie, variegato e artisticamente stimolante, è anche costruito su una costante ricerca testuale nata dalla passione di Bowie per la letteratura, che ha trovato modo di riversare nei testi dei suoi brani modalità di scrittura che mostrano collegamenti ora espliciti ora impliciti con essa. Si tratta di un campo di ricerca ancora inesplorato, nonostante i collegamenti fra il lavoro di Bowie e altre arti siano già stati ampiamente trattati. Attraverso l'analisi delle opere letterarie preferite dal cantautore britannico e dei suoi testi, l'autore intreccia un discorso che mostra un terreno fertile di contaminazioni e suggestioni che, oltre a esplorare l'opera di uno dei più grandi artisti della nostra epoca, offre la possibilità di stabilire punti di contatto fra due mondi – la musica e la letteratura – che comunicano tra loro molto più di quanto i moderni fruitori delle due arti siano disposti a credere.





Saggio, opera critica, tributo ad un’icona che per oltre mezzo secolo è stato protagonista della musica e del cinema, lasciando un’impronta indelebile, un musicista che si è espresso utilizzando ogni forma di arte.
In ogni decennio, dagli anni ’60 in poi, David Bowie si è inventato, ha sperimentato, si è omologato e poi si è reinventato nuovamente.
Ha indossato i panni di Ziggy Stardust e del Duca Bianco, ha vissuto il periodo buio Newyorkese e la rinascita berlinese, trasgressivo, irriverente, originale e rivoluzionario, bellissimo ed elegante, androgino e sensuale.

Unico ed indimenticabile per la mia generazione, per sempre scolpito nel cuore di chi, come me, in quel gennaio del 2016 in due giorni è passato dalla gioia per l’uscita del nuovo disco allo sgomento per la morte inaspettata del Duca.

In questo libro l’autore, analizzando i testi delle canzoni dimostra come Bowie sia stato testimone del suo tempo, osservatore attento e critico della vita politica e sociale e scorrendo la sua discografia attraversiamo oltre cinquant’anni di storia, dagli anni della contestazione giovanile sino ai giorni nostri.

Siamo quindi di fronte ad un saggio, un compendio letterario che evidenzia soprattutto l’influenza che ha avuto la letteratura sull’opera di Bowie, che è stato un grande lettore - alla fine di questo volume troviamo la lista dei suoi cento libri preferiti - un cultore dei grandi classici, amante della poesia e dei libri di fantascienza (a riprova che nulla nasce per caso, senza intelligenza e cultura non si va da nessuna parte).

Sicuramente è una lettura impegnativa, un’opera notevole che lascia il segno, molto educativa.

Ringrazio l’autore perché ho rivissuto l’immensità della musica di David Bowie ed ho scoperto opere letterarie interessanti che non conoscevo.



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