07 novembre 2025

RECENSIONE - Il mio rifugio sei tu - di Mimi Costalunga




TITOLO: IL MIO RIFUGIO SEI TU
AUTRICE: MIMI COSTALUNGA
EDITORE: SELF PUBLISHING
DATA DI USCITA: 24 OTTOBRE 2025
GENERE: Romance contemporaneo
SOTTOGENERI E TROPE: Forbidden, Healing, Slow burn, Grieving, Survivor
AUTOCONCLUSIVO
FORMATI: Ebook, Cartaceo e Kindle Unlimited, disponibile in esclusiva su Amazon
Pagine edizione cartacea: 276
Prezzo: Ebook in preordine a 1,99 € fino al 24 ottobre compreso, poi 3,99 €





Sherlin Riley fugge.
Lascia dietro di sé anni di abusi e controllo, un passato che le ha strappato via sua sorella,
Loreen, e sua madre. Ha bisogno di un rifugio, di un luogo dove poter finalmente tornare a
respirare. Lo trova nel piccolo paese di Haven Creek, dall’unica persona che le è rimasta:
Jacob, il fidanzato di Loreen.

Jacob Connor sopravvive.
Il suo mondo è finito il giorno in cui Loreen è morta, portando con sé il loro figlio mai nato.
Tutto ciò che è rimasto è un vuoto incolmabile e la schiacciante consapevolezza di aver
perso tutto.
Così, quando un volto familiare appare alla sua porta, Jacob non prova alcun conforto. Solo
terrore. Sherlin è venuta in cerca di aiuto, ma lui non può guardarla senza rivedere la donna
che ha perso, e non intende permettere a nessuno di scuotere il fragile equilibrio che si è
costruito.

Con la sua forza silenziosa, Sherlin lo costringe a guardare di nuovo il mondo. E Jacob, in
un misto di desiderio e paura, riconosce in lei un’anima ferita che rispecchia la sua. Mentre il
loro legame inaspettato sboccia, il passato torna a minacciarli, costringendoli a vincere
un’ultima, definitiva battaglia.
Combattendo insieme contro le ombre che li perseguitano, Sherlin e Jacob comprenderanno
che il vero rifugio non è un luogo in cui fuggire dal passato, ma una persona con cui
costruire un futuro.


Sherlin Riley fugge dall’amore malato dell’ex abusante nel quale aveva cercato protezione nel momento in cui è rimasta sola, in seguito alla morte, in un incidente, della madre e della sorella Loreen. Cerca rifugio ad Haven Creek, dove sa di poter contare su Jacob, il fidanzato della sorella defunta. Ma Jacob non è più l’uomo accogliente e sorridente che Sherlin ha conosciuto diversi anni fa: piegato dal dolore per la perdita della futura moglie e del bambino che aspettavano, si è chiuso in se stesso e soprattutto ha chiuso le porte alla vita e alle possibilità che essa offre. Semplicemente si sente in colpa per essere ancora in vita.

Per Jacob l’arrivo di Sherlin significa vedere in lei sfumature della fidanzata e non vuole. Ma resta comunque un uomo buono e il senso di colpa per averla abbandonata a se stessa nel tragico momento che li ha accomunati, lo porta a ospitarla dietro promessa che sarà per un tempo breve. Sherlin e Jacob hanno anime ferite nel profondo ma, mentre lei reagisce, lui è chiuso in se stesso. Sarà Sherlin a costringerlo a fare i conti con il passato che ha chiuso in vecchi scatoloni e a risvegliare in lui l’uomo che sa provare l’amore che da tempo, ormai, tiene relegato con forza nel buio della sofferenza.

Squisita e struggente la lotta che Jacob intraprende con se stesso quando, da un lato si accorge che l’amore che prova per Sherlin non è più “da cognato”, ma “da uomo” e, dall’altro vive il senso di colpa che tutto ciò non “deve succedere” perché non è giusto verso la memoria di chi non è più… la presenza di Sherlin è dolorosa, ma è l’unica salvifica per lui, basta solo smettere di opporsi e accettare di farsi curare l'anima. Bisogna avere il coraggio di vivere la vita fino in fondo perché dopo tante brutture dovrà pur esserci qualcosa di buono che la renderà degna di essere vissuta e questo “buono” non può che essere l’amore che cura, che culla che non si può tenere sigillato negli scatoloni.

Attenta come sempre alla realtà che ci gira intorno, la Costalunga tratta temi importanti e attuali: dell’abuso (fisico e psichico), del lutto che annienta, della paura di tirare su la testa perché ci si sente indifesi e soli o non meritevoli di vivere; ma tratta anche di coraggio: il coraggio che proviene dalla voglia intensa di vivere; li tratta con la sua consueta fluidità del periodare e la profondità dei personaggi che trascinano nel cuore del racconto senza lasciare la possibilità di interrompere la lettura che si rivela, quindi, accattivante.






 

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