21 ottobre 2021

DUE CHIACCHIERE CON: - "CRISTIANO PEDRINI

 



Buona sera Anime Belle eccoci qui con l'appuntamento di ogni giovedì, ospite di "LA RUBRICA DELLE EMOZIONI" è Cristiano Pedrini, già conosciuto al nostro blog per i suoi romanzi passati, che abbiamo letto e recensito con molto piacere, alcuni titoli: "Blu di Chartres" "L'ultima Notte" "Il ragazzo delle Api"


DUE CHIACCHIERE CON CRISTIANO PEDRINI


Ciao Cristiano raccontaci qualcosa di te

Eccomi qui… mi considero un perfetto imperfetto! Nella vita di tutti i giorni lavoro in una biblioteca pubblica qui in provincia di Bergamo, amo i serial tv, gli anime, l’antiquariato e sono un gattofilo quasi convinto.



Come e quando è nata la tua passione per la scrittura?

Questa passione nasce già da piccolo. Ricordo che alle scuole elementari attendevo con ansia l’ora del tema, la mia maestra, si chiamava Wanda, soleva dire a mia mamma di lasciarmi scrivere come e quanto volevo. Forse aveva ragione 😉.

Dopo aver scritto diversi racconti durante l’adolescenza, ho poi attraversato un lungo blocco, durato ben vent’anni. Solo nell’estate del 2015, a seguito di un periodo difficile della mia vita ho ritrovato intatto questa passione e da allora è divenuta parte integrante della mia quotidianità.


Cosa è per te la scrittura?

Ormai è parte delle mie giornate a cui riservo parte del mio tempo libero, poco o tanto che sia.


Quando e perché hai pubblicato il tuo primo romanzo?

Il mio primo romanzo è stato “La teoria del pettirosso”, scritto in una sola settimana. Una storia semplice, a tratti autobiografica. Con essa ho sconfitto quel lungo blocco che mi impediva di scrivere da oltre vent’anni ed è la storia a cui sono più affezionato. La cover di quel romanzo mi ha donato altrettante emozioni: mi è stata regalata da una cara amica che realizzò un acquerello, dopo aver letto la bozza.


Parlaci delle tue opere, qual è la tua preferita?

Ormai sono molte, più di trenta, tra romanzi, romanzi brevi e racconti. Tutte hanno un posto d’onore nel mio cuore, sono nate e cresciute insieme a me ed è difficile per me sceglierne una. Tuttavia, come detto poco fa, penso che la prima, “La teoria del pettirosso”. sia molto importante, proprio perché mi ha permesso di riprendere a scrivere dopo tanto tempo.


Perché hai scelto quel genere?

Il romance MM… credo che sia stato lui a scegliere me! Battuta a parte, non mi sono neppure posto il problema di quale genere scegliere di scrivere, non l’ho fatto allora e non lo faccio ora, lascio semplicemente che la storia scorra, al resto si penserà poi.


Come nasce l'idea di una storia?

Da quella semplice, immediata e veloce scintilla che l’ispirazione provoca. Ti mostra luoghi, volti, pensieri che tocca a te rendere reale e far emergere. Una magia che arriva quando meno te lo aspetti e che devi semplicemente accogliere.


Raccontaci i tuoi personaggi, ti rispecchi in loro?

Quali? Ormai sono troppi! 😉 Però, parlando dei protagonisti, in ciascuno di loro c’è una parte di me, come spesso è inevitabile. Sicuramente sono tutti golosi, come il sottoscritto, ma in essi troviamo anche la voglia di riscoprire noi stessi e di accettarsi.


Ringraziamo moltissimo Cristiano per la sua gentilezza e la sua disponibilità


Intervista a cura di








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