Ciao Anime Belle, eccoci arrivati ad un altro giovedì,
per "La Rubrica delle emozioni"
ospite di oggi è l'autrice Monica Brizzi, che ringraziamo molto!
Abbiamo già conosciuto la scrittura dell'autrice attraverso la trilogia *"La Principessa dei mondi" ora conosciamo un po' di più di lei 😊
Ciao Monica raccontaci qualcosa di te...
- Ciao, piacere e grazie di avermi ospitata! Lavorativamente parlando sono una scrittrice, un’editor freelance e una docente. Nella vita una lettrice e un sacco di altre belle cose, alcune delle quali hanno a che fare con i libri!
Come e quando è nata la tua passione per la scrittura?
- Ho iniziato a leggere da piccola e poco dopo è nata la necessità di buttare giù parole e riempire pagine bianche. Dapprima diari, poi racconti, tentativi di poesie, parti di romanzi e infine romanzi. Da qui a costruirne uno che potesse davvero essere chiamato così, ci è voluto un po’ di tempo.
Cosa è per te la scrittura?
- Un mondo intero. Spazi da costruire, bianco da colorare, storie da raccontare.
Quando e perché hai pubblicato il tuo primo romanzo?
- Il primo romanzo che ho pubblicato è un self, un tentativo di romanzo che mi ha portato tanti lettori ma anche tanti dubbi. Si chiama Innamorarsi ai tempi della crisi e anche se sono sul punto di toglierlo dagli store, è sempre lì.
5 So che ti sei cimentata in generi diversi, il romance e il fantascientifico, come mai due tipi di storie così diverse, quale preferisci e perché
- Io amo quasi tutto, quando leggo, ma il mondo fantastico e quello romantico sono sempre stati i miei preferiti. Se proprio dobbiamo dirla tutta, ho iniziato scrivendo urban fantasy con ampie sfumature di romance. Se la guardiamo dalla giusta prospettiva, non sono così diversi. L’amore è da tutte le parti.
Parlaci delle tue opere, qual è la tua preferita?
- Domanda difficilissima! La Principessa dei Mondi è senza dubbio una trilogia a cui sono legata in modo particolare, ma è alla Social Series che mi sento particolarmente vicina, sicuramente perché è l’ultima.
Come nasce l'idea di una storia?
- Da qualunque cosa. Un oggetto, un racconto, una scena. Normalmente le penso di notte e quando una diventa un punto fisso e predomina sulle altre, è arrivato il momento di scriverla.
Raccontaci i tuoi personaggi, ti rispecchi in loro?
- Sì e no. Cerco di raccontare persone diverse da me, e per questo a volte ci entro in guerra, ma c’è sempre qualcosa di mio nelle storie che racconto. Non potrebbe essere altrimenti e sono felice che lo sia.
Da dove prendi ispirazione?
Da tutto. Una serie tv, un libro, una persona reale, un negozio. Non c’è niente che per uno scrittore non sia fonte di ispirazione. Ed è bellissimo!
Prossimo progetto?
- Ce ne sono due, fermi, che aspettano che mi sieda, scelga e vada avanti. Non vedo l’ora!
Intervista a cura della nostra
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