Stafford Graves è un affermato investigatore che ha rinunciato alla sfera privata pur di raggiungere i successi professionali.
Megan Black è una donna forte e determinata, ma con una vita già segnata dalla follia umana.
"Due gocce d'acqua nel fango della vita" sono le parole che Megan rivolge al freddo Stafford durante uno dei loro molteplici casi.
In una Londra cupa e indifferente una grande storia di umanità e amore.
Oggi vi parlo del primo volume di una dilogia "Il Giglio Nero" dell'autrice Roberta Puglielli edito O.D.E Edizioni!
Storia ambientata interamente nella Londra moderna, avvolta dalla nebbia che nasconde tanti segreti e delitti, la mente geniale e sempre in conflitto dell'investigatore Stafford Graves incontra un'altra mente geniale, quella del Giglio Nero che è pronto a compiere la sua vendetta personale.
Il Giglio nero non è altro che Megan ragazza pronta a tutto pur di vendicare un tragico passato che le ha tolto tutto, è imprevedibile, non curante del pericolo, ma nel profondo è in cerca di qualcuno che la faccia sentir viva, troverà in Stafford, un valido complice/avversario, i loro continui battibecchi saranno la prova, e forse Megan sarà l'unica a scalfire il gelido cuore dell'investigatore, restio ad ogni sentimento umano.
Siamo di fronte ad un moderno Sherlock Holmes, con il suo fidato amico e collaboratore Robert Wilson, dottore anche lui, come il Dottor Watson, con dei cattivi da scovare e delitti da risolvere, più leggevo e più si formava questa analogia, forse voluta o forse è stato un caso, ma la mia mente ha sùbito associato Groves e Wilson a Holmes e Watson.
Come un' ombra Stafford troverà indizi anche nei bassifondi dove si trovano i suoi informatori più fidati,"gli invisibili".
Lo stile della scrittrice è molto curato con un linguaggio ricercato, a mio parere a volte non sempre fluido ma si sposa bene con il contesto e la trama noir e di mistero che ruota intorno ai personaggi, non mancheranno scene di azione e pericolo, accompagnate anche con momenti intimi e soft tra i due protagonisti.
Tutto sommato ho apprezzato molto le personalità dei protagonisti che sono tutti ben delineati, il mio preferito è Stafford, con il suo modo contorto di ragionare e riflettere, e quella sfumatura di bello e dannato che non guasta, freddo come il ghiaccio ma che nasconde sprazzi di calore improvviso.
Non mi resta ora che aspettare l'uscita del secondo volume per scoprire cosa ci regalerà la penna dell'autrice, che futuro avranno i due Stafford e Megan? Li ritroveremo ancora insieme a collaborare, oppure no?
Ringraziamo la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale
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