18 febbraio 2025

RECENSIONE - Dark Heart - di Jessica Imhof

 




Titolo: Dark Heart

Autrici: Jessica Imhof

Genere: Romance Fantasy

Tropes: Hate to Love, Emotional Scars, Slow Burn

Uscita: 06 febbraio 2025

Prezzo: da definire

Pagine: 269

Cover Reveal: 23 gennaio 2025

Blair, una giovane universitaria di Glasgow, divide le sue giornate tra lo studio, il lavoro e l’amico Jay.

La sua vita viene stravolta il giorno del suo ventiquattresimo compleanno. Inseguita da incubi e creature misteriose, viene trascinata in un mondo nascosto di fate e magia.

Coinvolta in una pericolosa faida tra luce e oscurità, dovrà scegliere il suo destino…

Se solo le sue giornate non fossero tormentate da quell’uomo della foresta. Aspro come le lande scozzesi, forte come un fiume impetuoso, le sue parole taglienti si scontrano con l’armonia del suo viso, i suoi occhi cobalto seguono ogni suo passo.

Riuscirà Blair a resistere al suo fascino selvaggio che la attira tanto quanto le tenebre?

Bentrovate anime belle,

nuova recensione su un fantasy che mi ha portato nella mia amata Scozia.

 Lì fra terre che sono impregnate dal mito conosciamo Blair. 

Il suo ventiquattresimo compleanno corrisponderà alla caduta di quel velo che la rendeva una semplice umana.

Mi sono divertita molto a ripercorrere le leggende del piccolo popolo, in Scozia in fondo tutto è possibile. 

Lo stile narrativo dell'autrice è molto semplice, fattore che mi ha fatto apprezzare ancora di più la lettura. 

Il "raccontato" ha un altro sapore sul fantasy, lo vivi come narratore e tutto sembra più magico.

Ci sono cose che sono state " adattate " alla vicenda, non ne parlo per non fare spoiler, ma che passano in sordina per chi non conosce bene questa cultura.

Molto divertenti il botta e risposta di Blair ed Euan, personaggi che crescono nel corso del romanzo.

Sii accettano e acquistano quella fiducia necessaria a far fronte alle ombre.

I protagonisti secondari non sono solo elementi di contorno, ognuno acquisisce lo spessore necessario per intrecciare la sua vita a quella dei soggetti principali.

C'è stato qualcosa che mi ha portato a storcere il naso. 

Quei luoghi sono magici proprio, perché la tecnologia e la mano dell'uomo non vi è mai riuscita ad arrivare.

Va da sé che il regno del piccolo popolo non dovrebbe disporre di Netflix, cellulari o pannelli solari.

La natura fa da madre, regina incontrastata, è quella fonte di potere da cui gli esseri fatati traggono la loro forza, ecco perché l’utilizzo del fattore modernità fra quelle terre ha stonato (a mio avviso) con tutto il resto.

Sono scelte dell'autrice e, la mia, è un’opinione personale.

Faccio tuttavia i complimenti a Jessica per aver creato un romanzo che mi ha riportato lì dove spesso mi perdo essendo amante del genere.

A presto










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