09 aprile 2025

REVIEW PARTY - Game of rules - di Annamaria Bosco

 




Titolo: Game of rules

Autore: Annamaria Bosco

Editore: Self publishing  

Genere: Contemporary romance

Trope: Marriage of convenience - Age gap -Forced proximity- Hate to love

Morally grey- Rich vs poor - Slow burn- Emotional scars - Secret & lies - Family problems- Spicy

Data di pubblicazione: 4 aprile 2025

Formati: ebook e cartaceo illustrato

Prezzi: ebook in offerta lancio a 0.99, poi a 2.99

Cartaceo da definire

Pagine: circa 320

AUTOCONCLUSIVO

Cosa sei disposto a sacrificare per difendere chi ami?

Violet è a un bivio. 

L’azienda di suo padre sta per fallire e c’è un’unica soluzione per salvarla: sposare il cupo Jonathan Allen, rampollo della famiglia e futuro erede dell’impero legale più importante di Manhattan.

Quello che Violet non sa è che dietro la compromettente proposta dell’avvocato, c’è un piano di vendetta ben preciso. La famiglia Allen ha sordidi e oscuri segreti che hanno avvelenato la vita e l’anima di Jonathan. Violet è giovane, molto giovane. Forse troppo per lui. 

Eppure si insinua dentro le sue ombre come un caldo raggio di sole.

La vendetta si trasforma in esigenza di proteggerla dall’incubo in cui è entrata. 

Ma Jonathan ha un solo timore: riuscirà a proteggerla anche dal suo cuore oscuro?

Un segreto di famiglia.

Un matrimonio di convenienza.

Una passione irresistibile.

 «Non ho paura di te, Jonathan Allen».

«Dovresti invece. Non sono proprio una brava persona». 


Ho letto Annamaria tante volte, l’ho amata nel romanzo: Niente di serio a parte l'amore ma, con Game of rules, mi sono emozionata e anche tanto.

Non è il solito age gap, l’Emotional scars prende il sopravvento su tutti gli altri Trope rendendolo meraviglioso.

Le cicatrici emotive diventano qualcosa che tocchi e vivi con i protagonisti.

Non mi aspettavo un libro di tale impatto e, con tutta sincerità, vorrei vedere questa storia in alto, perché merita, perché è uno di quei libri in cui avverti le emozioni di due protagonisti che vivono la loro vita in modo del tutto differente.

Jonathan e Violet si trovano imbrigliati in un matrimonio di convenienza, anzi d’affari spinti da motivi diversi.

Ognuno deve salvare qualcosa.

La propria famiglia, la propria liberà…

Jonathan e Violet costretti a stare insieme, ed è in quell’insieme che diventano uno.

In quell’insieme cadono le maschere e, quello che ne resta, è qualcosa di devastante, di difficile da sopportare.

Eppure, la piccola Violet diventa cura per il bel Jonathan che ripudia un sentimento che non ha mai conosciuto.

Cerca di starne alla larga, di combatterlo, ma tutto crolla davanti a due bocche che si incontrano e si scontrano.

Davanti a una lingua affilata che non cede, non abbassa la testa, scava nella profondità di quell’animo tormentato, piegato, rotto.

I soldi non fanno la felicità, lo sa bene il bel avvocato che ha dovuto rinunciare alla sua libertà, ha dovuto cancellare la sua infanzia, l’adolescenza che lo vedeva prigioniero di chi gli doveva dargli amore.

Bello e commovente, perché ti rendi conto che, determinati comportamenti, tante volte non sono dettati dalla voglia di sentirsi superiore all’altro, ma sono meccanismi di difesa per chi è abituato a ingoiare rabbia e lacrime.

I personaggi sono stati descritti alla perfezione; le loro paure, le ansie la collera che sfocia in litigio, l’insicurezza che diventa determinazione. Crescono con il passare del tempo, e i loro sentimenti acquistano quella consistenza  che le rende ancora più reali.

Ho amato la figura di Jonathan, un uomo che indossa una maschera di rigidità che lo fa apparire insensibile, crudele.

Elementi che spariscono giorno dopo giorno a contatto con Violet; la sua cura, quella che lenisce, lambisce il dolore e le cicatrici.

L’intera trama è strutturata benissimo, ricca di intrighi, menzogne e giochi di potere che trovano il giusto epilogo nel finale e di cui non preferisco parlare,  per evitare spoiler, ma soprattutto perché è un romanzo, questo, che merita di essere letto. 

La domanda che mi sono fatto chiudendo il kindle è stata solo una: chissà quanti Jonathan ci sono in giro per il mondo.

Bello, bello e non si possono dare meno di cinque stelle rinnovando i complimenti ad Annamaria che ha saputo davvero emozionarmi. 

A presto 









1 commento:

  1. Che dire se non grazie per aver amato la mia storia❤️Jonathan ringrazia

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