Dicembre 1996: nella cittadina di Emmendingen fervono gli ultimi acquisti natalizi della gente con buona pace dei commercianti del quartiere che vendono a iosa. Solo il libraio Robert, il protagonista, guarda tutto con apatico distacco. È un momento di grande preoccupazione per lui poiché dovrà chiudere L’angolo del vocabolo, la sua amata libreria. Tutto sembra procedere in modo sempre uguale a se stesso, ma a Robert sembra non interessare, chiuso in una rassegnazione supina alla sorte del suo futuro e alla mancanza di felicità del suo presente. Finché non entra in libreria lei: Lilia. Tra i due scocca immediatamente quel qualcosa che li rende subito complici e affini e da lì inizia la loro storia.
Il romanzo è narrato in doppio pov: la voce di Robert, narrante nel libro che ha scritto e che lei ha trovato per caso, e la voce di Lilia, evocatrice tramite il suo diario personale. È una storia d’amore romanticamente carezzevole e impregnata, tuttavia, del sentore di qualcosa di spiacevole.
Belli i protagonisti. Robert è un uomo solido, nonostante le sue paure e le sue debolezze: gli mancano i genitori che non ci sono più e che si sono portati via la felicità, la famiglia, portandolo a starsene in disparte, spettatore di una festa natalizia che non sente fino in fondo. Sente, invece, e ama l’assenza: dei genitori, di ciò che è stato, in una parola, della felicità. Robert è un romantico nell’animo sebbene lui si autodefinisce “pragmatico e abitudinario”. Non così Lilia: fresca e vitale riesce a scardinare le chiusure di Robert e al contempo amarne altre che lo rendono, ai suoi occhi, l’uomo ideale. Non riesce, invece, a comprendere la sua filosofia di “amare l’assenza”: “L’idea di amare l’assenza non è per me. Le assenze non sono fatte per chi si ama, Robert (…). Mi fa sentire sola (…) impotente (…)”.
Belli anche i personaggi che girano intorno ai protagonisti: i commercianti vicini della libreria di Robert che, tutti, insieme formano come una famiglia di quartiere.
Le descrizioni sono pittoresche e suggestive: “Emmendingen si stava preparando a un’altra notte in abito bianco (…) i canti di natale prodotti dai megafoni di strada”.
Il linguaggio ha un che di avvolgente e delicato anche nella semplice (che poi semplice non è affatto) attenzione dell’autore di scrivere in maiuscolo Lei e Lui quasi a volerci mettere in evidenza i pensieri di Robert e Lilia: Lui è importante per me! Lei è importante per me! Un’attenzione d’amore, dolce.
Romanzo malinconico e nostalgico. Ben scritto.
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