16 dicembre 2024

RECENSIONE - Il ponte dell'impiccato. La balotta dei tramonti (Vol. 2) - di Corrado Peli

 


 Sono iniziate le vacanze di Natale e nel casolare della famiglia di Marco regna il caos: Anna, sua sorella, continua a frequentare Attila Brusa mentre il padre Giuseppe subisce le insistenze di Luzio Brusa che vuole a tutti i costi i suoi terreni. Dopo qualche esitazione, Marco decide di indagare sulla morte di don Silvio – l’origine di tutta la faccenda – partendo da un crocifisso nero con un Cristo filiforme dagli occhi dipinti di rosso. Raduna così gli amici per far luce sulle vicende che affliggono Fossosecco da decenni, tra cui il suicidio di Pillari. Rosa, la vedova di Giorgio Pillari, rivela che il padre di Luzio Brusa, Oreste, credeva alle visioni del marito e fissò un incontro con lui: pochi giorni dopo Pillari venne trovato impiccato e Oreste fu ricoverato in una clinica privata dove in seguito fu dichiarato morto. Tra un’incursione notturna nel cimitero comunale, un’operazione di spionaggio nei magazzini del mattonificio e incontri sempre più inquietanti con i fantasmi, Marco e tutta la banda dovranno svelare una serie di segreti per risolvere il caso, aiutando così gli spiriti a trovare la pace.



Eccoci di ritorno a Fossosecco con il secondo volume de "La balotta dei tramonti". Carlo Peli ci trascina nuovamente nel cuore del paesino dove i misteri si celano dietro ogni angolo e i fantasmi del passato sembrano tutt'altro che sopiti.

"Il ponte dell'impiccato"  ha la capacità di mescolare elementi horror, fantasy e giallo. La storia, ricca di colpi di scena e di personaggi intriganti, mi ha tenuta incollata alle pagine fino all'ultima riga.

Al centro della narrazione ci sono come sempre Marco e i suoi quattro amici, uniti da un legame indissolubile. Insieme, si addentrano in un'avventura pericolosa, alla ricerca della verità sulla morte di Don Silvio e sul suicidio di Giorgio Pillari, ma si troveranno a scoprire tanti altri segreti nascosti di Fossosecco.

L'atmosfera del romanzo non è cambiata dal primo volume, cupa e suggestiva, perfetta per creare un'esperienza di lettura coinvolgente. Le descrizioni dettagliate dei luoghi e dei personaggi, unite a un ritmo incalzante, contribuiscono a rendere la storia ancora più appassionante.

Il finale del romanzo è sorprendente un susseguirsi di colpi di scena e azione. L'autore riesce a sciogliere alcuni nodi della trama, ma lascia anche alcune questioni in sospeso, spero di trovare presto i ragazzi della Balotta dei tramonti in nuove emozionanti avventure.

Questo libro è perfetto per gli amanti del genere ghost story, per chi cerca storie avventurose e misteriose e per chi è affascinato dal soprannaturale.

 Se siete alla ricerca di una lettura che vi tenga compagnia durante le lunghe serate invernali, sicuramente questa serie è quella che fa per voi.

Buona lettura!




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