07 novembre 2025

RECENSIONE - Il Ciclo del Drago e del Vento - Alba - di Naia Sterne

 



TITOLO: Il Ciclo del Drago e del Vento - Alba

VOLUME: 1 di 4

AUTRICE: Naia Sterne

CASA EDITRICE: Winter Edizioni

DATA DI PUBBLICAZIONE: 18 Ottobre 2025

GENERE: Dark Fantasy Romance

PAGINE: 320 circa



2013. 
Dopo due secoli di dominio umano, la maledizione che celava le creature soprannaturali viene spezzata.
 Oscure entità — sadiche, antiche e assetate di potere — emergono dalle ombre, pronte a reclamare il mondo che un tempo era loro.
Le vecchie guerre si risvegliano. 
Le alleanze vacillano. 
E mentre il sangue scorre, saranno nuovi incantesimi e fragili equilibri a decidere il destino di tutte le specie.
Aradìa riemerge dall’oblio, consapevole del proprio potere e del proprio scopo.
 Ma l’amore malato che la lega a Vladimir è una catena che fatica a spezzare.
 Eppure, non permetterà che il sentimento la distragga: fermare Vladimir dall’uccidere Aleksander è l’unica cosa che conta; ne sono testimoni le promesse che porta incise sulla pelle e pesano più del passato.
In un mondo dove la fiducia è un lusso e la vendetta un dovere, Aradìa dovrà ricordare a tutti — e a sé stessa — chi è veramente.
Il suo destino è scritto nel fuoco, nella rabbia e nel desiderio.
E questa non è la fine.
Questa è l’Alba.

Mi trovo un po’ in difficoltà a scrivere questa recensione.
I motivi sono diversi, ma procediamo con ordine.

La storia parte da un presupposto potente: Aradìa, la prima strega, si risveglia dall’oblio.
Riprende a tessere le trame e i destini di razze differenti, con l’obiettivo di mantenere l’equilibrio.
La forza che avvolge questa figura trasuda dalle pagine, che non raccontano solo la sua storia, ma anche quella di molti altri personaggi, forse troppi.

Ed è qui che arriva la prima nota dolente:
ho fatto fatica a memorizzare tutti i comprimari.

 Non sono figure irrilevanti, anzi, ma a dominare la scena resta sempre lei, Aradìa, “la Tessitrice”, come mi piace definirla.

Tra i personaggi maschili ho apprezzato particolarmente Aleksander, soprattutto nel finale, che lascia aperta la porta al nuovo capitolo della saga.

L’amore tossico e malato tra Vladimir e Aradìa, insieme ad altri rapporti MM, FF e persino un legame di natura incestuosa, mi hanno lasciata perplessa.
Credo sia doveroso, da parte dell’autore, inserire i cosiddetti trigger warning, avvertendo i lettori che i contenuti potrebbero risultare forti o disturbanti.
Non basta indicare il genere dark, che già di per sé suggerisce certe atmosfere. Non disdegno questi avvisi, sia chiaro, ma li ritengo necessari perché la lettura dev’essere un atto di libertà, e questo significa poter scegliere consapevolmente cosa leggere.

Per quanto riguarda la trama e i dialoghi, nulla da eccepire: tutto costruito con coerenza e attenzione, inclusi i salti temporali che permettono di osservare le due facce di ogni protagonista risvegliato dal proprio lungo sonno.

Interessante anche la presenza di una sorta di “vocabolario”, presentato come Estratto del taccuino di Marion: un piccolo vademecum che soddisfa la curiosità del lettore sulle diverse razze e creature del romanzo e non solo.

Non resta che attendere il secondo volume della saga, per scoprire quali nuove trame andrà a intessere Aradìa.

A presto.











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