Titolo: Blood Selection
Serie: Primo di una dilogia,
ma autoconclusivo
Autori: Mariarosaria Guarino
Editore: Self publishing
Trope: Vampires, good vs evil, soulmates, apocalypse
Data di pubblicazione: 25 gennaio
2025
Formati: ebook e cartaceo
Pagine: 254
Un amore proibito. Un mondo in rovina. Una scelta che
cambierà tutto.
Nella città d’Ombra, dove il sangue è l’unico nutrimento e la speranza è un ricordo lontano, Blake, deciso a mantenere la propria umanità anche a dispetto della sua natura, conduce una vita solitaria e rischiosa. Ma quando una scoperta inaspettata lo porta a salvare Dafne, addormentata in un sonno glaciale, il suo destino si intreccia con quello della ragazza che potrebbe essere la chiave per salvare o distruggere l’intera razza umana.
Dafne non si fida di Blake, un essere che incarna tutto ciò che teme. Eppure, dietro i suoi occhi ardenti e la sua forza sovrumana, scopre un’anima tormentata che lotta per rimanere integra in un mondo popolato da chi ormai l'anima l'ha persa. L'attrazione tra loro è intensa e pericolosa, forte quanto il richiamo del sangue. Quello che provano l'uno per l'altra, però, potrebbe non bastare: i due dovranno sfidare regole e nemici, affrontando minacce che metteranno a rischio non solo il loro legame, ma anche l’equilibrio precario tra i vivi e i non morti.
In un mondo in cui il sangue è più importante della tua anima, cosa sei disposto a perdere per chi ami?
Prima
di iniziare la recensione, è giusto fare una premessa che giustificherà poi la
mia valutazione.
Sono
un amante del fantasy, in tutte le sue sfaccettature. Lo scrivo, ne curo una
collana, e va da sé che quando mi trovo davanti a un manoscritto di questo tipo
e con una trama simile, mi brillino un po’ gli occhi.
Conosco
l’autrice, l’ho letta e apprezzata in ambito contemporary, ma con il fantasy…
Non
si può parlare di demoni nei trope quando di demoni non ce ne sono, né si può
parlare di vampiri quando sono frutto di qualcosa che non c’entra nulla con il
paranormale.
Io
non lo avrei messo nella categoria fantasy: Blood Selection è un distopico
fantascientifico.
Non
c’è una rilevanza mitologica con i vampiri che conosciamo, ma una mutazione del
DNA che porta gli uomini a subire un'alterazione dell’attività di uno degli
enzimi che sintetizzano il gruppo eme nel sangue. Tale anomalia porta a quella
malattia rara conosciuta (in ambito medico) come porfiria.
Attenzione però: nel romanzo, i suddetti vampiri mantengono velocità, forza, udito e olfatto tipici dei “mostri” a cui siamo abituati, ma sfugge qualcosa.
Se
mi trovo davanti a un essere mutato geneticamente, che senso ha indossare un
talismano che teoricamente dovrebbe allontanare gli esseri sovrannaturali?
Ci
sono una serie di discrepanze e incongruenze rispetto alla leggenda, che mi
hanno portato spesso a rileggere le pagine più volte.
Non esiste cura per il vampirismo inteso nel vero senso della parola, e va da sé che, essendo presente questa condizione, non abbiamo più davanti un essere mezzo demoniaco.
Non
me ne voglia l’autrice, che ho sempre apprezzato in ambito romance puro, ma qui
(è un mio parere) non ci siamo: scienza e mito vanno d’accordo solo in un
frangente.
In
quella branca chiamata chimica, che ha le sue radici nell’alchimia.
In
nessun altro caso si possono assimilare le due cose.
Non si può dire che lo stile narrativo o linguistico dell’autrice non meriti la lettura, ma per quel che riguarda il fantasy, beh, io non l’ho visto.
E
va bene la licenza poetica, ma – sempre a mio dire – per tutto c’è un limite.
Il fantasy ha le sue regole e vanno rispettate.
A
presto.
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