21 settembre 2023

RECENSIONE: - "Sulla bocca della gente" - di Maria D'Ariis

 



Titolo: Sulla bocca della gente

Autore: Maria D’Ariis

Editore: Brè Edizioni

Genere: romance, romanzo d’amore

Pagine: 309

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In carta a 16€ nelle principali librerie online e fisiche

In vendita dal 18 giugno 23



Finire “Sulla bocca della gente” è facile per chi abita in provincia. Resistere diventa un obbligo, in un ambiente in cui la sostanza soccombe all’apparenza. Sono le suggestioni da cui prende vita questo romanzo che esplora con ironia le dinamiche della provincia italiana. Nel cuore dei pettegolezzi si scoprono Miriam e Linda, madre e figlia che si ritrovano sole dopo la separazione dal padre della ragazza, avvenuta quando era ancora una bambina. Proprio per questo Linda è una sognatrice, alla ricerca di un amore che possa colmare il vuoto lasciato da un papà assente. Miriam, in compenso, è una donna determinata, segnata da un’esistenza difficile, ma che nel campo sentimentale tende ad arrendersi alla prima difficoltà. Entrambe cercano l’appagamento rifugiandosi nel lavoro: Linda come impiegata in una concessionaria di auto di lusso e Miriam nei suoi saloni di bellezza. Sfide quotidiane in un ambiente snob, dove l’etichetta trionfa sul contenuto. Mentre Miriam incontra Gianluca, un politico separato da una moglie complicata, Linda si lascia coinvolgere in un amore impossibile per Jacopo. I contesti sociali e le complicazioni familiari rendono la loro storia una moderna caricatura di Romeo e Giulietta, condita tuttavia dalla speranza di una commedia romantica, perché “d’amore non si muore più”. La suggestiva cornice di Udine e dei paesaggi incantevoli del Friuli diventa lo sfondo di questa storia che trascina il lettore in un vortice di situazioni esilaranti, equivoci, battibecchi, intrighi e colpi di scena, percorrendo un viaggio di riflessioni sulle priorità nella vita, sul conflitto generazionale e sul vero significato dell’amore. Nel panorama di personaggi indimenticabili di “Storie di piccola città”, come l’enigmatico Ivan, soprannominato “Satana”, che si rivelerà un prezioso alleato, fino a Giacomo, il buffo quanto affascinante avvocato rubacuori, e con l’entrata in scena di Augusto, disposto a tutto pur di accaparrarsi il potere, “Sulla bocca della gente” si muove con una trama stuzzicante e un finale inaspettato. Ridere, sognare e innamorarsi: questi sono i pilastri della vita di Miriam e Linda, in una storia che lascia concludere che l’amore trionfa sempre.

Sulla bocca della gente è un romanzo corale: le protagoniste sono due, Miriam e Linda, rispettivamente madre e figlia, ma fa da co-protagonista tutta la gente del paese di provincia in cui le due donne abitano, con i suoi commenti, pettegolezzi, cattiverie e quant’altro che hanno un peso determinante sulla vita e i comportamenti delle due donne. Miriam è una donna forte, che dopo il divorzio dal volubile marito Giacomo, conosciutissimo avvocato udinese, ha tirati fuori le unghie e ha cresciuto da sola Linda mentre si affermava come parrucchiera, aprendo nel tempo diversi saloni di lusso; Linda è una giovane donna sulla quale pesa l’assenza di un padre e di una famiglia “normale” e che distrae la sua inquietudine con le uscite con gli amici e un lavoro che non la gratifica.

Ma anche Miriam, all’età di cinquant’anni, nonostante si sia affermata professionalmente, è insoddisfatta: le manca l’amore di un uomo, la condivisione alla pari con una ipotetica metà, “l’abbraccio della buonanotte prima di addormentarmi”. Non è così semplice: incontra Gianluca, di cui si innamora, ma si scopre a vivere la storia con diffidenza, su ogni cosa va con i piedi di piombo, perché nella maturità l’amore è vissuto in modo più ponderato, meno impetuoso nonostante la passione dentro sia ancora palpitante… e poi c’è “la bocca della gente” con cui fare i conti…

Anche Linda è innamorata, ma la situazione non è facile neanche per lei: è un amore che potrebbe generare scalpore, colossali chiacchiere sia per un contesto sociale differente che per implicazioni familiari e... ciò in un paese di provincia non è proprio il top: così si forza a reprimerlo dentro di sé, fuggendolo, ma nello stesso tempo ricercandolo, perché “cos’è meglio? Soffocare le proprie emozioni e vivere una vita di rimpianti o riuscire a ogni costo ad arrivare alla fine dei propri giorni con un unico e solo compagno di vita?”

La svolta avviene per puro caso e grazie un insospettato personaggio che apre gli occhi alla giovane donna invitandola a lottare con astuzia e a prendersi ciò che vuole, infischiandosene di ciò che la gente pensa e dice perché “una rinuncia è una condanna all’infelicità”.

I personaggi sono davvero tanti e tutti con una personalità ben precisa che con chiacchiere, malignità e cicalecci sostengono la trama e controllano le azioni delle due donne, generando situazioni e dialoghi, nonché equivoci, davvero spassosi e colpi di scena che vanno, ovviamente, a segno!

L’ambientazione è quella del friulano, ma ciò che traspare più di ogni altra cosa attraverso le descrizioni è l’amore dell’autrice verso le sue radici, la sua terra, non solo attraverso le descrizioni, ma soprattutto le parole dei suoi personaggi, di Miriam nel particolare: “sono friulana (…). Io sono fiera della mia terra, terra di lavoratori, di gente che reagisce, di gente che non si vergogna del lavoro e di sporcarsi le mani. (…) Il mio orgoglio è ciò che i miei conterranei mi hanno insegnato”.

Molto ben scritto.







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