08 novembre 2024

RECENSIONE - Rosen : La serva di Gravewood - di Priska Nicoly

 




Titolo: Rosen - La serva di Gravewood

Autrice: Priska Nicoly

Genere: Romance storico

Casa editrice: Land Editore

Uscita: 10/10/2024

Pagine: 382
Prezzo di lancio: € 0,99

Cornovaglia, 1785.

 Il lavoro come dama di compagnia dell'anziana signora della tenuta di Gravewood è l'ultima speranza per la giovane Rosen Lamorna; l'unico modo che le rimane per salvare la madre e le sorelline dalla miseria, anche se ciò significa allontanarsi dalla casa in cui è cresciuta e mettersi al servizio della potente famiglia Carveth. 

Nel maniero, Rosen si costringe a sopportare le attenzioni di Arthyen, il figlio bastardo dei Carveth. 

Ma quando l'erede legittimo dei Carveth, Cadan, torna dalla guerra, Rosen si trova al centro di un gioco perverso tra i due fratellastri; un gioco in cui lei è il premio più ambito, e dove quell’innocenza che ha tentato sempre di proteggere può diventare la sua salvezza, o la sua rovina.



Ormai sono rassegnata, ogni qual volta arriva un romanzo di Priska la nottata non me la leva nessuno.

Che sia uno Storico ricco d’amore, con sfumature dark, o una semplice novella, il risultato è sempre uguale.

Non riesco a mollare la lettura.

Ho letto quasi tutti i suoi romanzi, ognuno di essi si porta dietro un pezzettino di cuore.

Priska non è solo scrittura, è stile narrativo perfetto, personaggi creati a opera d’arte che si incastrano alla perfezione con gli altri protagonisti principali e secondari.

Priska è costruzione di una scena storica di amore o guerra, studiata e descritta nei minimi particolari.

In quest’ultimo tomo si assiste non solo ha uno scenario che ti catapulta nella Cornovaglia del 1785, no.

Rosen: la serva di Gravewood è l’esaltazione del coraggio di tutte quelle donne che, all’epoca, dovevano piegarsi ai doveri che imponevano i ranghi sociali.

Rosen è forza, il non mollare per amore di quella famiglia che conta su quella figlia per mangiare e curarsi.

È l’esempio della donna che si annulla, per amore dei suoi cari, che barcolla, cade nel fango, viene sferzata dal vento che si infrange sulle scogliere della Cornovaglia, ma come l’Alstroemeria – il giglio del Perù- sopravvive alla tempesta.

Innocenza, amore, ossessione, e quella dualità che appartiene a due fratelli che hanno lo stesso padre, ma che sono cresciuti diversamente, sono solo alcuni elementi che si possono trovare in questo romanzo.

La trama è stata costruita alla perfezione e, niente è come sembra nel nuovo libro dell’autrice.

 Tutto è celato da quel sottile velo che Priska solleva piano a piano.

Senti un tuffo al cuore per quella suspance che pervade le pagine, e ti commuovi davanti alle fragilità di uomo da tutti considerato un demonio.

Affascinante solo così si può definire ogni scritto di Priska, che mente in evidenza quelle ombre che la storia tante volte tace.

Quelle che vedono la donna come oggetto di lussuria e violenza, fuscelli che si piegano ma non si spezzano.

Complimenti di cuore Priska, sai come toccare le corde dell’anima con argomenti che, nonostante il passare degli anni, rimangono comunque attuali.

A presto




 

 

 




Nessun commento:

Posta un commento