Titolo:
Carpe diem - Il gioco dell'amore
Autore:
Chiara Della Monica
Genere:
Commedia romantica Chick lit
Editore:
Cherry Publishing
Data
di pubblicazione: 24 giugno 2022
Autoconclusivo:
Si
Lunghezza:
389 pagine
Formato:
Ebook promo a € 2,99 euro poi a 4,99- Cartaceo: 15,00 €
Luke Mason, dirigente di una
multinazionale, ama le sfide, un atteggiamento vincente nel mondo del lavoro ma
decisamente dannoso quando si confronta con un ufficiale di polizia. Risultato:
la sospensione della patente e una condanna a prendere il treno per andare al
lavoro.
Eppure
quando vede su quel treno una donna incredibilmente attraente con il laptop
perennemente sulle gambe, ne rimane folgorato. Deve essere sua e non indugia un
secondo a origliare una sua conversazione per rubare il suo indirizzo mail e
proporle il suo gioco: obbligo e verità.
Uno
svago per adolescenti direbbero molti. La stessa Mary Proust lo trova un gioco
puerile, lei che è sempre stata razionale soprattutto in amore. Si ricrede
quando a proporglielo è un affascinante sconosciuto che gli rallegra le tediose
giornate da pendolare.
L’interesse
l’un per l’altro è palese e la necessità di vivere il momento è impellente.
Quindi, perché non giocare?
Le
regole del gioco, però, impongono di omettere il loro lavoro dalle
conversazioni, una verità che, se rivelata, cambierebbe radicalmente le carte
in tavola…
Ciao a tutte anime belle,
oggi partecipiamo al Review party che vede come
protagonista il nuovo romanzo di Chiara Della Monica edito dalla Cherry
Publishing.
Prima di parlare di quello che il libro mi ha
trasmesso facciamo un breve riassunto sulla trama. Non accennerò a molto perché
è un libro che merita, una sinossi non può descrivere quanto realmente
riportato nelle pagine. Andiamo ai
protagonisti Luke Mason, dirigente di una multinazionale, bello da far male con
i suoi meravigliosi occhi verdi e il fisico statuario. Non si tira mai indietro
davanti a una sfida, nemmeno quando ci sono di mezzo le forze dell’ordine ed è
per questo che si ritrova senza patente a non poter guidare più la sua Rossa,
una Lamborghini di tutto rispetto. Un semidio costretto a prendere il treno per
raggiungere il posto di lavoro, una situazione scomoda per uno abituato ad
avere tutto sotto controllo. Mary Proust, bella da far girare la testa, un mix
fra il padre brasiliano e la madre italiana. Si ritrova coinvolta in un
incidente, che la vede uscire illesa, ma senza la sua preziosa auto. Lei che
per l’ennesima volta stava scappando da una storia d’amore fatta di tradimenti
e bugie. Maniaca dell’ordine, non molto socievole, si ritroverà sullo stesso
convoglio del semidio, Luke. Due anime che il destino mette sulla stessa
carrozza, uno ignora l’esistenza dell’altra nonostante vivano nella stessa città,
la più romantica del mondo, Parigi. Le gambe affusolate accavallate a reggere il
laptop, la pelle ambrata, attraente e sexy, Luke non sa resistere. Quella donna
con gli occhi blu come il mare deve essere sua. Poco importa se la sconosciuta
si mostri restia a conoscerlo. Quando Mason si mette qualcosa in testa è
difficile che desista. Una telefonata, una mail dettata ad alta voce e inizia
un gioco, obbligo verità, che li porterà a incontri sempre più ravvicinati, fino
allo scoppiare di un incendio, quello della passione, che li vedrà uno nelle
braccia dell’altra, senza seguire un filo logico, senza quegli schemi che Mary
si è sempre imposta. Ma in questo gioco, che ognuno di noi almeno una volta
nella vita ha fatto, la verità sarà davvero quella assoluta? O quella piccola
omissione porterà Mary lontana da quell’uomo che ha saputo scalfire la sua
anima e il suo cuore?
Bene, mi fermo qui, e faccio una premessa. È mia
abitudine, da un po' di tempo, non leggere i ringraziamenti in un romanzo. Dico
questo perché, tante volte, in quelle ultime due pagine vengono espresse, dall’autrice,
le vere motivazioni che la spingo a scrivere un libro. Il mio intento, con
questo gioco, è capire se quello che il romanzo mi ha trasmesso sia la realtà o
solo frutto della mia fervida immaginazione, ecco perché mi piace più
confrontarmi con l’autrice una volta pubblicata la recensione. Carpe diem è uno
di quei libri, che a mio dire ha molto della penna di chi lo ha scritto, il
primo incontro fra i due protagonisti è cosi reale da portarmi a pensare che Chiara
Della Monica, abbia davvero vissuto una situazione simile. Il romanzo è stato
un esplosioni di emozioni, e per la prima volta in una lettura ho impiegato
tutti i 5 sensi. A dominare l’olfatto e il gusto. L’autrice ha avuto la
maestria di descrivere cosi bene le fragranze i sapori da indurmi quasi a
sentirli a provarli. Un romanzo che si legge con velocità, per la scrittura
fluente, niente errori e refusi, un’alternanza di PoV che mette ancora più in
evidenza le sensazioni sopra citate. Chiara Della Monica, mi ha trascinato nel
suo viaggio, fra Parigi, la meravigliosa Sicilia, Londra, diventando una guida
di eccellenza quando, fra le pagine del suo romanzo, ha descritto
minuziosamente una via, un mercato, una distesa di fiori o una semplice statua.
Un’avventura sulle montagne russe, dove a ogni inizio
giornata, a ogni fermata di quel treno teatro del gioco del destino, la voglia
di divorare le pagine del libro si faceva sempre più insistente. Il senso dell’amicizia
che lega la protagonista a quelle due inquiline, poi, che l’hanno sostenuta, rimproverata,
consolata, fra le pagine del libro, mi ha emozionato tanto. Ho amato la figura
di Luke, disposto a tutto per la sua “ma petit fleur”, anche ad andare
contro quelle stesse regole del gioco che lui si era proposto di rispettare. E
poi, quell’abito…. Un Marchesa Notte modello Nanas (linea che io amo alla
follia) descritto nei minimi particolari, tanto da vedere Mary indossarlo e
invidiarla un pochino…
La vera bravura di Chiara Della Monica si è rivelata
già dalla prima pagina del suo romanzo. Cito: Ogni prima lettera di inizio
capitolo formerà una frase…
Ci vuole un grande ingegno, non è facile trovare una lettera
con cui iniziare un capitolo che richiami la successiva, andando a formare una
frase il cui senso l’autrice si è proposta di spiegare a chi lo chiederà.
È mia abitudine estrapolare da ogni romanzo che vado a
leggere, la solita perla di saggezza, perché essere scrittrici è anche questo,
donare un po' di sé stessi agli altri. Nelle due parole Carpe Diem, cogli l’attimo,
è racchiuso tutto il significato del libro, quella famosa frase che ognuno di
noi dovrebbe tatuarsi in modo da ricordare sempre che, la vita è fatta anche di
quei momenti, di quelle opportunità, di quegli attimi, di quello strano gioco
del destino che tante volte lasciamo correre non capendo che probabilmente
anche un semplice sguardo potrebbe cambiare l’esito della giornata. 5 meritatissime piume a Chiara Della Monica per
il suo meraviglioso romanzo che mi ha fatto sognare da quel primo su un treno a
quell’ultimo capitolo che mi ha fatto talmente emozionare da portarmi a
leggerlo due volte.
A presto
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