Eccoci di ritorno a Fossosecco con il secondo volume de "La balotta dei tramonti". Carlo Peli ci trascina nuovamente nel cuore del paesino dove i misteri si celano dietro ogni angolo e i fantasmi del passato sembrano tutt'altro che sopiti.
"Il ponte dell'impiccato" ha la capacità di mescolare elementi horror, fantasy e giallo. La storia, ricca di colpi di scena e di personaggi intriganti, mi ha tenuta incollata alle pagine fino all'ultima riga.
Al centro della narrazione ci sono come sempre Marco e i suoi quattro amici, uniti da un legame indissolubile. Insieme, si addentrano in un'avventura pericolosa, alla ricerca della verità sulla morte di Don Silvio e sul suicidio di Giorgio Pillari, ma si troveranno a scoprire tanti altri segreti nascosti di Fossosecco.
L'atmosfera del romanzo non è cambiata dal primo volume, cupa e suggestiva, perfetta per creare un'esperienza di lettura coinvolgente. Le descrizioni dettagliate dei luoghi e dei personaggi, unite a un ritmo incalzante, contribuiscono a rendere la storia ancora più appassionante.
Il finale del romanzo è sorprendente un susseguirsi di colpi di scena e azione. L'autore riesce a sciogliere alcuni nodi della trama, ma lascia anche alcune questioni in sospeso, spero di trovare presto i ragazzi della Balotta dei tramonti in nuove emozionanti avventure.
Questo libro è perfetto per gli amanti del genere ghost story, per chi cerca storie avventurose e misteriose e per chi è affascinato dal soprannaturale.
Se siete alla ricerca di una lettura che vi tenga compagnia durante le lunghe serate invernali, sicuramente questa serie è quella che fa per voi.
Buona lettura!
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