23 aprile 2025

RECENSIONE - June. Fino a mezzanotte. Family affairs (Vol. 3) - di Cinnie Maybe

 




Titolo: June. Fino a mezzanotte.

Autore: Cinnie Maybe

Serie: Family affairs (Vol.3)

Autoconclusivo

Genere: Romance

Trope : Retelling; College Romance; Emotional Scars

Prezzo: e-book : 4, 99 €; Cartaceo: 15, 10 €

Pagine: 348 circa

Casa editrice: Delrai Edizion- Collana Mira


June Hastings è sempre stata diversa. 
Ama i libri più delle persone, si perde nei mondi della letteratura invece di
 affrontare la realtà e nasconde un segreto: ha scelto la facoltà sbagliata solo per non
 deludere la sua famiglia. 
Stanford avrebbe dovuto essere il suo sogno, e invece si sta trasformando in un
 incubo. 
Ma la voce di un misterioso ritorno inizia a circolare tra gli studenti e tutto cambia. 
Marvin Doyle era la stella della squadra di football, il ragazzo d’oro di Stanford. 
Poi è scomparso, lasciandosi dietro solo voci e mistero. 
Quando improvvisamente riappare, le leggende su di lui si fanno ancora più oscure: dicono che sia cambiato, che sia diventato un’ombra del campione che era. 
Un mostro. Una bestia. L’incontro tra June e Marvin farà a pezzi la loro realtà. 
Lei è l’unica che sembra non temerlo, lui è l’unico che vede oltre la sua “stranezza”. 
Ma nel campus le chiacchiere si fanno sempre più insistenti, e il passato di Marvin minaccia di travolgerli entrambi.
 Riuscirà June a scoprire la verità su di lui prima che sia troppo tardi?
 E, soprattutto, potrà mai esistere un lieto fine per chi è sempre stato considerato un diverso?
 Un romanzo intenso, romantico e struggente, che vi farà credere ancora una volta nel potere dell’amore e nella magia delle seconde possibilità.


C’era una volta una principessa, che non sapeva di esserlo.

Amava stare con il naso fra i libri e la sua famiglia numerosa la considerava un piccolo genio.

Il suo nome ricordava la calda stagione dell’estate, i suoi capelli erano del colore della cenere e i suoi occhi erano capaci di raccontare le storie che leggeva.

Il suo amore per lo studio la portò in un grande castello ma si rese conto, ben presto, che non era tutto così bello come aveva immaginato.

Però, la dolce June, temeva di deludere le aspettative di chi credeva in lei.

Tutto divenne troppo, corse e corse fino ad arrivare a una grande libreria, camminò in mezzo ai corridoi e l’odore dei libri le invase le narici.

 Si guardò intorno meravigliata fino a che, il suono di un violino, non la richiamò come fa una sirena con i marinai.

La bella June, titubante, apri la porta che la separava da quella melodia.

Piano avanzo di un passo e lì lo vide…il ragazzo che chiamavano la Bestia…

Mi piace iniziarla così la recensione del nuovo romanzo di Cinnie, una favola moderna che si può riassumere in una parola: dolcezza.

E questo che traspare dalle pagine leggendolo.

La dolcezza di June nel prendersi cura di un ragazzo ferito, Marvin, piegato dal peso e dal dolore di scelte sbagliate.

La dolcezza di Marvin quando spaurito si guarda intorno come se fosse la prima volta che vede il mondo.

 

Lei lo comprende, perché a sua volta è schiacciata dalla consapevolezza che tutto ciò che sta facendo è errato.

June finge per non deludere, Marvin nelle bugie è cresciuto.

Lo hanno cambiato portandolo a ciò che ora vuole nascondere al mondo.

June però è riuscita a essere il sole nelle giornate di Marvin, pian piano ha allontanato le spine dal suo cuore, ha visto oltre l’apparenza e ha scorto ci che lui ha sempre nascosto al mondo.

Cinnie si è superata con June, raccontandoci una favola d’amore che mi ha emozionato e anche tanto.

Ci sono stati due momenti precisi in cui, senza rendermene conto, ho pianto.

Forse perché, quando si vivono determinate situazioni, ci si immedesima.

 Forse perché siamo tutte un po' June che, pur di non offendere chi in noi ripone fiducia, ci stampiamo un sorriso mormorando sempre quelle tre parole: va tutto bene.

Invece dentro si muore.

Un retelling che ha seguito alla perfezione la favola della Bella e la Bestia.

I comprimari sono diventati spettatori e protagonisti di questa meravigliosa storia.

La scena del ballo è stata magnifica e il tutto è stato accompagnato da quelle note che hanno fatto da colonna sonora al celebre cartoon.

Ogni frase introduceva quei capitoli che la rispecchiavano a pieno.

La morale, quando ho raggiunto l’epilogo, è stata solo una: mai fermarsi all’apparenza, mai giudicare senza sapere cosa l’altro ha passato.

Si potrebbero scoprire meraviglie su chi additiamo come Stramba o Bestia, e quelle stesse persone potrebbero regalarci sprazzi di vita che ignoriamo.

Non so chi sia il mio fratello preferito finora.

Cinnie si diverte a giocare con generi e trope che sono azzeccatissimi per ciò che poi scrive.

Di sicuro Marvin e June hanno conquistano un posto speciale nel mio cuore, facendo guadagnare tante stelline alla mano di chi li ha raccontati così bene. Perché sì, le cinque piume sono solo indicative per questa favola che ne merita tante tante di più.

A presto.






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