30 settembre 2023

Recensione:- Bufera d'inverno- di Joanne Wood

 



                                                           TITOLO: "𝐁𝐮𝐟𝐞𝐫𝐚 𝐝'𝐢𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨"
 GENERE: Romance storico - Regency Era
 TROPE: Family Series - Hate to Love - Forced proximity
 SERIE: Serie Beckett, Vol.II 
 AUTOCONCLUSIVO



 Londra, 1814
Devon Beckett è un libertino impenitente, che si destreggia a meraviglia tanto nei salotti dorati del ton, quanto in quelli sfarzosi del demi monde. Ma questa doppia vita gli è, ormai, venuta a noia ed è alla ricerca di qualcosa che dia nuovo vigore alla sua esistenza.
Una moglie, forse?
I suoi piani verranno sconvolti e le sue certezze incrinate da un uragano mezzo francese; una giovane vivace e indisponente che potrebbe essere la soluzione a tutti i suoi problemi. Se solo non fosse… Catherine Darcy.
È la migliore amica della sorella e il suo peggiore incubo da sempre. Ha venticinque anni, non è ancora sposata e biasima la mancanza di nerbo e di passione tra i gentiluomini della nobiltà. Solo uno attrae la sua attenzione e sarebbe quasi perfetto se non fosse… la persona che odia di più: Devon Beckett.
 
Tra partite a scacchi, battibecchi e una bufera di neve che li costringerà a vivere per dieci giorni sotto lo stesso tetto, riusciranno a superare l’ostilità e abbandonarsi alla passione che li attrae l’uno verso l’altra?

E torniamo al 1814 all’epoca Regency fatta di balli, feste e amori che non sempre erano dettati da quel sentimento che faceva battere il cuore. E fra la musica, i vestiti in taffetà e le varie tresche amorose conosciamo due personaggi che sono tutto un programma

Loro si odiano da quando erano bambini. L’uno è l’incubo dell’altra e non si vedono, da ben dieci anni…Devon e Catherine si portano dietro un mondo che dovete solo scoprire. L’inizio può apparire lento, ma, credetemi, diventa un crescendo che ti porta a divorare le pagine una dopo l’atra. E ridi con loro in quella prigione fatta di mattoni, perché quando il destino ci mette lo zampino non c’è santo che tenga. Allora quegli spazi, che all’apparenza appaiono enormi, si riducono a uno studio dove fra una partita di scacchi, un puzzle che porta un ricordo dolce e litigate, il bacio diventa la ciliegina sulla torta a quelle schermaglie che nascondo amore dietro un apparente odio.

È stata fantastica l’autrice, che non conoscevo e di cui spero di leggere presto altro. Andando magari a recuperare il capitolo precedente di questa famiglia, i cui componenti non se le mandano a dire. Le cui dame hanno quella grinta e quella passione che all’epoca potevano creare scandalo. Ho amato letteralmente Catherine, bella, indomita con quel francese che dona un tocco di classe anche a una imprecazione, per non parlare di quei personaggi cui si è letto nel primo volume. Elizabeth è un vulcano.

Un linguaggio fluido quello della autrice, mai volgare nemmeno nelle scene spicy. E le cinque stelle sono stra meritate per il secondo volume della famiglia Beckett, in attesa del prossimo che chissà quale altre sorprese ci riserverà.

A presto



 

 





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