La separazione è stata brusca, ma ora sto finalmente tornando.
L’accademia mi aspetta, sono stata ammessa.
So di essere pronta, ma so anche che ci sarà anche lui.
Posso ignorarlo, non sarà un problema. Se non fosse che lui non è della mia stessa idea.
Dimitri è disposto a tutto per fare di nuovo parte della mia vita, ma stavolta il mio cuore mi dà indicazioni contrastanti, soprattutto quando sono sola con il mio istruttore, Vladimir.
Vorrei avere più tempo per capire e assecondare i miei sentimenti, ma le chimere minacciano la nostra specie, e il mio ruolo mi impone di fare una scelta.
Devo ripercorrere la strada vecchia o iniziarne una nuova?
Quali saranno, questa volta, le conseguenze?
La decisione giusta non è sempre quella corretta.
È innegabile che alcune autrici
siano portate per un determinato genere di romanzo.
Sono a loro agio in un mondo che
costruiscono e di cui curano tutti i particolari.
Elisabeth Martini è una di quelle
nate per il Fantasy.
Intesse trame, cura personaggi che,
anche se secondari, diventano parte integrante della storia.
Quando apri un libro e non vedi l’ora
di arrivare alla fine, perché non ti basta quello che leggi, perché cerchi l’epilogo
di ciò che l’autrice ti presenta, vuol dire che la scrittrice stessa ha fatto
un ottimo lavoro.
Ed Elisabeth è riuscita di nuovo
ad attirare completamente la mia attenzione, trascinandomi lì dove c’eravamo
lasciate, a quella separazione chiusa in una lettera che sa di addio.
Ma due anime destinate possono anche
allontanarsi per anni, quando si ritrovano il loro amore diventa così evidente
che appare come luce agli occhi degli altri.
Bello il secondo volume di Taiga,
ricco di emozioni e sentimenti di due giovani che lottano non solo contro le
chimere, ma anche contro loro stessi.
Dimitri e Raissa, loro e quella seconda parte di vita che si svolge
in accademia dove gli scrupoli alle volte non esistono.
Loro e quell’amore combattuto, che da gioia e genera
dolore, di quello che senti sulla pella soprattutto nelle battute finali del
romanzo.
Lì l’aria manca, soffocata dalle lacrime di Raissa, dall’amore
incondizionato di Dimitri. Sacrificio, questa è la parola giusta per racchiudere
il senso di Altai, che ti lascia con l’amaro in bocca in cerca di quell’epilogo
che si troverà solo nel romanzo conclusivo.
Brava Elisabeth, che ha saputo calcare la mano, lì dove
doveva e alleggerirla in quegli incontri che sanno di un amore giovane, ma che
si deve scontrare con una realtà che altri hanno costruito per loro.
Non si possono non dare cinque
stelle a questo romanzo che vi lascerà con le lacrime agli occhi per una
separazione che diventa addio.
Non dico altro se non che vale la
pena di leggerlo, per sognare e vivere la storia dei due ragazzi che, con le
unghie e con i denti, cercano di tenersi stretto quel cuore che ormai hanno
donato all’altro.
A presto
Ultimo volume della serie Taiga.
Si arriva a quell’epilogo tanto
agognato, a quelle verità ad arte celata, alla resa dei conti fra due
personaggi creati per distruggersi a vicenda.
Questo dicono le regole, perché
non può esistere l’amore fra chimere e tigri, gli Dei lo hanno proibito, ma non
l’amore che li porta a incontrarsi e scontrarsi.
Non quel sacrificio che si
traduce in ferite che lacerano la pelle e che si riflettono su quella dell’altra.
Cerbero è andato oltre i primi
due romanzi; è passione, amore, è una storia fantasy e paranormal che nulla ha
da invidiare a quelle create da nomi noti.
Lo puoi associare al cerchio
della vita, alla nascita di quell’amore che non è capito perché si è troppo innocenti
quando si è bambini.
Un amore che continua con l’adolescenza
e termina con quella maturità troppo presto raggiunta, perché si sa il dolore
fa crescere, e l’amore in alcuni casi fa morire dentro.
Essere vuoti che, anche se
lontani, si avvertono, si cercano per completarsi.
Due anime che sono state distrutte
da chi dice di essere giusto, ma i pezzi dell’uno sono nelle mani dell’altro,
che aspetta per ricomporre un cuore che rimarrà sempre uno solo.
Spettacolare le scene di
combattimento, quando la bestia prende il sopravvento o quando ci si arrende
per proteggere chi si ama.
Dimitri e Raissa e la lotta
contro quelle regole che sono state volute dagli Dei, ma che non conoscono
padroni quando si parla d’amore.
L’ho divorato, seicentosessantotto
pagine lette in due giorni; non riuscivo a stare lontana da loro, da quel
sentimento che li ha consumati, non riuscivo a staccare gli occhi da una guerra
fatta di parole, nate per ferire, ma che si spengono con un bacio.
Bravissima Elisabeth per aver
creato un degno finale per due personaggi che ho amato, con le loro gelosie,
debolezze, ma soprattutto con quella forza che nasce dalla disperazione.
Con quel sacrificio che si tramuta
in amore, atto a lenire e curare ferite che rimarranno cicatrici, ma che
uniranno di più due persone destinate a viversi.
Ancora complimenti all’autrice per
avermi regalato una storia che mi ha fatto sognare.
A presto
Nessun commento:
Posta un commento